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<blockquote data-quote="Dimaraz" data-source="post: 239964" data-attributes="member: 46111"><p>Convengo che pure certe "corti" abbiano usato il termine in tale significato, ma se lessicamente potrebbe anche non essere una forzatura...lo diverrebbe se si ragionasse su un più ampio spettro materiale.</p><p>Mi spiego:</p><p>se si ragiona dal punto di vista di un "singolo albero" allora potrebbe (condizionale) identificarsi la rispondenza con la definizione giuridica del sostantivo<em> innovazione </em>(secondo Art. 1120)</p><p>ma se si ragiona dal punto di vista globale ovvero del'intero giardino/parco ove siano presenti più alberi/piante ...allora sarebbe improprio l'uso del termine<em> innovazione </em>perchè di fatto il giardino/parco resta immutato nel suo uso/funzione e il corretto termine diverrebbe <em>modificazione</em> (che può essere ben decisa da una maggioranza diversa dall'unanimità).</p><p></p><p>In quelle sentenze i giudici si sono poi infilati in un "cul de sac" visto che per una "innovazione" basterebbe una maggioranza che rappresenti 2/3 del valore dell'edificio...e ciò significherebbe avvalorare la tesi che alcuni possano ledere la proprietà comune.</p><p></p><p>Il taglio (ove non necessario per ragioni di sicurezza) andava punito(impedito) perchè costituisce "distruzione" di bene comune (privato in quota-parte) e quindi necessariamente solo se deciso all'unanimità (1000/1000)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dimaraz, post: 239964, member: 46111"] Convengo che pure certe "corti" abbiano usato il termine in tale significato, ma se lessicamente potrebbe anche non essere una forzatura...lo diverrebbe se si ragionasse su un più ampio spettro materiale. Mi spiego: se si ragiona dal punto di vista di un "singolo albero" allora potrebbe (condizionale) identificarsi la rispondenza con la definizione giuridica del sostantivo[I] innovazione [/I](secondo Art. 1120) ma se si ragiona dal punto di vista globale ovvero del'intero giardino/parco ove siano presenti più alberi/piante ...allora sarebbe improprio l'uso del termine[I] innovazione [/I]perchè di fatto il giardino/parco resta immutato nel suo uso/funzione e il corretto termine diverrebbe [I]modificazione[/I] (che può essere ben decisa da una maggioranza diversa dall'unanimità). In quelle sentenze i giudici si sono poi infilati in un "cul de sac" visto che per una "innovazione" basterebbe una maggioranza che rappresenti 2/3 del valore dell'edificio...e ciò significherebbe avvalorare la tesi che alcuni possano ledere la proprietà comune. Il taglio (ove non necessario per ragioni di sicurezza) andava punito(impedito) perchè costituisce "distruzione" di bene comune (privato in quota-parte) e quindi necessariamente solo se deciso all'unanimità (1000/1000) [/QUOTE]
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