Seth

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Avrei alcuni quesiti relativi a una nuova dichiarazione di successione.

1. Come si determina il valore da dichiarare degli immobili, fabbricati e terreni? Le istruzioni dicono di fare riferimento al valore di mercato, ma determinato come? “Valore venale in comune commercio (valore di mercato) alla data di apertura della successione”

2. Come si determina la quota di valore dell’usufrutto? In base all’età dell’usufruttuario al momento dell’apertura della successione, come credo, o alla data della dichiarazione? Come è possibile che l’usufrutto sia stato quantificato come quota del 30% sul valore di un terreno e di un magazzino, e 10% su un appartamento? Non dovrebbe essere 15% da tabella tra 87 e 92 anni? Cambia qualcosa, sempre riguardo al valore del l’usufrutto, se la nuda proprietà va a 1 erede o più eredi?

3. È corretto riportare tra le passività ereditarie il valore di un fido bancario del de cuius concesso dalla banca ma non utilizzato? In pratica non c’era alcun debito.

4. Il versamento dei tributi va arrotondato all’euro sul totale di tutte le somme dovute o va pagato al centesimo?

Grazie!
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Suvvia, non siate timidi! :D

Nel frattempo, per quanto riguarda il valore, ho trovato questa guida:


Il valore degli immobili in successione da dichiarare è quello di mercato. Tuttavia non possono essere rettificati i valori degli immobili che risultano iscritti in catasto con attribuzione di rendita e dichiarati con un valore non inferiore al prodotto risultante dalla moltiplicazione della rendita per gli attuali coefficienti riportati in tabella (art. 34 TUS e art. 2 TUIC). Ne sono esclusi solamente i terreni edificabili.



CATEGORIA CATASTALECOEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE
A (escluso A/10), C/2, C/6 e C/7 ed altri fabbricati126
A (escluso A/10), C/2, C/6 e C/7 agevolazione prima casa115,5
A/10 e D63
C/1 ed E42,84
Terreni agricoli112,5
* Coefficienti già rivalutati del 5% relativamente ai fabbricati e del 25% relativamente ai terreni.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
3. È corretto riportare tra le passività ereditarie il valore di un fido bancario del de cuius concesso dalla banca ma non utilizzato? In pratica non c’era alcun debito.

Anche su questo mi rispondo: in pratica la garanzia fideiussoria è una disponibilità concessa dalla banca, per questo è considerata una passività.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Infine una domanda concettuale: se dopo l’apertura della successione, ma prima della dichiarazione, c’è una variazione catastale, cosa va dichiarato? La situazione alla data del decesso o quella alla dichiarazione di successione?
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non è un debito, non è una passività.
Ok, grazie, perfetto.
Cercavo di trovare una spiegazione all’inspiegabile e mi stavo convincendo di ciò che non ha senso, scusate.
Invece è come dici tu.
Banalmente era un errore dello studio che ha predisposto la dichiarazione telematica (vattelappesca come nasce: assistenti? segretarie? software birichino?).
Idem per le quote “fantasiose” del valore dell’usufrutto, e altro ancora che non vi sto a dire.
Per fortuna ci siamo accorti delle anomalie per tempo e sono state ammesse e corrette.
Aveva ragione @possessore in altre discussioni: anche dal notaio, bisogna sempre controllare tutto, e poi ricontrollare.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
A proposito… In presenza di errori palesi e riconosciuti, è d’uso concedere sconti?
Non c'è un "uso" in questi casi; si tratta di capire se gli errori hanno provocato un danno, o no.
Se no, è a discrezione del professionista, e del livello della sua faccia tosta nel riconoscere o meno gli errori. Ma non ci farei troppo conto.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non c'è un "uso" in questi casi; si tratta di capire se gli errori hanno provocato un danno, o no.
Se no, è a discrezione del professionista, e del livello della sua faccia tosta nel riconoscere o meno gli errori. Ma non ci farei troppo conto.

Danno no (perché ce ne siamo accorti in tempo) ma la sciatteria (errori scoperti da noi e poi corretti) è dimostrabile. Si può in ogni caso segnalare lo studio “pasticcione” al locale Consiglio notarile, o è solo tempo perso?
 

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