idealista

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Nella situazione attuale che vive il nostro paese, con l'Emilia Romagna martoriata da scosse continue, l'idea di un'assicurazione privata che sostituisca, in parte o completamente, la responsabilità statale nella ricostruzione post-calamità, non può certo godere di molta popolarità.

E infatti l'ormai famosissimo decreto legge 59 è oggetto di invettive e di insulti soprattutto nel web.

Per i più è solo un'ulteriore tassa del governo, fatta con lo scopo di scaricare la responsabilità della mancanza di un'efficace politica di messa in sicurezza del territorio sulle spalle dei cittadini. Considerando anche che le assicurazioni italiane difficilmente vorranno farsi carico di case costruite in zone ad alto rischio.

Uno sguardo un po' più approfondito a ciò che accade in quei paesi dove un tal regime è la norma, può far riflettere e domandarsi se alla fine non sia poi un'idea così brutta.
Il caso più lampante è la Francia. Nel paese transalpino, come spiega la Deloitte Consulting, i privati che stipulano una polizza incendio sono obbligati a stipulare anche una clausula di garanzia contro le catastrofi naturali, con un premio fisso pari al 12% del contratto.
Nel caso in cui arrivi una catastrofe che l'assicurazione privata non può coprire, allora, e solo allora, ad intervenire è lo stato con la Caisse Centrale Reinsurance (CCR).

In questo sistema misto (da una parte la polizza privata obbligatoria, dall'altra, lo stato che fornisce una garanzia illimitata) le assicurazioni non possono scegliere chi assicurare e chi no.


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arianna26

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Secondo me l'idea non è malvagia se applicata bene e studiata meglio. Il prezzo ad esempio andrebbe stabilito considerando l'età dell'immobile, le caratteristiche costruttive, la manutenzione etc. In un paese dell'Emilia ad esempio una chiesa presentava crepe di cui nessuno si è mai preoccupato adesso ovviamente la chiesa è crollata e si pretende l'intervento di questo e di quello. ecco bisognerebbe trovare un modo di scongiurare questo. che la gente si disinteressi di tutto perchè tanto poi c'è l'assicurazione... che magari paga ma poi aumenta il prezzo a tutti.
Forse in Italia bisognerebbe cominciare con l'imporre costruzioni antisismiche OVUNQUE, da Trento a Pantelleria, smetterla con il fatto che ingegneri pagati per dire se l'immobile x sta in piedi o meno poi non rispondono di nulla se detto immobile viene giù al primo soffio di vento (in Giappone restano sù dunque è possibile che immobili resistano a terremoti anche di una certa forza), con ospedali, dico ospedali e scuole di burro i cui costruttori girano ricchi e felici ect ect. Per il crollo della scuola di San Giuliano in Molise i responsabili sono stati contattati a 5 anni, dico 5 anni, dovevano esser sì condannati a 5 anni ma a bambino! Ne sono morti 27 con la maestra 28 e se la sono cavata con 5 anni e Dio solo sa se sconteranno qualche mese.
Personalmente trovo assurdo che imprenditori che hanno costruito capannoni con la stessa resistenza di un castello di carte per risparmiare il 10-15% sulla loro edificazione mettendo a rischio tante persone adesso invochino aiuti a destra e a manca. Dovrebbero essere loro a risarcire gli operai morti nei crolli altro che storie!
 

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