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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 394479" data-attributes="member: 42040"><p>Penso che hai ragione [USER=46390]@gattaccia[/USER] , e faccio le seguenti osservazioni.</p><p></p><p>E' vero che a causa della sospensione degli sfratti (soprattutto per quanto riguarda quelli per morosità) il proprietario si trova l'immobile occupato senza percepire alcun reddito. Ma è anche vero che può comunque agire per il recupero del proprio credito mediante la richiesta di decreto ingiuntivo.</p><p></p><p>Il problema, a mio parere, consiste nei tempi molto lunghi di queste procedure.</p><p></p><p>Se fosse possibile accertare velocemente se il moroso ha redditi e/o beni aggredibili, ottenere abbastanza velocemente dal Tribunale il decreto ingiuntivo esecutivo (il diritto ad opporsi del debitore è logico, ma 40 giorni per esercitarlo mi sembrano tanti!), riuscire abbastanza velocemente a fare i pignoramenti; allora il locatore/creditore sarebbe più tutelato.</p><p>E sarebbe più tutelato se pure la trafila dello sfratto (notifiche, udienze, termine di grazia "regalato" anche a chi non lo merita, ulteriori rinvii concessi dall'ufficiale giudiziario) fosse più veloce, permettendo al proprietario di rientrare in possesso del proprio immobile per poterlo destinare come preferisce: altra locazione o vendita.</p><p></p><p>Per quanto riguarda i sussidi che dovrebbero aiutare gli inquilini bisognosi a pagare l'affitto, a volte non funzionano perché può capitare che questi strumenti (previsti da leggi approvate ed in vigore) non vengono finanziati.</p><p></p><p>Io come proprietario/locatore ragiono come ragionavo quando ero imprenditore (socia e amministratore di una piccola azienda familiare): mi assumo il rischio di scegliere male i miei "clienti" inquilini ed incorrere in insolvenze. </p><p>Ma vorrei che tutti gli strumenti posti in atto dalla legislazione vigente (sfratto per liberare l'immobile e procedura per eventuale recupero crediti) funzionassero meglio e più velocemente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 394479, member: 42040"] Penso che hai ragione [USER=46390]@gattaccia[/USER] , e faccio le seguenti osservazioni. E' vero che a causa della sospensione degli sfratti (soprattutto per quanto riguarda quelli per morosità) il proprietario si trova l'immobile occupato senza percepire alcun reddito. Ma è anche vero che può comunque agire per il recupero del proprio credito mediante la richiesta di decreto ingiuntivo. Il problema, a mio parere, consiste nei tempi molto lunghi di queste procedure. Se fosse possibile accertare velocemente se il moroso ha redditi e/o beni aggredibili, ottenere abbastanza velocemente dal Tribunale il decreto ingiuntivo esecutivo (il diritto ad opporsi del debitore è logico, ma 40 giorni per esercitarlo mi sembrano tanti!), riuscire abbastanza velocemente a fare i pignoramenti; allora il locatore/creditore sarebbe più tutelato. E sarebbe più tutelato se pure la trafila dello sfratto (notifiche, udienze, termine di grazia "regalato" anche a chi non lo merita, ulteriori rinvii concessi dall'ufficiale giudiziario) fosse più veloce, permettendo al proprietario di rientrare in possesso del proprio immobile per poterlo destinare come preferisce: altra locazione o vendita. Per quanto riguarda i sussidi che dovrebbero aiutare gli inquilini bisognosi a pagare l'affitto, a volte non funzionano perché può capitare che questi strumenti (previsti da leggi approvate ed in vigore) non vengono finanziati. Io come proprietario/locatore ragiono come ragionavo quando ero imprenditore (socia e amministratore di una piccola azienda familiare): mi assumo il rischio di scegliere male i miei "clienti" inquilini ed incorrere in insolvenze. Ma vorrei che tutti gli strumenti posti in atto dalla legislazione vigente (sfratto per liberare l'immobile e procedura per eventuale recupero crediti) funzionassero meglio e più velocemente. [/QUOTE]
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