giudicedredd

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
faccio seguito a questa discussione, per chiedere un vs. riscontro.

La faccenda è la seguente:

A partire dall'inverno scorso, l'inquilino lamentava freddo in casa durante il periodo invernale. Premesso che il riscaldamento funzionava correttamente, la situazione pareva essere causata dal fatto che il loro appartamento (si tratta del piano inferiore di una villetta) è, su due lati, parzialmente interrato (sotto al livello del terreno).

Per venirgli incontro, abbiamo provveduto a nostre spese a cambiare due dei cinque termosifoni, con altri nuovi aventi una maggior capacità di riscaldamento. Purtroppo a suo dire l'intervento non è stato sufficiente, ragione per cui ha ritenuto di compensare con due stufette a kerosene da lui acquistate e per le quali non ha voluto essere risarcito del costo sostenuto . A seguito di questo gli abbiamo proposto di pagare noi il 40% dei consumi di metano da lui effettuati.

Ci siamo inoltre ripromessi, per l'anno successivo (il 2016), di intervenire cambiando a nostre spese la vecchia caldaia (si tratta di un impianto centralizzato) con una nuova e di dividere l'impianto di riscaldamento, in modo che ciascuno dei due appartamenti fosse autonomo. Preciso che essendo l'impianto centralizzato le spese relative ai consumi di metano venivano addebitate su un'unica bolletta del gas a noi intestata, che poi dividevamo a metà.

Però, a fronte di preventivi molto alti per la sostituzione della caldaia, unitamente ad una serie di screzi che si sono creati nel tempo a causa di suoi atteggiamenti scorretti, abbiamo rinunciato ad effettuare l'intervento.

Ora, a Luglio l'inquilino ci informa di due pareti sulle quali si era formata della muffa. Ci ha quindi proposto di effettuare egli stesso l'intervento di ripristino (è un muratore), scalando dall'affitto il costo, cosa che gli abbiamo accordato, ma per una sola parete. Per motivi non ancora chiari non ha mai fatto il lavoro ed ora afferma che siamo stati noi ad impedirglielo (gli abbiamo solo detto di farlo su una parete e non su due).

Come se non bastasse, non ha ancora pagato gli ultimi 3 affitti, unitamente ad altre spese precedenti, a suo dire perchè l'appartamente non è idoneo per vivere.

Chiaramente, visti i mancati pagamenti, ci siamo rifiutati di accendere la caldaia, in quanto noi non avremmo potuto sostenere anche le sue spese di riscaldamento, che vista la situazione in corso non ci avrebbe sicuramente corrisposto. Ad oggi, l'inquilino sta riscaldando il suo appartamento con le due stufe a kerosene da lui comprate l'anno scorso, sostenendo che i costi di carburante sono molto alte, a suo dire circa 700 euro al mese.

Negli ultimi contatti avuti gli abbiamo proposto, in sostituzione delle sue stufette a petrolio, la fornitura a nostre spese di due stufe a bombola gpl, come le nostre, che abbiamo verificato essere molto meno dispendiose nei consumi e molto efficienti, proposta da lui scartata. A sua volta ha avanzato la richiesta di riduzione del 50% dell'affitto, cosa che chiaramente gli abbiamo negato.
In risposta, ha detto che chiamerà l'ASL per far eseguire dei controlli dell'appartamento, in quanto a suo dire non presenta delle condizioni normali di abitabilità, causa muffa relativa alle due pareti di cui sopra e freddo.

Quello che vorrei sapere è:

- siamo costretti ad accendergli il riscaldamento? Cosa rischiamo per non averglielo acceso?
- che tipo di controlli può fare l'ASL? Cosa si rischia?

Grazie a chi mi potrà rispondere
 

asana

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se l'inquilino non è contento può sempre recedere dal contratto con preavviso per gravi motivi, così finisce la questione altrimenti si entra in un giro continuo di pretese e di ragioni pretestuose.
 

giudicedredd

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Se l'inquilino non è contento può sempre recedere dal contratto con preavviso per gravi motivi, così finisce la questione altrimenti si entra in un giro continuo di pretese e di ragioni pretestuose.

Certo asana, il punto è che lui NON vuole recedere, nonostante noi stessi l'abbiamo invitato a farlo, in quanto (suppongo) non ha la disponibilità economica per prendere in affitto un altro appartamento. Così cerca di farci abbassare il prezzo, lamentandosi in continuazione e minacciando chissà quali interventi con l'ASL.

Abbiamo già deciso di dargli lo sfratto, quello che vorremmo sapere è:

- siamo costretti ad accendergli il riscaldamento? Cosa rischiamo per non averglielo acceso?
- che tipo di controlli può fare l'ASL? Cosa si rischia?

Grazie
 

griz

Membro Storico
Professionista
se in contratto è previsto che il riscaldamento sia gestito in comune con divisione elle spese, credo che voipossiate essere considerati inadempienti, ma anche lui è inadempiente col pagamento dell'affitto, la situazione si presenta in corresponsabilità. La ASL potrebbe ritenere l'alloggio non abitabile e ingiungere lo sgombero, però se riguarda solo un locale è da vedere
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
siamo costretti ad accendergli il riscaldamento? Cosa rischiamo per non averglielo acceso?
Il locatore è tenuto ad osservare l'art. 1575 Cod. Civ, quindi, fra l'altro, a mantenere la casa locata in stato da servire all'uso convenuto e a garantirne il pacifico godimento durante la locazione.
Ne deduco che abbiate sbagliato a non accendere la caldaia, visto che si tratta di un impianto di riscaldamento centralizzato.
Forse il conduttore intende avvalersi di una perizia, ad esempio dell'Asl, per dimostrare che il locatore è inadempiente perché l'appartamento non è idoneo all'uso convenuto. Infatti vi ha detto che "non è idoneo per vivere".
Voi potete appellarvi ad una clausola che normalmente si scrive nei contratti di locazione: "il pagamento del canone e/o di quant'altro dovuto anche per oneri accessori non potrà essere sospeso o ritardato da pretese o eccezioni del conduttore, qualunque ne sia il titolo", quindi diffidarlo a sanare comunque la morosità.
Data la situazione è poco probabile che vi paghi, e non vi resterà altro che procedere con lo sfratto. Poi valuterà il giudice le vostre ragioni (la morosità) e le sue (la casa non è più idonea all'uso abitativo per il quale l'ha presa in locazione).
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Quello che vorrei sapere è:

A me pare che hai commesso tutta una serie di "leggerezze" e concessioni a cui sono seguiti degli "illeciti" (mancata accensione del centralizzato).

I pareri servono a poco...vi serve un avvocato in loco per sbrogliare la matassa...ma non pensare di avere gioco facile.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto