Abacuc12

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno, avrei bisogno di aiuto in merito alla situazione che sto vivendo in un condominio purtroppo privo dei contatori dell'acqua individuali, nel quale possiedo un negozio. Palazzo in cui, dopo molti anni l'amministratore si è ritirato dall'incarico per problemi familiari nel corso di una regolare riunione. Evento contestualmente al quale abbiamo votato una nuova figura per occupare l'incarico da circa un paio di mesi. Ora al termine del 2021, con la sua presentazione dei preventivi per l'anno 2022, mi trovo a dover constatare un'aumento problematico della rata condominiale per tutti, motivato con la ragione generica di "aumento delle bollette causa Covid" ed in realtà particolarmente significativo (esattamente il doppio) soprattutto nei miei confronti, per un cambiamento nella modalità di ripartizione delle spese.
Laddove infatti il precedente amministratore suddivideva la bolletta in parti uguali, per un accordo tra i condomini che presumo precedente al mio subentro come proprietario del locale, il suo successore ha deciso di propria iniziativa, non votata in alcuna riunione, di passare a una ripartizione in base ai millesimi, sfavorendomi in tal senso rispetto alla soluzione precedente. In mio possesso dispongo di numerosi consuntivi recenti approvati nelle riunioni trascorse in cui si adottava il metodo della divisione in parti uguali. Non invece ho trovato la delibera assembleale, né alcun riferimento nel regolamento condominiale a tale soluzione, che tuttavia ha sempre costituito uno stato di fatto almeno fin dall'anno 2002. Può bastare tale documentazione a chiedere un ricalcolo delle spese al nuovo amministratore? Oppure come posso operare in tal senso, vista l'eccezionale ingiustizia di dover pagare più acqua di chiunque altro, pur utilizzandone nel mio negozio una percentuale assai minore?
 
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User_29045

Ospite
In realtà, la soluzione al problema della consuntivazione dei consumi dell'acqua è dotare il condominio di contatori ELETTRONICI individuali muniti di TELELETTURA. La telelettura e il monitoraggio in tempo reale hanno il vantaggio che un improvviso picco nei consumi di acqua potrebbe far scattare un allarme perché si potrebbe ipotizzare una perdita d'acqua interna all'appartamento, nel qual caso chiamando al telefono il proprietario si capisce subito se sta passando 12 ore al giorno nella vasca da bagno con l'acqua corrente, oppure se è alle Baleari e a casa sua si è guastato un tubo dell'acqua.

Il criterio dei millesimi è iniquo perché se tu hai 200 millesimi ma non ci abiti perché per te è seconda casa e ci vai 15 giorni l'anno, paghi 10 volte quanto pago io che ho 20 millesimi ma abito stabilmente lì 365 giorni l'anno (nei bisestili anche 366).

Il criterio della divisione in parti uguali è un'altra boiata perché se tu non ci sei e io ci sono sempre, e ci sono 1000 Euro d'acqua da pagare, è ingiusto far pagare 500 Euro a te (che non ci sei mai stato) e 500 Euro a me (che ci sono stato sempre, e l'acqua l'ho consumata io).

Dubito che l'amministratore tornerà sui suoi passi, tra l'altro se ha scelto una ripartizione millesimale è proprio per tentare maldestramente di tenersi dalla parte della legge; l'abominio è dividere in parti uguali, perché chi ha 200 millesimi non può pagare esattamente come chi ha 20 millesimi.

Quindi anche il criterio precedente, delle parti uguali, era profondamente sbagliato perché non teneva conto delle presenze in casa.

L'unico modo per dirimere DEFINITIVAMENTE la controversia è questo: assoldare un avvocato, denunciare il condominio perché i consumi dell'acqua sono ripartiti in modo che non tiene conto dell'effettivo e reale consumo, e pretendere l'installazione di contatori ELETTRONICI individuali con TELELETTURA.

Ogni altra soluzione è sbagliata, i millesimi non tengono conto delle presenze in casa, la divisione in parti uguali non tiene conto delle presenze in casa. Chi ha più millesimi normalmente consuma più acqua, se non altro pensando che per pulire 250 mq di casa, ci vuole più acqua che per pulire 50 mq di casa. E poi in una casa di 250 mq ci abitano in 5 o in 6, mentre in una casa di 50 mq ci abitano 1, massimo 2 persone. Però chi ha più millesimi e non ci sta, non è presente, perché per lui è seconda casa, non è nemmeno giusto che paghi un botto.

Insomma, come la giri la giri, bisogna denunciare il condominio e pretendere che la consuntivazione avvenga sui consumi REALI, MISURATI e quindi EFFETTIVI.

Bada bene: stessa p0rcata avviene nel mio palazzo, dove ci sono i contatori individuali ma senza telelettura, e non ti dico cosa succede perché non basterebbero 10 volumi.

Concludo dicendo che non capisco come mai abbiano fatto una LEGGE per i TERMOCONTABILIZZATORI nel caso di RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO, e non abbiano fatto un'analoga LEGGE per gli IDROCONTABILIZZATORI nel caso di contatore centrale dell'acqua, con sottocontatori individuali che però non sono monitorati via radio! E' quest'ultimo passaggio, il mancato monitoraggio via radio, che crea grossi problemi, e come al solito il più furbo paga di meno.
 
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User_29045

Ospite
Su un altro thread simile a questo (Controversia condominiale sulla ripartizione delle spese dell'acqua) ho visto che hanno raggiunto una soluzione salomonica del tipo: per metà si divide in parti uguali, l'altra metà si divide in base al numero degli abitanti, in modo da tentare di equilibrare un po'.
Ma il fatto che uno ci abbia la residenza, non vuol dire niente, se magari poi l'azienda lo manda in trasferta 365 giorni l'anno e lui a casa non ci sta mai perché sta in giro per lavoro. Quindi in questo caso conteggi una persona che però di fatto non c'è.
Niente da fare, l'unica è con una sentenza di un giudice obbligare il condominio a installare contatori TELELETTI VIA RADIO, in questo caso non devi conteggiare le persone, né fare ridicole divisioni in parti uguali o su base millesimale, bensì controlli i consumi REALI, e soprattutto quando ti pare strano che un appartamento abbia smesso per 15 giorni di fila di consumare acqua, vai a capire cosa è successo: se sono tutti in vacanza, ok, se invece sono tutti in casa, ma il contatore è fermo, allora hanno sabotato il contatore.
 

Abacuc12

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno Possessore, grazie per l'esaustiva e interessante risposta.

Dubito che l'amministratore tornerà sui suoi passi, tra l'altro se ha scelto una ripartizione millesimale è proprio per tentare maldestramente di tenersi dalla parte della legge; l'abominio è dividere in parti uguali, perché chi ha 200 millesimi non può pagare esattamente come chi ha 20 millesimi.
Ma secondo te l'amministratore POTEVA effettivamente cambiare da un metodo di ripartizione a un altro, senza prima chiedere una delibera condominiale? Mi sembra una scelta un po' troppo autonoma da parte sua, soprattutto visto che come anche tu dici risultano essere entrambi ingiusti.

L'unico modo per dirimere DEFINITIVAMENTE la controversia è questo: assoldare un avvocato, denunciare il condominio perché i consumi dell'acqua sono ripartiti in modo che non tiene conto dell'effettivo e reale consumo, e pretendere l'installazione di contatori ELETTRONICI individuali con TELELETTURA.
Un bel costo... Difficile da ammortizzare, aggiungerei! Ma la domanda soprattutto da porsi è: una sentenza simile costringerebbe effettivamente i singoli condomini a fare i lavori a casa propria, installando i contatori soltanto per andare poi a pagare di più l'acqua? Esistono dei precedenti? Comunque una simile strada non è del tutto fuori dai giochi per me, visto l'aumento spropositato ed imprevisto della mia rata condominiale.

Ma il fatto che uno ci abbia la residenza, non vuol dire niente, se magari poi l'azienda lo manda in trasferta 365 giorni l'anno e lui a casa non ci sta mai perché sta in giro per lavoro.
Non parlarmene! Nel mio negozio non si usa di sicuro neanche un quarto dell'acqua di un normale appartamento del condominio.

Concludo dicendo che non capisco come mai abbiano fatto una LEGGE per i TERMOCONTABILIZZATORI nel caso di RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO, e non abbiano fatto un'analoga LEGGE per gli IDROCONTABILIZZATORI
Qui concordo al 100%. Il consumo dell'acqua è anche più importante dal punto di vista dell'impatto ambientale rispetto a quello dell'impianto di riscaldamento. Ma logica e leggi, ahimé, tendono a divergere in parecchi casi...
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
l'abominio è dividere in parti uguali, perché chi ha 200 millesimi non può pagare esattamente come chi ha 20 millesimi.
non c'é alcun nesso tra millesimi di proprietà e consumo di acqua: mia nonna viveva da sola in 160 mq di appartamento e secondo questo criterio doveva pagare di più di un altro condomino che viveva con moglie, due marmocchi in tenerissima età in 80 mq?
Anche il consumo in base ai componenti del nucleo famigliare lascia il campo a discussioni del tipo: la sig.a XXXX sta ospitando la nipote da più di un anno bisogna correggere il suo consumo!!!
Quindi l'unica via di uscita è dotarsi, come prescrive la legge, di contatori individuali: suddividere la quota fissa in parti uguali o anche millesimale mentre il consumo si suddivide secondo i consumi individuali.
Si spendono i soldi per l'installazione dei contatori e finiscono le discussioni.
Il cambiare il sistema di riparto del consumo dell'acqua è stato un gesto arbitrario dell'amministratore che deve eseguire le delibere assembleari: cambiare il criterio di ripartizione delle spese, anche se fosse più giusto, deve essere ratificato con la debita maggioranza dall'assemblea.
 
U

User_29045

Ospite
Quindi l'unica via di uscita è dotarsi, come prescrive la legge, di contatori individuali: suddividere la quota fissa in parti uguali o anche millesimale mentre il consumo si suddivide secondo i consumi individuali.
Si spendono i soldi per l'installazione dei contatori e finiscono le discussioni.

Sì ma i contatori devono avere la TELELETTURA. Sei un uomo intelligente e comprenderai cosa voglio dire, senza bisogno che io lo dica.
 

Abacuc12

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sì ma i contatori devono avere la TELELETTURA. Sei un uomo intelligente e comprenderai cosa voglio dire, senza bisogno che io lo dica.
E se gli altri condomini fossero tutti contrari all'installazione dei contatori, perché con l'attuale conteggio gli pago praticamente un terzo della bolletta dell'acqua senza utilizzarne una minima percentuale?
 
U

User_29045

Ospite
E se gli altri condomini fossero tutti contrari all'installazione dei contatori, perché con l'attuale conteggio gli pago praticamente un terzo della bolletta dell'acqua senza utilizzarne una minima percentuale?

Devi "andare di denuncia", come si suol dire, perché non esiste che tu paghi l'acqua che consumano gli altri. E' chiaro che chiedendolo gentilmente non ottieni nulla, devi assoldare un legale e denunciare il condominio esigendo che i contatori siano dotati di telelettura, altrimenti succede come da me, mettono il pezzetto di carta fuori della porta, oggi ci scrivono che il contatore segna 1000, fra un anno ci scrivono che il contatore segna 1000: accaduto veramente, è una coppia che vive regolarmente nel mio palazzo e gli è stato lasciato consuntivare che hanno consumato zero in un anno. Non dico altro. I contatori senza telelettura, inaccessibili ai letturisti perché interni agli appartamenti, non servono a niente. C'è anche chi gioiosamente dice da anni che ce l'ha rotto e indica una lettura spannometrica sulla base di quanto gli suggerisce il cervello.
 
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User_29045

Ospite
Sto cominciando a valutare molto seriamente questa opportunità. Magari dopo un ultimo tentativo di parlare con l'amministratore per capire come mai ha cambiato il criterio di suddivisione (soprattutto, con l'accordo di chi)

L'amministratore ti risponderà che dividendo per millesimi si sente in pace con il mondo (come "Anna dai capelli rossi" all'ultima puntata del cartone animato).
Tu, insoddisfatto, dovrai ricorrere a vie legali per esigere una corretta misurazione e consuntivazione dei consumi di acqua nel tuo palazzo.
La telelettura, oltre a seguire fedelmente l'andamento dei consumi, permette anche di evitare gli allagamenti: un'improvvisa impennata verso l'alto dei consumi di acqua in un appartamento solitamente tranquillo sotto questo punto di vista, può far scattare un allarme seguito da immediati controlli, cosa che col sistema attuale non può avvenire.
 

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