BeavisP

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Salve esperti del forum
Mi sto apprestando a effettuare una pavimentazione di alcuni spazi esterni.
Questo intervento è visto come "ristrutturazione" (in quanto nuova pavimentazione) ed ha diritto alla detrazione del 50%.
In presenza di questa ristrutturazione ho diritto al bonus mobili/elettrodomestici? Oppure serve una ristrutturazione con SCIA o altre comunicazioni al comune?

Grazie in anticipo per i chiarimenti
Saluti
 

Biz Consulting

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Salve esperti del forum
Mi sto apprestando a effettuare una pavimentazione di alcuni spazi esterni.
Questo intervento è visto come "ristrutturazione" (in quanto nuova pavimentazione) ed ha diritto alla detrazione del 50%.
In presenza di questa ristrutturazione ho diritto al bonus mobili/elettrodomestici? Oppure serve una ristrutturazione con SCIA o altre comunicazioni al comune?

Grazie in anticipo per i chiarimenti
Saluti
Attenzione! Su che base affermi che il rifacimento della pavimentazione esterna sia una "ristrutturazione"?
Alla luce del recente decreto SCIA 2 (Riforma Madia in vigore dall’11 dicembre 2016), la realizzazione di opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni (anche per aree di sosta) è considerata attività edilizia libera, per la quale non serve più nessuna comunicazione, permesso o segnalazione.
Di conseguenza, tutti i lavori di edilizia libera, sono stati assimilati alla manutenzione ordinaria e non rientrano nei bonus fiscali qualora vengano eseguiti su singole unità abitative.
Discorso diverso per i condomini, dove continuano a essere detraibili anche le manutenzioni ordinarie.
 

BeavisP

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Salve. La guida alle agevolazioni fiscali della agenzia delle entrate aggiornata al 14 giugno 2017 riferisce, a pag 37, nella lista delle detrazioni ammesse, la seguente:
"Pavimentazione esterna: Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali".
Nel mio caso essendo quindi una nuova pavimentazione è detraibile anche essendo in edilizia libera.
La posa di nuova pavimentazione (non la sostituzione) è quindi ristrutturazione straordinaria.
La guida al bonus mobili/elettrodomestici (guida Agenzia delle Entrate gennaio 2017) a pag 2 afferma che la detrazione è applicabile anche nel caso di interventi che non hanno bisogno di comunicazioni o titoli abitativi: "Per gli interventi che non necessitano
di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva
di atto di notorietà.
"

Non sono un professionista ma sono sicuro al 99% che il ragionamento è corretto. Che ne pensate?
Saluti
 

BeavisP

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La guida del modus mobili parla di "ristrutturazione" con la possibilità di "interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi"...
Su una unità immobiliare privata serve che la manutenzione sia "straordinaria".

La detrazione della NUOVA pavimentazione esterna mi è stata indicata da un installatore e si trovano riscontri chiarificatori anche in rete:
http://giuseppemancini.altervista.o...ERILRIFACIMENTODELLAPAVIMENTAZIONEESTERNA.pdf

Nel file si spiega che la nuova pavimentazione è "manutenzione straordinaria", da cui si apre la strada per il bonus mobili.

(sono testardo, lo so, ma mi piace "combattere" per i miei diritti)
Saluti
 

Biz Consulting

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La guida del modus mobili parla di "ristrutturazione" con la possibilità di "interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi"...
Su una unità immobiliare privata serve che la manutenzione sia "straordinaria".

La detrazione della NUOVA pavimentazione esterna mi è stata indicata da un installatore e si trovano riscontri chiarificatori anche in rete:
http://giuseppemancini.altervista.o...ERILRIFACIMENTODELLAPAVIMENTAZIONEESTERNA.pdf

Nel file si spiega che la nuova pavimentazione è "manutenzione straordinaria", da cui si apre la strada per il bonus mobili.

(sono testardo, lo so, ma mi piace "combattere" per i miei diritti)
Saluti

Mi sa che è meglio riordinare un pò le idee...

1- Guida dell'Agenzia delle Entrate: lavorando quotidianamente da ormai 10 anni su queste detrazioni posso affermare con sicurezza che quello che sta scritto nelle guide del Fisco va sempre preso con le pinze e, soprattutto, leggendole con molta attenzione.
Se lo hai fatto, avrai notato che il capitolo che contiene l'elenco dei lavori detraibili è introdotto da questa premessa: « Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione IRPEF. In ogni caso, deve essere verificata la conformità alle normative edilizie locali ». E, nel tuo caso, aggiungerei anche a quelle nazionali.
Da tecnico ti posso dire che una buona metà degli interventi descritti nel suddetto elenco sono detraibili solo in casi ben specifici e, applicandoli ai singoli Comuni, esistono altre mille regolamentazioni che possono renderli addirittura non agevolabili. Ergo: per avere la sicurezza che un lavoro sia inquadrabile in manutenzione straordinaria è indispensabile informarsi presso l'Ufficio Tecnico del Comune.

2- Il quesito di cui hai postato il link risale al 13/03/2015. La Riforma Madia di cui ho scritto ieri è entrata in vigore a fine 2016. Mi sembra dunque chiaro che il contenuto del primo ad oggi non abbia più alcun riscontro giuridico.

Fai bene a informarti in modo così approfondito (ti assicuro che pochissimi lo fanno...). Ma intestardirsi può essere pericoloso.
Ti riporto quanto ho scritto ieri in risposta ad un utente in un'altra discussione su questo forum:
« Il Fisco sui controlli è implacabile: su circa 200 clienti l'anno che seguiamo, entro i due anni successivi, il 15-20% di loro è oggetto di verifiche fiscali su queste detrazioni.
Ecco perchè noi cerchiamo sempre di far ragionare il cliente, evitando che pensi solo a massimizzare il ritorno. Facendolo, di fatto, oltre al danno (ritiro della detrazione) subirebbe anche la beffa: sanzione per errata dichiarazione dei redditi, nonchè segnalazione ad altri enti competenti (Asl, Comune, ecc.) per eventuali altre ispezioni (e sanzioni).
Morale della favola: evitare il fai da te e l'interpretazione in ambito di bonus fiscali sulla casa deve essere la regola base per evitare spiacevoli conseguenze.»

Per cui, a meno che tu non abbia approfondite conoscenze fiscali e tecniche in ambito di edilizia, accetta il mio consiglio: affidati a un professionista e ne trarrai solo beneficio.
 

BeavisP

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det.png
Salve
Grazie mille per la risposta. C'è sempre qualcosa da imparare.... vedo che esistono casi dove i regolamenti locali possono rendere non detraibile alcuni interventi.. notevole.
Le mie conoscenze fiscali sono basate sulla lettura di guide e tanto "google". Ho "combattuto" contro lo stato ed i CAF e spesso sono riuscito a vincere (norme alla mano). Per esempio il CAF ha dovuto convenire con me che, per esempio, un addolcitore d'acqua può essere detraibile in quanto necessario al buon funzionamento di un impianto solare termico (che è detraibile). Le leggi italiane sono un labirinto.
Andrò sicuramente ad informarmi in comune in ogni caso.
E' notevole però che da dopo la riforma Madia di fine 2016 siano uscite due guide della agenzia delle entrate (febbraio 2017 e giugno 2017) dove risulta che la nuova pavimentazione esterna sia detraibile.
Se con la riforma fossero detraibili solo gli interventi soggetti a dichiarazione sarebbe stato evidenziato sicuramente (spero!).
 

Biz Consulting

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Vedi l'allegato 4401 Salve
Grazie mille per la risposta. C'è sempre qualcosa da imparare.... vedo che esistono casi dove i regolamenti locali possono rendere non detraibile alcuni interventi.. notevole.
Le mie conoscenze fiscali sono basate sulla lettura di guide e tanto "google". Ho "combattuto" contro lo stato ed i CAF e spesso sono riuscito a vincere (norme alla mano). Per esempio il CAF ha dovuto convenire con me che, per esempio, un addolcitore d'acqua può essere detraibile in quanto necessario al buon funzionamento di un impianto solare termico (che è detraibile). Le leggi italiane sono un labirinto.
Andrò sicuramente ad informarmi in comune in ogni caso.
E' notevole però che da dopo la riforma Madia di fine 2016 siano uscite due guide della agenzia delle entrate (febbraio 2017 e giugno 2017) dove risulta che la nuova pavimentazione esterna sia detraibile.
Se con la riforma fossero detraibili solo gli interventi soggetti a dichiarazione sarebbe stato evidenziato sicuramente (spero!).

La detraibilità non è legata alla presentazione di una dichiarazione, ma all'inquadramento dei lavori.
La Riforma Madia non ha semplicemente indicato la non necessità di presentare dichiarazioni autorizzative per alcuni interventi, ma ne è ha di fatto cambiato l'inquadramento, "decalssandoli" da manutenzioni straordinarie a "ordinarie".
Per alcuni interventi la presentazione di comunicazioni di inizio lavori, di dichiarazioni autorizzative o, addirittura, di nulla può essere stabilita a discrezione dell'ente territoriale competente.
Ho parlato di un caso simile proprio in una case history contenuta nella scorsa edizione dell'e-book "Le detrazioni fiscali sulla casa", edito da Maggioli.
Il caso aveva come titolo: "PERMESSI COMUNALI: cosa fare se normative nazionali e locali non dicono le stesse cose e si rischia di non ottenere la detrazione 50%" . L'articolo si focalizzava sul caso reale di una signora di Terni che non sapeva se potesse detrarre perchè il Comune aveva pubblicato sul proprio sito delle linee guida in cui era indicato che le opere interne «concernenti la realizzazione ed integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici», potevano essere realizzate liberamente, senza comunicazione.
Non sto a spiegare tutto l'iter che abbiamo seguito per ottenere una risposta certa. Basti sapere che alla fine abbiamo scoperto che non solo a Terni, ma in tutta l'Umbria, a seguito della pubblicazione di una legge regionale, alcuni interventi rientranti nell'ambito della manutenzione straordinaria, erano stati semplificati a livello burocratico. Ma ciò non escludeva il fatto che restassero comunque inquadrati come manutenzione straordinaria.
Nel caso delle pavimentazioni esterne, invece, c'è proprio stato un cambio di inquadramento tecnico.
 

BeavisP

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Proprietario Casa
Salve.
Lei correttamente afferma che "La detraibilità non è legata alla presentazione di una dichiarazione, ma all'inquadramento dei lavori.".
Si può altrettanto dire che le detrazioni sono riservate alle ristrutturazioni straordinarie (o ristrutturazione ordinarie su parti comuni condominiali).

In base a quali riferimenti normativi è cambiato l'inquadramento?

L'inquadramento ordinario/straordinario è descritto nel dpr 380/2001 art 3 comma a/b. .... questi due commi non hanno subito modifiche dal decreto 222/2016. L'ultima modifica che hanno avuto modifiche è stata con la legge 164/2014.......

Quindi, a mio avviso, con il decreto SCIA2 nulla cambia sull'inquadramento degli interventi ordinari/straordinari... e pertanto se la "pavimentazione" era straordinaria prima lo è ancora (e le due guide Agenzia delle Entrate del 2017 non sono errate)

La "legge" mi sta appassionando, e non dovrei, visto che sono un tecnico informatico..... :)

Saluti !
 

Biz Consulting

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Professionista
Salve.
Lei correttamente afferma che "La detraibilità non è legata alla presentazione di una dichiarazione, ma all'inquadramento dei lavori.".
Si può altrettanto dire che le detrazioni sono riservate alle ristrutturazioni straordinarie (o ristrutturazione ordinarie su parti comuni condominiali).

In base a quali riferimenti normativi è cambiato l'inquadramento?

L'inquadramento ordinario/straordinario è descritto nel dpr 380/2001 art 3 comma a/b. .... questi due commi non hanno subito modifiche dal decreto 222/2016. L'ultima modifica che hanno avuto modifiche è stata con la legge 164/2014.......

Quindi, a mio avviso, con il decreto SCIA2 nulla cambia sull'inquadramento degli interventi ordinari/straordinari... e pertanto se la "pavimentazione" era straordinaria prima lo è ancora (e le due guide Agenzia delle Entrate del 2017 non sono errate)

La "legge" mi sta appassionando, e non dovrei, visto che sono un tecnico informatico..... :)

Saluti !

Innanzitutto, per evitare confusione, conviene partire dalla terminologia: non è corretto parlare di "ristrutturazione" ordinaria e straordinaria, ma di "manutenzione". La ristrutturazione è una tipologia a sé.
Lo ribadisco, non per fare il pignolo, ma perchè, nella maggior parte dei casi, è proprio lo scorretto uso dei termini tecnici che porta il contribuente sulla cattiva strada.
Purtroppo, infatti, sono artigiani, rivenditori e (strano ma vero) pure i commercialisti che parlano di ristrutturazione anche per interventi minimi, facendo così intendere ai clienti che tutto sia detraibile.
Ciò premesso, come ho scritto qualche giorno fa in un'altra discussione su questo forum, il dpr 380/01 è una norma molto descrittiva e poco tecnica: non ha l'intento di definire parametri tecnici, ma deve dare linee guida (come tutti i decreti del Presidente della Repubblica, d'altronde).
Il compito di fornire specifiche tecniche è demandato a decreti successivi e, nel caso specifico di questa norma, è concesso perfino agli enti territoriali regolamentare in deroga.
Di conseguenza ci sono decine di decreti di contorno che ne colmano alcune lacune in ambiti specifici (d.lgs. 192/05 e dpr 59/09, solo per citarne un paio).
Ecco perchè (non finirò mai di dirlo) quando si affronta un intervento edile, è bene non fermarsi a quanto scritto nel dpr 380/01, ma rivolgersi all'ente territoriale di riferimento.
Venendo al famigerato elenco dei lavori detraibili contenuto nella guida dell' Agenzia delle Entrate, non ho mai detto che sia errato. Ma è oggettivo (e qualunque professionista del settore lo potrà confermare) che sia estremamente vago e superficiale.
A mio parere dovrebbero rivederlo almeno annualmente, alla luce delle leggi e delle sentenze amministrative in ambito edile che vengono emanate con frequenza elevatissima e cambiano le carte in tavola in men che non si dica.
E la Riforma Madia ne è un esempio: essa non modifica i commi a) e b) art.3 del dpr 380/01, semplicemente perchè sono commi contenenti definizioni generiche, che non forniscono elenchi puntuali.
Ma essa modifica l'art.5, introducendo un elenco definito di interventi "declassati"a edilizia libera. E, se leggi tutte le voci che esso contiene, noterai che sono quasi tutte opere che poco incidono su strutture portanti, sagome, prospetti e impianti. Tant'è che in questo elenco sono comprese anche tutte le opere di manutenzione ordinaria senza esclusioni.
Morale della favola: la stragrande maggioranza dei Comuni li hai inseriti fra le opere di manutenzione ordinaria nei propri Regolamenti edilizi. E ci sono già diverse sentenze amministrative che li hanno assimilati all'ordinaria manutenzione, proprio facendo riferimento al Decreto Madia.
Insomma, la regola aurea deve essere questa: non fermarsi mai a quello che è scritto nelle guide, nè a leggere solo qualche articolo di legge. Ma approfondire tutti gli aspetti connessi e specifici.
Altrimenti perchè gli avvocati che si occupano di ordinamento edilizio sarebbero sempre così pieni di lavoro e ben pagati? ;)

P.S.: io ho a che fare con le leggi per mestiere e, quindi, sono obbligato a leggerle. Ma tu perchè ti autoinfiliggi questa punizione... E' tanto bella l'informatica :risata:
 

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