AnnaPanico

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Salve a tutti, ho un problema e spero che qualcuno di voi può darmi delle indicazioni xke veramente nn sappiamo cosa fare! Ho acquistato casa a giugno 2019 in un fabbricato di nuova costruzione con 8 unità abitative! Al momento degli allacci che richiede il costruttore con un allaccio collettivo, enel ci manda un preventivo di 5300 euro x l istallazione di 8 contatori più 1condominiale, viene fatto questo bonifico e nel momento che devono venirli ad istallare chiedono al costruttore di dover fare una cabina elettrica dalla misura di 6x3 dove nn ci entrano solo 8 contatori ma. Ben 100/130 contatori! Come è possibile che l enel ci rikiede di fare una cabina x solo 35/40 kw in una zona urbanizzata dove nei paraggi ci sono altre 3 cabine! Nn so se c è qlk che ha avuto il mio stesso problema! In ttt questo ci sono 7 famiglie da più di un anno che nn possono usufruire dell appartamento acquistato pagando ogni mese rate di mutuo! A chi ci possiamo rivolgere altre all enel come possiamo fare? Cerco aiuto grazie
 

Franci63

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Non mi è chiaro il problema; vi hanno mandato il preventivo, e avete pagato.
Adesso vengono a fare i lavori; qual'è il problema ?
 

AnnaPanico

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Ci mandano un preventivo in base alla nostra richiesta senza venire a fare prima il sopralluogo, noi paghiamo qst preventivo e nel momento dell attivazione di ogni contatore ci dicono che bisogna fare una cabine xke in quella esistente già nn può sopportare tri 9 contatori! Come è possibile che x 9 contatori ci rikiedono di dover fare una cabina, qnd spazio a disposizione x poter istallare qst cabina nn c'è ne! L enel continua a sostenere qst ma. Come possiamo fare?? Noi abbiamo bisogno di entrare in casa
 

AnnaPanico

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C è qlk che lavora in enel oppure ha lavorato x potermi spiegare come posso fare?e se è normale. Che l enel rikiede ttt questo!!?
 

Dimaraz

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chiedono al costruttore di dover fare una cabina elettrica dalla misura di 6x3 dove nn ci entrano solo 8 contatori ma. Ben 100/130 contatori!

Chissà perché certe cose capitano quasi esclusivamente in certe aree d'Italia.

Premesso che non è chiaro come si possa aver compravenduto immobili privi di possibile collegamento alle linee elettriche , come facciano ad aver concesso "agibilità" con tali manchevolezze generalmente di competenza del costruttore...la dimensione non è dovuta alla posa dei vostri 8 contatori ma, per quanto spieghi, alla realizzazione di una vera e propria cabina elettrica che dovrà contenere anche i gruppi trasformatori necessari.

Mancano troppi particolari ...e banalmente mi vien da dire che compete al costruttore risolvere il problema.
 

AnnaPanico

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Proprietario Casa
Si noi stiamo anche in causa con il costruttore, ma è passato un anno e stiamo ancora in alto mare x cercare di trovare una soluzione legalmente! Sono stati venduti ben 7 appartamenti su 8 in quello stabile! L agibilità è stata data dal comune qnd in questo caso la colpa è anche del comune? Secondo voi a chi ci possiamo rivolgere x poter entrare nelle nostre case!? E x trovare una soluzione se il costruttore nn fa qst cabina?
 

chiacchia

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In linea di massima l'Enel ragiona cosi e ti faccio un esempio mio di anni fa.
Dovendo aprire un'attività chiesi l'allaccio all'Enel, all'epoca esisteva solo lei, il locale era la prima volta che veniva servito dal servizio ed era il secondo di una fila di 8 locali, ebbene io sono stato uno dei fortunati perché il primo dovette pagare, all'Enel, la linea dal punto luce più vicino, circa 15 mt. io invece dovevo pagare la linea dalla casetta/punto luce, del mio vicino, al mio locale ossia 4 mt. al costo di lire 250.000 se l'avesse fatto l'Enel, fortunatamente conoscevo un elettricista e gli diedi l'incarico di fare il lavoro, ebbene lui dovette comprare una cassetta e un cavo di uno spessore che non sarebbe servito solo a me ma anche a gli altri e cosi via fino ad arrivare all'ultimo.
Per dettagliare meglio la cosa il cavo che comprò l'elettricista era doppio quanto tre dita di una mano mentre il cavo che dalla "mia cassetta" portava la corrente dentro al negozio era di un solo mignolo.
L'Enel in previsioni di altri allacci fa costruire, istallare, posare cavi adatti a fornire il servizio ad altri futuri clienti questo a vostre spese che vi trovate ad essere i primi, per evitare ragnatele di fili ovunque
 

Luigi Criscuolo

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all'epoca esisteva solo lei,
nella tua zona; ACEA; AEM ecc... ecc... c'erano già dagli anni compresi tra le due guerre mondiali.
Oggi con la liberalizzazione dei servizi si è arrivati a questa situazione: la società Distributrice è la proprietaria della rete di Distribuzione e del contatore installato; mentre la società Venditrice ha solo il compito di leggere e far pagare i consumi al cliente Utilizzatore.
Il Costruttore doveva consegnare gli appartamenti forniti di rete di distribuzione fino al contatore generale condominiale (in genere contatore del cantiere) e con il locale dei contatori delle singole proprietà accessibile dall'interno del palazzo o meglio ancora accessibili dall'esterno del palazzo (come da progetto approvato dal Comune).
 
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chiacchia

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o mamma luigi non ti facevo cosi vecchio complimenti io non sono più giovane ma non ricordo che 30 fa ci fossero altri distributori di energia... o o capito male
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
o mamma luigi non ti facevo cosi vecchio
sono vecchio è vero ma non perché sò che l'ACEA che stava per Azienda Comunale Elettricità ed Acqua (mentre adesso significa Azienda Comunale Energia ed Ambiente) afferente al Comune di Roma oppure la AEM che stava per Azienda Elettrica Municipale ed il Municipio era quello di Milano (adesso è confluita in A2A) avevano ambe due fonti di approvvigionamento elettrico proprie e reti di distribuzione proprie, che sono rimaste anche dopo la nazionalizzazione della Energia Elettrica (dintorni degli anni '60). Per far andare i tram ed i filobus, che a Milano nonostante le 4 metropolitane, sono ancora tanti,l'energia elettrica è fornita dalla produzione AEM che si trova nelle dighe costruite nella alpi calcaree meridionali.
Prima della nazionalizzazione della energia elettrica la produzione, la distribuzione ed il dispaccio della corrente era in mano ai privati: un nome per tutti è SIP che è l'acronimo di Società Idroelettrica Piemontese che forniva elettricità a più di mezza Italia. Quando è stata nazionalizzata l'energia elettrica la società con i soldi dell'indennizzo ha cambiato finalità (mission) della azienda, ma non l'acronimo, e con l'avallo governativo ha preso il monopolio della telefonia per diversi decenni.
 

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