Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Amministrativa Fiscale e Tributaria
Pratiche Amministrative e Agevolazioni per la Casa
Agevolazioni acquisto prima casa nel medesimo comune di residenza- separazione legale dei beni
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Balsal" data-source="post: 141473" data-attributes="member: 21215"><p>Salve, io e mia moglie (ed un figlio minore), coniugati in regime di separazione dei beni, abbiamo attualmente la residenza in casa di mia proprietà 100%. Da pochissimo abbiamo acquistato una casa, stesso comune, a distanza di circa 40 mt dalla attuale, di cui è più grande e comoda, sopratutto dopo previsti lavori di ristrutturazione. L'acquisto, (senza mutuo) è stato fatto a nome di mia moglie che, non avendo altri immobili o quote di immobili in suo possesso, ha potuto usufruire delle agevolazioni prima casa. Ora lei (per ora da sola) dovrebbe prenderne la residenza, così che l'allaccio utenze, IMU, Tares e vari aspetti fiscali siano affrontati come sua residenza principale.</p><p>Stiamo facendo i furbi, o semplicemente tuteliamo un diritto che ci deriva dal matrimonio in separazione dei beni? L'ufficiale d'anagrafe del nostro comune (di cui conosco il parere in proposito, anche per dei precedenti) prevedo metta delle difficoltà a questo cambio di residenza, con nostro grande danno economico. In previsione di questa difficoltà chiedo a chi esperto in proposito di potermi elencare una serie di argomentazioni (o riferimenti normativi) valide con cui motivare il cambio di residenza di mia moglie senza che debba essere io a perdere la residenza attuale. Prevediamo di trasferirci in modo definitivo appena finiti i lavori di ristrutturazione che, tra reperimento risorse e lavori veri e propri, non sarà prima di due anni. Rimane un po' particolare il fatto che le due case, vista la vicinanza tra loro, possono essere considerate vissute contemporaneamente dalla nostra famiglia, come in effetti è, visto che ci rechiamo tutti i giorni per seguire il giardino, pulizie, depositarvi attrezzature e scorte (sono agricoltore hobbista), legname etc.</p><p>Insomma, come zittire ogni obiezione dell'ufficiale anagrafe e l'agente di polizia municipale che verrà incaricato delle verifiche.</p><p>Saluti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Balsal, post: 141473, member: 21215"] Salve, io e mia moglie (ed un figlio minore), coniugati in regime di separazione dei beni, abbiamo attualmente la residenza in casa di mia proprietà 100%. Da pochissimo abbiamo acquistato una casa, stesso comune, a distanza di circa 40 mt dalla attuale, di cui è più grande e comoda, sopratutto dopo previsti lavori di ristrutturazione. L'acquisto, (senza mutuo) è stato fatto a nome di mia moglie che, non avendo altri immobili o quote di immobili in suo possesso, ha potuto usufruire delle agevolazioni prima casa. Ora lei (per ora da sola) dovrebbe prenderne la residenza, così che l'allaccio utenze, IMU, Tares e vari aspetti fiscali siano affrontati come sua residenza principale. Stiamo facendo i furbi, o semplicemente tuteliamo un diritto che ci deriva dal matrimonio in separazione dei beni? L'ufficiale d'anagrafe del nostro comune (di cui conosco il parere in proposito, anche per dei precedenti) prevedo metta delle difficoltà a questo cambio di residenza, con nostro grande danno economico. In previsione di questa difficoltà chiedo a chi esperto in proposito di potermi elencare una serie di argomentazioni (o riferimenti normativi) valide con cui motivare il cambio di residenza di mia moglie senza che debba essere io a perdere la residenza attuale. Prevediamo di trasferirci in modo definitivo appena finiti i lavori di ristrutturazione che, tra reperimento risorse e lavori veri e propri, non sarà prima di due anni. Rimane un po' particolare il fatto che le due case, vista la vicinanza tra loro, possono essere considerate vissute contemporaneamente dalla nostra famiglia, come in effetti è, visto che ci rechiamo tutti i giorni per seguire il giardino, pulizie, depositarvi attrezzature e scorte (sono agricoltore hobbista), legname etc. Insomma, come zittire ogni obiezione dell'ufficiale anagrafe e l'agente di polizia municipale che verrà incaricato delle verifiche. Saluti [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Amministrativa Fiscale e Tributaria
Pratiche Amministrative e Agevolazioni per la Casa
Agevolazioni acquisto prima casa nel medesimo comune di residenza- separazione legale dei beni
Alto