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<blockquote data-quote="Jrogin" data-source="post: 49537" data-attributes="member: 3351"><p>Benvenuto in propi.it nasca <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /></p><p></p><p>Le risposte che troverai qui sotto vanno considerate di carattere generale, non avendo possibilità di vedere "le carte" nella loro interezza, quindi ti prego di prenderle come semplici osservazioni.</p><p></p><p> Già questa è un anomalia. Ritengo che una data entro la quale la condizione si deve avverare o meno sia un dato essenziale, quindi a mio parere la proposta non è valida e andrebbe riformulata.</p><p> Dipende da cosa avete concordato nella proposta. Può essere si come come no. Solitamente è preferibile che la somma versata alla proposta di acquisto condizionata sia un assegno non trasferibile, intestato al proprietario, che rimane come in deposito presso l'AI (Agenzia Immobiliare)</p><p></p><p>Premesso che ci sono recenti sentenze della corte di cassazione che recitano in sostanza che una proposta che rimanda ad un preliminare (e non direttamente al rogito) sia da considerarsi NULLA (nullità da richiedere da una delle parti), il diritto alla mediazione per l'Ai sorgerebbe in questo caso al verificarsi della condizione sospensiva (vendita della casa del proponente)</p><p></p><p>Una volta verificatasi la condizione sospensiva, è un giusto diritto del venditore incassare la capparra.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Jrogin, post: 49537, member: 3351"] Benvenuto in propi.it nasca :-D Le risposte che troverai qui sotto vanno considerate di carattere generale, non avendo possibilità di vedere "le carte" nella loro interezza, quindi ti prego di prenderle come semplici osservazioni. Già questa è un anomalia. Ritengo che una data entro la quale la condizione si deve avverare o meno sia un dato essenziale, quindi a mio parere la proposta non è valida e andrebbe riformulata. Dipende da cosa avete concordato nella proposta. Può essere si come come no. Solitamente è preferibile che la somma versata alla proposta di acquisto condizionata sia un assegno non trasferibile, intestato al proprietario, che rimane come in deposito presso l'AI (Agenzia Immobiliare) Premesso che ci sono recenti sentenze della corte di cassazione che recitano in sostanza che una proposta che rimanda ad un preliminare (e non direttamente al rogito) sia da considerarsi NULLA (nullità da richiedere da una delle parti), il diritto alla mediazione per l'Ai sorgerebbe in questo caso al verificarsi della condizione sospensiva (vendita della casa del proponente) Una volta verificatasi la condizione sospensiva, è un giusto diritto del venditore incassare la capparra. [/QUOTE]
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