pharim

Membro Junior
Proprietario Casa
salve a tutti

l'ora che viene per tutti, essendo purtroppo venuta per il mio simpaticissimo e carissimo padre, eccomi a dover compilare la denuncia di successione (che serve principalmente a tenermi occupata la mente poi sicuramente la faccio controllare prima della consegna)

mi trovo ad avere un dubbio (uso il programma successioni e volture di analyst group) sulla proprietà ereditata al 50% con mio fratello

mio padre nel testamento ha scritto: "... lascio a mio figlio A... e a mio figlio F... la nuda proprietà della casa sita in via .... con usufrutto generale vitalizio in sostituzione della legittima a mia moglia C..."

quindi io nella denuncia alla voce DIRITTO TRASFERITO debbo mettere NUDA PROPRIETÀ e come percentuale di possesso il 50/1000?

ecco come ho impostato i dati nel programma per ricavarne il valore dell'immobile
success.png
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per diritto la vedova ha diritto d'abitazione nella casa familiare, pertanto l'usufrutto non ha senso. Inoltre, lei ha diritto ad 1/3 della quota del de cuius come ogni figlio. A lei spetta una quota della proprietà, per cui il testamento può essere impugnato, solo se lo vuole la vedova.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
quando si fa testamento, per di più olografo, bisognerebbe rispettare quanto è previsto dal c.c. in materia di successione.
Nel tuo caso specifico con coniuge superstite e due figli, il c.c. stabilisce le seguenti quote riservati ai legittimari (cioé coniuge superstite, figli ed in sostituzione di questi, se mancanti, ascedenti, se viventi,) sul valore dei beni caduti in successione: al coniuge superstite almeno 1/4 del valore del patrimonio + il diritto di abitazione della casa coniugale e dell'uso del mobilio in essa contenuto; 1/2 del valore del patrimonio va diviso in parti uguali tra i 2 figli che quindi avranno, in questo caso, 1/4 ciascuno del valore del patrimonio; rimane 1/4 del valore del patrimonio che rappresenta la quota disponibile che tuo padre poteva destinare a chiunque (eccetto il gatto/cane di casa) in questo caso diciamo che tale quota possa andare a premiare in parti uguali i due figli che potrenno quindi arrivare a 3/8 ciascuno del valore del patrimonio.
Nel caso specifico se la casa è l'unico bene caduto in successione occorre che tuo padre sia stato proprietario del 100% dell'appartamento: se era in comunione dei beni con tua madre il calcolo si fa su 1/2 di proprietà (le quote restano uguali, quindi 1/4 di 1/2 cioé 1/8).
Come ha fatto giustamente notare @Gianco non ha senso lasciare l'usufrutto di tutto un appartamento ad un soggetto al quale la legge gli riserva il diritto di abitazione, l'uso del mobilio in esso contenuto ed 1/4 di proprietà.
Quanto può valere l'usufrutto sul 100% di una abitazione di un soggetto 73-75 enne che è ivi residente? senz'altro meno di 1/4 di proprietà della abitazione stessa. Se poi tua madre era già comproprietaria di 1/2 di appartamento non c'é neanche da fare il conto.
Forse se l'abitazione non fosse abitata dall'usufruttuario e messa a reddito (cioé affittata) magari si compenserebbe. Questo perché i frutti dell'usufrutto sono di proprietà dell'usufruttuario.
Poi c'é il conto corrente bancario/postale: tuo padre ha estinto il conto prima di morire?
Penso che se tua madre impugnasse il testamento le darebbero ragione.
 
Ultima modifica:

pharim

Membro Junior
Proprietario Casa
Nel tuo caso specifico con coniuge superstite e due figli
per l'esattezza siamo tre figli (c'è un altro fratello cui mio padre ha lasciato un altro immobile in campagna, sempre nello stesso testamento olografo, solo a lui, mentre l'abitazione in città, quella dove viveva con mia madre (e ci vivo anche io), l'ha divisa fra me e mio fratello)
Nel caso specifico se la casa è l'unico bene caduto in successione occorre che tuo padre sia stato proprietario del 100% dell'appartamento
sia dell'immobile lasciato al terzo nostro fratello, sia di questo immobile diviso fra noi due fratelli, mio padre era proprietario al 100%
Come ha fatto giustamente notare @Gianco non ha senso lasciare l'usufrutto di tutto un appartamento ad un soggetto al quale la legge gli riserva il diritto di abitazione, l'uso del mobilio in esso contenuto
quindi mia madre in realtà dovrebbe avere una quota dell'immobile in cui vive e non solo l'usufrutto vita natural durante?
Se poi tua madre era già comproprietaria di 1/2 di appartamento non c'é neanche da fare il conto.
no, l'appartamento era al 100% solo dimio padre
Poi c'é il conto corrente bancario/postale: tuo padre ha estinto il conto prima di morire?
No, il suo decesso è stato improvviso, ci sono circa 8000 euro sul conto cointestato di cui mia madre ha già ritirato la metà a lei spettante come cointestataria
Penso che se tua madre impugnasse il testamento le darebbero ragione.
perché dovrebbe avere una quota di proprietà dell'abitazione oltre al solo usufrutto?
 

pharim

Membro Junior
Proprietario Casa
Per diritto la vedova ha diritto d'abitazione nella casa familiare, pertanto l'usufrutto non ha senso. Inoltre, lei ha diritto ad 1/3 della quota del de cuius come ogni figlio. A lei spetta una quota della proprietà, per cui il testamento può essere impugnato, solo se lo vuole la vedova.
accidenti, mio padre possedeva un altro immobile, e questo lo ha lasciato ad un altro nostro fratello (tutto a lui); anche su questo immobile in realtà mia madre dovrebbe avere una quota di proprietà o no? Perché anche di questo altro immobile nel testamento olografo mio padre le ha lasciato il solo usufrutto vita natural durante
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
A tua madre spetta il diritto di abitazione sulla casa familiare e sul patrimonio le spetta 1/4, 2/4 vanno divisi fra i figli ed 1/4 è la quota disponibile che può destinare a chi vuole. Se il testamento non rispetta queste quote è impugnabile.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
mi sembra che tuo padre abbia voluto lasciare i propri beni come gli sembrava giusto fare: purtroppo, come spesso succede, era una convinzione personalissima, non in linea con quanto prescrive il c.c. in materia di successione testamentaria.
Ora o tutti voi accettate queste disposizioni perché sono le volontà di vostro padre: quindi zitti e mosca; oppure dovete modificare tali disposizioni testamentarie in modo da rispettare il c.c. e avvicinarsi il più possibile alle volontà del de cuius.
Le quote ereditarie rimangono le stesse con la sola variante che l'1/2 destinato ai figli anziché essere diviso due verrà diviso in parti uguali per tre. Quindi 1/2:3 =1/6 di tutti i beni in possesso del de cuius a ciascuno dei 3 figli.
Come avevo evidenziato nel mio precedente intervento le quote ereditarie si applicano sull' intero valore del patrimonio lasciato dal de cuius. Quindi occorre far valutare da un professionista il valore della casa di città, della casa di campagna ed aggiungerci gli 8.000 euro giacenti in banca.
Su questo capitale che verrà monetizzato le quote legittime sono: 3/12 (cioè 1/4) a tua madre (oltre al diritto di abitazione ed all'uso dei mobili della casa familiare); 2/12 (cioé 1/6) spettano a ciascuno dei 3 figli; 3/12 (cioè 1/4) di quota disponibile rimangono da spartire d'amore e d'accordo oppure davanti al giudice.
Se il valore del 100% della casa di campagna supera il valore di 5/12 (valore ottenuto sommando 2/12 (legittima spettante al terzo fratello)+3/12 (di quota disponibile che si considerano, visto le disposizioni testamenarie, a favore del terzo fratello)) dell' intero asse ereditario, il fratello che si tiene detta casa per intero dovrà compensare gli altri eredi sia cedendo la sua parte sulla casa di città e sulla giacenza del c/c e sia con una somma personale di denaro fino al pareggio del valore di eredità spettante agli altri coeredi.
Se il valore del 100% della casa di campagna è inferiore al valore di 5/12 dell' intero asse ereditario detto fratello avrà diritto alla integrazione fino al valore di 5/12 dell'intero patrimonio.
In sostanza si cerca di rispettare il più possibile le volontà dell'autore del testamento olografo a meno che questo documento non contenga degli errori per i quali possa essere dichiarato nullo: in questo caso si procederà secondo la successione legittima che ha diverse quote di spartizione.
Il testamento è stato pubblicato?
 

pharim

Membro Junior
Proprietario Casa
In sostanza si cerca di rispettare il più possibile le volontà dell'autore del testamento olografo a meno che questo documento non contenga degli errori per i quali possa essere dichiarato nullo: in questo caso si procederà secondo la successione legittima che ha diverse quote di spartizione.
Il testamento è stato pubblicato?
beh, sì, è già stato pubblicato e il notaio non ha fatto una piega, purtroppo credo di aver capito che volesse, mio padre, rivedere il testamento davanti ad un notaio ma il decesso improvviso temo glielo abbia impedito
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il notaio se non appositamente interpellato si deve attenere scrupolosamente alle sue funzioni. Sta a voi eredi legittimari, eventualmente danneggiati nel vostro diritto, impugnare il testamento. In alternativa la successione avverrà secondo le disposizioni.
 

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