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Testo
<blockquote data-quote="AlbertoF" data-source="post: 9470"><p>Caro Alessio,</p><p>il tutto sarebbe fattibile a determinate condizioni.</p><p>Vediamo come:</p><p> per prima cosa ,secondo me, dovresti andare alla stessa banca che ha concesso il mutuo ancora esistente ridotto a 72.000 euro e fare presente ciò che hai richiesto con la tua domanda con tutte le perplessità espresse e sentire se,previa estinzione di quello attuale,è disposta a concederne altro a tuo nome (L'accollo non è possibile perchè a te servono 156mila euro mentre l'attuale residuo debito è di 72.000 euro) Dovresti essere più facilitato perchè ha già in mano tutta la documentazione del primo.</p><p>Il caso è però abbastanza articolato perchè ci sono alcune posizioni da valutare bene.</p><p>Innanzi tutto devi farti confermare che a fronte di una valutazione di 195 mila euro puoi avere un mutuo di 156mila euro (pari all'80%), anche perchè ultimamente diverse banche sono scese al 60%.</p><p>Quindi se ciò fosse confermato prenderesti 108mila euro.</p><p>Inoltre può darsi che la banca il giorno della stipula dell'atto di mutuo esiga che il bene sia già stato liberato della ipoteca di 30mila euro dell'erario.(però ,secondo me, il debito dovrebbe essere inferiore circa 15.000mila in quanto di regola le ipoteche vengono iscritte per il doppio del debito)</p><p>Quindi a questo punto resta da vedere cosa può fare il venditore, il quale ,dato che avete stabilito una caparra o anticipo di 39mila euro (195-156) per prima cosa andate insieme ,meglio se accompagnati da un professionista al quale dare pieno incarico per una completa assistenza, all'ufficio dell'erario dove devi accertarti se il debito è solo quello o ce ne sono anche altri . Se risultasse un importo diverso significa che sono state caricate altre notifiche e quindi altri debiti . E se nel frattempo tra il pagamento del debito e la stipula dell'atto di mutuo venissero fuori altre ipoteche per debiti diversi?</p><p>Una volta "ripulito" l'immobile poi per le ipoteche dei due mutui non ci sono problemi nei confronti della banca perchè entrambi sono in favore della stessa banca e quindi sono sostanzialmente di primo grado</p><p>Da quello che ho potuto capire la parte più da valutare è la situazione del venditore che è quella poi più pericolosa e richiede una attenta disamina e valutazione.</p><p>Infatti sarebbe opportuno che tu avessi notizie più precise sulla sua attuale situazione economico/aziendale perchè ,ricordati, che stai acquistando da un imprenditore (Srl soggetta a fallimento ) che da quanto leggo fra le righe sembrerebbe aver rilasciato fidejussioni a banche (l'ipoteca in questione secondo me grava su un bene personale). Il venditore cerca ora di eliminare il debito più pericoloso per lui perchè l'erario gli ha ipotecato il bene ,ma per il resto come procede? Se sei proprio intenzionato di portare a termine la contrattazione per non incorrere in errori rivolgiti al tuo notaio o a un professionista facendgli presente tutte queste perplessità, io mi posso solo permettere di avvertirti di stare bene attento anche quando farete l'atto di compra vendita prendendo per certo la valutazione che risulterà dalla perizia di stima fatta dalla banca e necessaria per la istruttoria della pratica di mutuo in modo così da dichiarare il prezzo reale,quello di mercato,altrimenti se dovesse capitare un eventuale fallimento del venditore potresti ricadere in una possibile azione revocatoria dell'atto(entro due anni dalll'acquisto).</p><p>E' una situazione che per non avere problemi in seguito va valutata e vagliata molto bene sopratutto con l'aiuto di persone esperte e valide professionalmente. C'è anche il rischio di perdere la caparra.</p><p>Ciao Alberto</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AlbertoF, post: 9470"] Caro Alessio, il tutto sarebbe fattibile a determinate condizioni. Vediamo come: per prima cosa ,secondo me, dovresti andare alla stessa banca che ha concesso il mutuo ancora esistente ridotto a 72.000 euro e fare presente ciò che hai richiesto con la tua domanda con tutte le perplessità espresse e sentire se,previa estinzione di quello attuale,è disposta a concederne altro a tuo nome (L'accollo non è possibile perchè a te servono 156mila euro mentre l'attuale residuo debito è di 72.000 euro) Dovresti essere più facilitato perchè ha già in mano tutta la documentazione del primo. Il caso è però abbastanza articolato perchè ci sono alcune posizioni da valutare bene. Innanzi tutto devi farti confermare che a fronte di una valutazione di 195 mila euro puoi avere un mutuo di 156mila euro (pari all'80%), anche perchè ultimamente diverse banche sono scese al 60%. Quindi se ciò fosse confermato prenderesti 108mila euro. Inoltre può darsi che la banca il giorno della stipula dell'atto di mutuo esiga che il bene sia già stato liberato della ipoteca di 30mila euro dell'erario.(però ,secondo me, il debito dovrebbe essere inferiore circa 15.000mila in quanto di regola le ipoteche vengono iscritte per il doppio del debito) Quindi a questo punto resta da vedere cosa può fare il venditore, il quale ,dato che avete stabilito una caparra o anticipo di 39mila euro (195-156) per prima cosa andate insieme ,meglio se accompagnati da un professionista al quale dare pieno incarico per una completa assistenza, all'ufficio dell'erario dove devi accertarti se il debito è solo quello o ce ne sono anche altri . Se risultasse un importo diverso significa che sono state caricate altre notifiche e quindi altri debiti . E se nel frattempo tra il pagamento del debito e la stipula dell'atto di mutuo venissero fuori altre ipoteche per debiti diversi? Una volta "ripulito" l'immobile poi per le ipoteche dei due mutui non ci sono problemi nei confronti della banca perchè entrambi sono in favore della stessa banca e quindi sono sostanzialmente di primo grado Da quello che ho potuto capire la parte più da valutare è la situazione del venditore che è quella poi più pericolosa e richiede una attenta disamina e valutazione. Infatti sarebbe opportuno che tu avessi notizie più precise sulla sua attuale situazione economico/aziendale perchè ,ricordati, che stai acquistando da un imprenditore (Srl soggetta a fallimento ) che da quanto leggo fra le righe sembrerebbe aver rilasciato fidejussioni a banche (l'ipoteca in questione secondo me grava su un bene personale). Il venditore cerca ora di eliminare il debito più pericoloso per lui perchè l'erario gli ha ipotecato il bene ,ma per il resto come procede? Se sei proprio intenzionato di portare a termine la contrattazione per non incorrere in errori rivolgiti al tuo notaio o a un professionista facendgli presente tutte queste perplessità, io mi posso solo permettere di avvertirti di stare bene attento anche quando farete l'atto di compra vendita prendendo per certo la valutazione che risulterà dalla perizia di stima fatta dalla banca e necessaria per la istruttoria della pratica di mutuo in modo così da dichiarare il prezzo reale,quello di mercato,altrimenti se dovesse capitare un eventuale fallimento del venditore potresti ricadere in una possibile azione revocatoria dell'atto(entro due anni dalll'acquisto). E' una situazione che per non avere problemi in seguito va valutata e vagliata molto bene sopratutto con l'aiuto di persone esperte e valide professionalmente. C'è anche il rischio di perdere la caparra. Ciao Alberto [/QUOTE]
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