I pareri "personali" sono sempre ammessi... ed è bene sempre premetterlo.
Mi pareva chiaro che era un parere.
Comunque, ho letto l''art. 1121 e non mi pare poi così chiarificante. Dice che se uno vuole partecipare ai vantaggi di un'innovazione già fatta, deve pagarne la sua quota di costo e di manutenzione. Ma, anche se non lo dice espressamente, a mio avviso si riferisce alla manutenzione futura, non certo a quella effettuata nel passato quando non godeva del'uso del bene.
Altrimenti, man mano che un bene invecchia e si fanno le manutenzioni, diventarne comproprietari costerebbe di più, un evidente paradosso.
Seguendo il ragionamento di
@Dimaraz , per entrare nel godimento dell'ascensore dovrei pagare:
1) Il costo originale, rivalutato ad oggi. E va bene che il denaro si svaluta col tempo, ma anche il bene si svaluta: devo pagare per nuovo un ascensore che ha 30 anni?
2) La manutenzione fatta nel passato... ma se il bene non era mio, cosa pago? Se ad esempio 10 anni fa è stato sostituito il motore, dovrei pagare due motori: quello vecchio che fa parte del costo originale (e pure dovrei pagarlo rivalutato), e quello nuovo che fa parte della manutenzione... ma nell'impianto ce ne è uno solo: quello vecchio non c'è più e io non l'ho mai usato. Perché dovrei pagarlo, visto che sono stati i miei predecessori a usarlo fino a fine vita? Lo stesso dicasi per qualsiasi parte dell'impianto.
Va bene che il legislatore non segue sempre le logiche nostre, ma qui il paradosso non lo si sfiora, ci si sbatte proprio contro.
Altrimenti potrei proporre a
@Dimaraz di diventare comproprietario della mia auto: costo di acquisto rivalutato 60.000 euro (Troppo? Ma è molto meno di quanto costa ora il modello equivalente), costo delle manutenzioni sostenute 40.000 euro: totale 100.000 euro: un affare, considerato che si tratta di una Mercedes coupé di 25 anni.