È effettivamente sconsigliata la donazione, come leggo su alcuni siti anche di notai, per via delle incertezze e difficoltà che potrebbe determinare nella rivendita immobiliare post-successione, nonostante il cospicuo risparmio fiscale che permetterebbe nel caso specifico? (non sto a dettagliare)
E ciò vale -domando- anche qualora si trattasse di donazione di quote uguali di nuda proprietà ai figli, unici prevedibili eredi (fantascienza a parte), e questi d’amore e d’accordo fossero pronti a firmare col sangue impegni a non rimettere in discussione la donazione?
E ciò vale -domando- anche qualora si trattasse di donazione di quote uguali di nuda proprietà ai figli, unici prevedibili eredi (fantascienza a parte), e questi d’amore e d’accordo fossero pronti a firmare col sangue impegni a non rimettere in discussione la donazione?