Non esiste alcun obbligo legale che vincola il costruttore a darti le planimetrie ESATTE.
Parli di costruttore, e le planimetrie ESATTE - se l'appartamento è in costruzione - non sono nemmeno state depositate al catasto. O magari il palazzo esiste già, e il costruttore sta ultimando le vendite: anche in questo caso, il costruttore non è obbligato legalmente a darti le planimetrie esatte.
Quando comprai casa, mi diedero una planimetria che era conforme, ma non era quella esatta depositata al catasto. Io non comprai "sulla carta", ma il palazzo era già costruito dal 1995 (mi sono presentato nel 1999 quando iniziarono le prime vendite).
Se fai una proposta versando caparra, e il costrutture accetta la proposta, la caparra diviene confirmatoria e non potrai più riaverla indietro se rinunci all'acquisto dell'immobile: la caparra ti verrà scontata dal prezzo complessivo solo se vai al rogito, e null'altro ti è dovuto.
Esistono tuttavia dei casi in cui i costruttori, per pura bontà d'animo, decidono di restituire la caparra al promissario acquirente pentito dell'acquisto, e senza penali: sono casi particolari, tale comportamento è DEL TUTTO DISCREZIONALE e nulla ti è dovuto.
Dal momento in cui versi la caparra, solitamente hai un tempo limitatissimo (ad esempio 15 giorni convenzionali) per mandare una RACCOMANDATA CON AVVISO DI RICEVIMENTO al costruttore, rinunciando all'acquisto e chiedendo indietro la caparra. Questo naturalmente se NEL FRATTEMPO, e cioè prima dei 15 giorni, il costruttore non ha deciso di ACCETTARE LA TUA PROPOSTA, nel qual caso la caparra diviene CONFIRMATORIA e sei vincolato o a concludere fino al rogito, o a perdere la caparra se rinunci a rogare.
Quando dico "15 giorni" faccio un esempio, ogni venditore fissa un tempo convenzionale per rinunciare alla proposta di acquisto, FATTO SALVO il fatto che nel frattempo il venditore può comunque ACCETTARE "bruciandoti" questi 15 giorni convenzionali per il tuo ripensamento.