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<blockquote data-quote="Marco Costa" data-source="post: 97747" data-attributes="member: 11545"><p>buongiorno, </p><p>le info alle tue domande oltre che nell'ordinanza sono reparibili nella perizia del CTU in cui vengono elencate le attrezzature fisse che rimarranno parte dell'immobile (come ad es. l'impianto elettrico, la caldaia, eventualmente i condizionatori e presumo il forno in muratura...) inoltre dovrebbero essere citate le autorizzazioni edili (dia) per la loro realizzazione, forse anche le autorizzazioni sanitarie.</p><p>La mia piccola esperienza nell'acquisto di un negozio di un arrotino, mi fa' scrivere che invece di avere pensieri su cosa mi avrebbe lasciato come attrezzatura, io ho avuto problemi di smantellamento e smaltimento impianti e arredi.</p><p>In prima battuta dopo il decreto di trasferimento con formula di sfratto esecutivo in calce, ho scritto una raccomandata offrendo l'alternativa allo sfratto con un'eventuale possibilita' di locazione, previo incontro chiarificatore.</p><p>L'incontro e' avvenuto e l'interesse non c'era non per il canone richiesto che era relativamente basso, ma per il motivo che richiedevo una fidejussione di 12 mesi di canone senza possibilita' di trattative</p><p>Ho contattato il custode (nel mio caso IFIR Piemonte) per avere conferme sul fatto che il locale dovesse essere consegnato libero da attrezzature e arredi, e puntualizzare sulla necessita' che i locali fossero LIBERI</p><p>Durante il primo accesso tramite ufficiale giudiziario ho fatto verbalizzare che i locali andavano consegnati VUOTI e che nel caso vi fossero ancora effetti dell'occupante li avrei ammassati in un magazzino e custoditi per un massimo di 15gg dopo i quali avrei provveduto a farli smaltire inviando addebito al proprietario precedente</p><p>Fortunatamente all'accesso definitivo con fabbro, il locale era semi vuoto e l'occupante dichiaro' che quello che c'era dentro non interessava piu' e che potevo buttarlo... cosa che senza discutere ulteriormente ho fatto a mie spese.... <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p>Cmq ogni sfratto e' un caso a se' in base all'occupante che incontri .... anche perche' e' secondo me controproducente intentare ulteriori vertenze con l'occupante per ottenere il rimborso di spese di smantellamento .... vanno gia' preventivate prima dell'acquisto nel prezzo che uno vuole offrire per l'acquisizione del locale (come anche ad esempio i tempi presunti di liberazione dopo il decreto di trasferimento)</p><p></p><p>Cordiali saluti Marco</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Marco Costa, post: 97747, member: 11545"] buongiorno, le info alle tue domande oltre che nell'ordinanza sono reparibili nella perizia del CTU in cui vengono elencate le attrezzature fisse che rimarranno parte dell'immobile (come ad es. l'impianto elettrico, la caldaia, eventualmente i condizionatori e presumo il forno in muratura...) inoltre dovrebbero essere citate le autorizzazioni edili (dia) per la loro realizzazione, forse anche le autorizzazioni sanitarie. La mia piccola esperienza nell'acquisto di un negozio di un arrotino, mi fa' scrivere che invece di avere pensieri su cosa mi avrebbe lasciato come attrezzatura, io ho avuto problemi di smantellamento e smaltimento impianti e arredi. In prima battuta dopo il decreto di trasferimento con formula di sfratto esecutivo in calce, ho scritto una raccomandata offrendo l'alternativa allo sfratto con un'eventuale possibilita' di locazione, previo incontro chiarificatore. L'incontro e' avvenuto e l'interesse non c'era non per il canone richiesto che era relativamente basso, ma per il motivo che richiedevo una fidejussione di 12 mesi di canone senza possibilita' di trattative Ho contattato il custode (nel mio caso IFIR Piemonte) per avere conferme sul fatto che il locale dovesse essere consegnato libero da attrezzature e arredi, e puntualizzare sulla necessita' che i locali fossero LIBERI Durante il primo accesso tramite ufficiale giudiziario ho fatto verbalizzare che i locali andavano consegnati VUOTI e che nel caso vi fossero ancora effetti dell'occupante li avrei ammassati in un magazzino e custoditi per un massimo di 15gg dopo i quali avrei provveduto a farli smaltire inviando addebito al proprietario precedente Fortunatamente all'accesso definitivo con fabbro, il locale era semi vuoto e l'occupante dichiaro' che quello che c'era dentro non interessava piu' e che potevo buttarlo... cosa che senza discutere ulteriormente ho fatto a mie spese.... ;-) Cmq ogni sfratto e' un caso a se' in base all'occupante che incontri .... anche perche' e' secondo me controproducente intentare ulteriori vertenze con l'occupante per ottenere il rimborso di spese di smantellamento .... vanno gia' preventivate prima dell'acquisto nel prezzo che uno vuole offrire per l'acquisizione del locale (come anche ad esempio i tempi presunti di liberazione dopo il decreto di trasferimento) Cordiali saluti Marco [/QUOTE]
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