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Testo
<blockquote data-quote="Heifetz" data-source="post: 470013" data-attributes="member: 59055"><p>Anche se non un obbligo, la caparra confirmatoria avrebbe vincolato e garantito entrambi, sia tu che il proprietario, rispetto al mancato raggiungimento dell'obiettivo concordato. </p><p></p><p>L'immobile potrà essere venduto anche con certificato di agibilità "assente".</p><p>Ma, assente (mai stato richiesto) o non ritracciabile (difficoltà nel reperirlo)? Sono due cose, leggermente, diverse. Spetterebbe comunque al proprietario provare epoca e originaria consistenza dell'edificio in questione.</p><p></p><p>Richiedere al tecnico abilitato (architetto, geometra o ingegnere) di redarre la relazione tecnica di conformità urbanistico-catastale (verificherebbe eventuali difformità o abusi edilizi, oltre a quello già riscontrato). Altamente consigliabile, soprattutto nel tuo caso specifico; ormai è comunque prassi consolidata la sua richiesta nelle compravendite.</p><p></p><p>Avresti potuto, tramite anche l'aiuto e la consulenza dell'agente immobiliare, fare una proposta di acquisto, condizionata alla verifica della regolarità <em>(vedi sopra)</em> e presenza dell'agibilità. Non c'è scritto nulla di tutto ciò nel contratto preliminare? </p><p></p><p>Certificato di conformità degli impianti elettrici (DiCo). Se il certificato rilasciato all’epoca non dovesse essere disponibile, dichiarazione di rispondenza (DiRi).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Heifetz, post: 470013, member: 59055"] Anche se non un obbligo, la caparra confirmatoria avrebbe vincolato e garantito entrambi, sia tu che il proprietario, rispetto al mancato raggiungimento dell'obiettivo concordato. L'immobile potrà essere venduto anche con certificato di agibilità "assente". Ma, assente (mai stato richiesto) o non ritracciabile (difficoltà nel reperirlo)? Sono due cose, leggermente, diverse. Spetterebbe comunque al proprietario provare epoca e originaria consistenza dell'edificio in questione. Richiedere al tecnico abilitato (architetto, geometra o ingegnere) di redarre la relazione tecnica di conformità urbanistico-catastale (verificherebbe eventuali difformità o abusi edilizi, oltre a quello già riscontrato). Altamente consigliabile, soprattutto nel tuo caso specifico; ormai è comunque prassi consolidata la sua richiesta nelle compravendite. Avresti potuto, tramite anche l'aiuto e la consulenza dell'agente immobiliare, fare una proposta di acquisto, condizionata alla verifica della regolarità [I](vedi sopra)[/I] e presenza dell'agibilità. Non c'è scritto nulla di tutto ciò nel contratto preliminare? Certificato di conformità degli impianti elettrici (DiCo). Se il certificato rilasciato all’epoca non dovesse essere disponibile, dichiarazione di rispondenza (DiRi). [/QUOTE]
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