I casi sono due o non so crivere io o leggi male (senza soffermarti) tu quel che io scrivo... ci sarebbe poi una terza via: mettiamoci preliminarmente d'accordo e sul significato di "alcune" parole e di quel che è scontato della reciproca conoscenza...
E cominciamo da quest'ultima scintilla. Avresti dovuto capire che era più che scontato che quiproquo conoscesse la differenza fra:
1) nipoti in linea retta e nipoti in linea collaterale,
2) la differenza fra un conto uninominativo e plurinominativo ( è la base del mio topic...!!!).
3) la differenza fra firma disgiunta e firma congiunta (idem c.s...)
Ecco ora fatta questa precisazione dammi una risposta sulla seconda frase del mio post n.15...Se ti sembra nebulosa non ne dedurre subito un significato certo.
Forse siamo entrambi che commettiamo qualche errore ...ma è una caratteristrica delle comunicazioni a distanza specie nella "rete"...non vedo il caso di infervorarsi o risentirsi.
La mia "elementare precisazione" serviva proprio a mettersi "preliminarmente d'accordo" sul significato che vuoi attribuire alle parole.
Nessun intento "denigratorio" ...ma se ad una risposta che mi pareva chiara tu replichi citando un articolo, ai tuoi "occhi", apparentemente contrario e scrivi:
Però, però...ho letto credo su Altalex che in assenza di testamento e di legittimari, il prelievo da parte di uno dei fratelli o nipoti anche con delega potrebbe essere aggredito ricorrendo ad un preciso articolo legislativo che non ho annotato
diventa ovvio che qualche dubbio di fraintendimento il tuo "parlare" possa generarlo.
Spero chiusa" scintilla".
Quanto alla "seconda frase" del post n° 15...ahimè il tuo intercalare (periodo) non è certamente agevole.
Mi pareva di essere stato chiaro (e per quanto mi conosci non sono tipo da cambiare sostanza/significato senza nel caso chiedere scusa) e la cosa è ripetuta nell'elenco/spiegazione (post n° 17) che ti ha "offeso"...parafrasandoti rileggi meglio e con calma.
Appurata la mia risposta sull'impossibilità di "revocare" oltre il 50% del saldo di un conto cointestato ...quale sarebbe questa seconda?
Fosse:
La sorella ricca, una volta ogni 7-10 giorni, preleva fino a 3.000 euro e le consegna alla sorella minore. la quale ne deposita una buona parte sul suo conto personale fino ad un valore di circa 150mila euro (3 x 50 settimane)...
I coeredi collaterali potranno sì (???) controllare il conto cointestato ma, credo,
non quello personale della zia minore...tu cosa ne dici???
avrei già risposto al post n° 2, 8 e 9 ...riporto per chè tu possa aver "visione globale" invitandoti al senso preciso dei termini (aver la possibilità di contestare non significa automaticamente aver ragione ed ottenere la "riduzione")
2#
Anche prelievi metodici e ravvicinati sarebbero facilmente contestabili al pari dei corrispondenti versamenti sul conto cointestato.
Ma, visto che non c'è legittima, non comprendo la necessità di "oscurare" la cosa.
8#
La cointestazione potrà anche essere equiparata a "donazione" (fatta in vita) ma in quanto non esiste "legittima" nessuno degli altri eredi potrà invocare collazione/riduzione o restituzione del bene (denaro).
Al momento del decesso le disponibiità dei conti cointestati verranno ripartite proquota (alla romana) fra gli intestatari...quindi alla sorella "povera" nessuno potrà togliere il 50% che si presume suo mentre la differenza sarà divisa fra tutti gli eredi aventi pari diritto (quindi ulteriore quota per la sorella rimasta in vita).
9#
Tutto è rintracciabile se si sa cosa cercare.
Potrebbero chiederti a che titolo tu abbia ricevuto tale somma ed eventualmente perchè l'abbia poi "girata".
Inutile complicazione visto che anche l'Agenzia delle Entrate sarebbe "interessato".
Sempre cordialmente.