Salve a tutti.
Mio marito ha ereditato un locale commerciale che vuole dare in affitto, e sostiene che potrei essere io il Locatore del contratto e riportare il canone percepito nella mia dichiarazione. A sostegno di questa sua teoria fa riferimento alla sentenza della Cass. Civ. sez III, 13 luglio 1999 n. 7422 :
" Chiunque abbia la disponibilità di fatto di una cosa in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, può validamente concederla in locazione.........Il contratto di locazione ha carattere obbligatorio e può prescindere dalla proprietà della cosa locata da parte del locatore; può essere quindi stipulato anche da chi non è proprietario, essendo sufficiente che abbia la legittima disponibilità dell’immobile. "
Il mio parere invece è che, quand'anche io mi intestassi il contratto, il canone dovrebbe comunque dichiararlo lui in quanto proprietario, in base a quanto previsto all' Art. 26 TUIR
" I redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale...."
Io vorrei sapere cosa si intende esattamente per " legittima disponibilità dell’immobile " ed, in quel caso, quale fosse il "titolo" in possesso del locatore. Mi interessa sostanzialmente capire a livello fiscale se e cosa cambia al variare di tale "titolo", e chi deve dichiarare il canone d'affitto e pagarvi le imposte.
Ringrazio anticipatamente, Anna
Mio marito ha ereditato un locale commerciale che vuole dare in affitto, e sostiene che potrei essere io il Locatore del contratto e riportare il canone percepito nella mia dichiarazione. A sostegno di questa sua teoria fa riferimento alla sentenza della Cass. Civ. sez III, 13 luglio 1999 n. 7422 :
" Chiunque abbia la disponibilità di fatto di una cosa in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, può validamente concederla in locazione.........Il contratto di locazione ha carattere obbligatorio e può prescindere dalla proprietà della cosa locata da parte del locatore; può essere quindi stipulato anche da chi non è proprietario, essendo sufficiente che abbia la legittima disponibilità dell’immobile. "
Il mio parere invece è che, quand'anche io mi intestassi il contratto, il canone dovrebbe comunque dichiararlo lui in quanto proprietario, in base a quanto previsto all' Art. 26 TUIR
" I redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale...."
Io vorrei sapere cosa si intende esattamente per " legittima disponibilità dell’immobile " ed, in quel caso, quale fosse il "titolo" in possesso del locatore. Mi interessa sostanzialmente capire a livello fiscale se e cosa cambia al variare di tale "titolo", e chi deve dichiarare il canone d'affitto e pagarvi le imposte.
Ringrazio anticipatamente, Anna