chiacchia

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La cosa si è sviluppata cosi: eseguiti dei lavori al corpo di fabbrica principale, l'amministratore per incompetenza o per svogliatezza ha usato la tabella A invece della tabella inerente al corpo di fabbrica principale coinvolgendo i box e altre unità a cui i lavori non son stati fatti, poi è venuto il covid in seguito lui non è stato bene e pertanto le assemblee si sono fatte ma in modo arrangiate giusto per farle senza un controllo delle ripartizioni ecc. oggi che abbiamo cambiato l'amministratore e questi si è trovato davanti a un macello con ripartizioni sbagliate ecc. ha cercato di portare l'attenzione ai condomini dello stato di fatto e ha chiesto al vecchio amministratore di porne rimedio ma questi si è trincerato dietro al fatto che noi abbiamo approvato tali ripartizioni anche se sbagliate.
Ora la cosa più semplice sarebbe di rifare le ripartizioni e l'assemblea per riapprovare il tutto ma il nuovo amministratore dice che non è compito suo, il vecchio fa spallucce, la maggioranza dei condomini ficcano la testa sotto la sabbia perché tutto sommato hanno risparmiato spalmando le spese dei lavori su altri condomini e pertanto cosa fare per regolarizzare la cosa? si accettano consigli, grazie
 

Gregorio Albisani

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Professionista
Buongiorno, cerco di dare qualche coordinata, poi magari si approfondisce a seconda di quello che ci dice

1) la rettifica di vecchi bilanci è compito dell'assemblea. L'amministratore, se richiesto dall'assemblea, deve effettuare il lavoro preparatorio del bilancio ma ovviamente non può decidere lui.

2) La competenza a predisporre il bilancio rettificato da portare in assemblea spetta all'amministratore attuale, non al precedente. A quest'ultimo potranno semmai essere chiesti chiarimenti dall'attuale amministratore, visto che si tratta di rettificare gestioni pregresse. In questi casi può essere nominato anche un apposito revisore dei conti.

3) la difesa dell'ex amministratore in linea di massima è corretta. Se l'assemblea approva un bilancio poi non si può lamentare con l'amministratore di eventuali errori, che i condomini erano tenuti a rilevare.

4) in ogni caso quelli da lei descritti paiono essere vizi di annullabilità della delibera di approvazione del bilancio. Quindi dovevano essere fatti valere impugnando la decisione entro 30gg (art 1137 Cod civile). Se il verbale fu inviato a tutti e nessuno ha presentato impugnazione i bilanci, anche contenessero errori, si sono già consolidati. L'assemblea potrà decidere di tornarci sopra ma non è tenuta a farlo. Tra l'altro nel momento in cui si rettifica un bilancio bisogna essere certi di farlo in maniera corretta, altrimenti si rischia che si svegli qualcuno per impugnarlo....
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
in ogni caso quelli da lei descritti paiono essere vizi di annullabilità della delibera di approvazione del bilancio. Quindi dovevano essere fatti valere impugnando la decisione entro 30gg
Concordo su tutto tranne il citato.

Una delibera che approva una ripartizione con criterio "illegale" è solo annullabile ...ma qui (par di capire) non hanno deliberato il criterio ma approvato una spesa divisa secondo Tabella sbagliata (e dubito che nel verbale fosse spiegato).

Qualora l'assemblea non voglia sistemare l'errore si potrebbe procedere per indebito arricchimento... tanto più che sembra ci siano altri errori/misfatti.
Da valutare se il gioco valga la candela.
 

Gregorio Albisani

Membro Attivo
Professionista
Qualora l'assemblea non voglia sistemare l'errore si potrebbe procedere per indebito arricchimento
Questo rimedio non si può adoperare sinché una delibera di approvazione della ripartizione della spesa 'x' esiste, perché essa funge da causa giustificatrice dello spostamento patrimoniale (anche fosse una delibera illegittima).

Se l'assemblea revisiona il criterio sarà essa stessa a rivedere la ripartizione.

qui (par di capire) non hanno deliberato il criterio ma approvato una spesa divisa secondo Tabella sbagliata
Concordo sul fatto che la natura del vizio della delibera (annullabilità vs nullità) merito un approfondimento. Infatti avevo scritto in termini dubitativi. Però questo richiede necessariamente l'esame delle carte.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho messo questa discussione per essere cosciente di cosa discutere ma lo sappiamo benissimo che se la maggioranza non recepisce l'argomento e fa spallucce è inutile andare in tribunale anche se la delibera fosse nulla questo perché c'è sempre l'incognita di cosa viene fatto capire la giudice, un avvocato che per 5 anni è stato alla Corte di Strasburgo a una mia domanda mi rispose: un buon avvocato conosce le leggi un ottimo avvocato conosce i giudici, ma attenzione non voleva far capire che si possono corrompere ma se un avvocato conosce i giudici sa come la pensa e come girargli la pizza a suo favore.
Si per il resto c'è un ****abuglio, si può dire? oramai l'ho detto, che non vi dico incominciando dai lavori alle facciate dove nella richiesta sono stati inseriti i box fuori terra, costruzioni all'interno del cortile non visibile dalla strada più una unità anche lei non rientrabile nel bonus facciata, e ancora che i crediti sono già da tempo sul cassetto fiscale dei condomini e la ditta non vuole finire i lavori perché ha ceduto a sua volta i crediti a una ditta che è fallita e lei non ha i soldi, pertanto lo stato nel momento che fa un controllo ci troverà senza lavori ultimati, senza una denuncia del misfatto pertanto reo complici della truffa.
E questi stanno ancora a pensare se dare il mandato a un avvocato ecc.
 

Gregorio Albisani

Membro Attivo
Professionista
è inutile andare in tribunale anche se la delibera fosse nulla questo perché c'è sempre l'incognita di cosa viene fatto capire la giudice .... se un avvocato conosce i giudici sa come la pensa e come girargli la pizza a suo favore.
guardi il problema della giustizia italiana sono i tempi. I Giudici - almeno nella mia esperienza concreta - sono preparati e competenti.
Certo ogni parte in causa tira l'acqua al suo mulino ma proprio per questo esiste il contraddittorio e l'assistenza di un legale di fiducia.

incominciando dai lavori alle facciate dove nella richiesta sono stati inseriti i box fuori terra, costruzioni all'interno del cortile non visibile dalla strada più una unità anche lei non rientrabile nel bonus facciata, e ancora che i crediti sono già da tempo sul cassetto fiscale dei condomini e la ditta non vuole finire i lavori perché ha ceduto a sua volta i crediti a una ditta che è fallita e lei non ha i soldi, pertanto lo stato nel momento che fa un controllo ci troverà senza lavori ultimati, senza una denuncia del misfatto pertanto reo complici della truffa.
questo è tutt'altro argomento! :sorrisone:
Le consiglio di aprire un altro post, almeno anche gli altri utenti hanno un riferimento utile (titolo, collocazione per argomento).

Comunque di situazioni delicate con i bonus edilizi ce ne sono tantissime. Senza dubbio è opportuno valutare l'assistenza di professionisti con specifica competenza per sbloccare la situazione... anche perché le relative responsabilità in gran parte ricadono direttamente sui condòmini....
 

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