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Membro Assiduo
Professionista
Ho un preliminare di vendita sottoscritto e registrato per un immobile commerciale locato.
L'acquirente acquista l'immobile nello stato di fatto e di diritto,come citato nel preliminare.
Nel preliminare sono specificati gli estremi catastali corretti dell'immobile e la consistenza catastale in mq.
L'acquirente nel procinto della data di scadenza del preliminare stesso fissata al 30 Ottobre,sostiene che si è liberi di rinegoziare il prezzo definito nel preliminare ,preliminare che obbligatoriamente verrà incluso nel rogito,in quanto c'è anche un diritto di prelazione ,in quanto l'immobile oggetto della vendita è locato.
Possibile?
NON fa saltare la notifica di prelazione al conduttore dell'immobile locato in vendita?
NON va rifatto un nuovo preliminare e rinotificato al conduttore?

Motivo:sostiene che c'è una leggera difformità(1,5mq in meno) tra la consistenza catastale dell'immobile e la superficie effettiva interna del locale,fatta misurare dal tecnico incaricato dall'acquirente in data POSTUMA al preliminare.
 
O

Ollj

Ospite
Dipende dal libero convincimento del giudice di merito...
Realmente vi fu promessa di aliud pro alio? Può l'acquirente eccepire un valido errore in cui fu indotto e che, se conosciuto, lo avrebbe determinato diversamente?
Personalmente riterrei di no: perché l'acquirente accettò la promessa sul bene che effettivamente gli verrà ceduto e che visionò, perché il prezzo non fu definito in €/m ma a corpo. Preliminare valido.
 

key

Membro Assiduo
Professionista
Mille grazie Ollj!!!
Quindi per eccepire dovrebbe essere indicato nel preliminare Il prezzo al mq.
Mentre e'indicato Il prezzo di acquisto ,indicando correttamente I riferimenti catastali e precisamente che l'acquisto viene fatto nello stato di fatto e di diritto in cui l'immobile Si trova.
Confermi?
Grazie
 
O

Ollj

Ospite
È una lettura giusta, considerato anche il sopralluogo fatto.
La correttezza e la buona fede sono dovute anche dall'acquirente.
Ripeto tutto dipenderà dalla "lettura" che un giudice darà alla vicenda. Fossi il futuro venditore riterrei pretestuosa la pretesa avanzata; infatti usando della diligenza media, avesse voluto tutelarsi, nessuno avrebbe impedito al compratore d'effettuare i rilievi prima di sottoscrivere il preliminare.
 
Ultima modifica di un moderatore:

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Membro Assiduo
Professionista
Semplice
Da quanto scritto nel riparto milledimale condominiale dove Il tecnico incaricato,dieci anni fa,riporta come superficie Reale 36,5mq.
Al catasto la consistenza e'38mq.
Ma parliamo di efificio del 1880
 

key

Membro Assiduo
Professionista
Comiche stupefacenti.
L'acquirente e'un agente immobiliare con 40 anni di esperienza......
Ed ha redatto Lui Il preliminare con caparra confirmatoria.

Provar non nuoce,ma coprirsi di ridicolo cosi a 70 anni.....
Sinceramente non me l'aspettavo.....
Per wuesto ho scritto Sul forum.
Per un momento ho pensato di sbagliare Io.
Comportamenti gigioneschi a quell'eta'ti lasciano basito.
 

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