L'argomento interessa a miei conoscenti che vorrebbero disfarsi di una baita in pessimo stato di manutenzione, e relativo terreno, in una sperduta località montana.
Abbiamo letto che una recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (23093/2025) agevola questa procedura.
In sintesi: la rinuncia non richiede l'accettazione dello Stato perché non si tratta di una donazione; non occorre certificare la conformità urbanistica né catastale dell'immobile, neppure l'Ape; il notaio trascrive a favore del Demanio e ne consegue la voltura catastale automatica; non si pagano imposte.
Sembra tutto facile e poco costoso (il proprietario deve pagare soltanto l'onorario del notaio): è proprio così?
Allego la documentazione che abbiamo trovato (fonte Il Sole 24Ore)
www.ilsole24ore.com
Abbiamo letto che una recente sentenza della Cassazione a Sezioni Unite (23093/2025) agevola questa procedura.
In sintesi: la rinuncia non richiede l'accettazione dello Stato perché non si tratta di una donazione; non occorre certificare la conformità urbanistica né catastale dell'immobile, neppure l'Ape; il notaio trascrive a favore del Demanio e ne consegue la voltura catastale automatica; non si pagano imposte.
Sembra tutto facile e poco costoso (il proprietario deve pagare soltanto l'onorario del notaio): è proprio così?
Allego la documentazione che abbiamo trovato (fonte Il Sole 24Ore)

Rinuncia immobiliare: validità, effetti e rilevanza legale secondo Sezioni Unite
La sentenza 23093/2025 scioglie lo scontro tra prassi professionale e Demanio. Ora è più semplice stipulare l’atto di rinuncia della proprietà
