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Chi ci difende dagli "errori" del tribunale?
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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 263115" data-attributes="member: 15764"><p>quindi era un bene personale, non soggetto a comunione. Questa persona è morta per prima o per seconda?</p><p>Se è morta per prima senza fare testamento: 1/3 al coniuge superstite + diritto di abitazione della casa coniugale ed all'uso dei mobili; 2/3 da dividere in parti uguali tra i 4 figli (1/6 ciascheduno). Quando è morto il coniuge superstite il suo 1/3 viene diviso in parti uguali tra i 4 figli che quindi con la fine di entrambi i genitori acquistano 1/4 di eredità ciascheduno.</p><p>Se la persona in possesso del diritto personale di proprietà è morta per ultima senza fare testamento: 1/4 dell'eredità a ciascun figlio.</p><p>Poi dai delle notizie contrastanti prima parli di acquisto di 1/2 casa, acquisto che adesso è scomparso, e parli di donazione con dispensa dalla collazione, poi riparli di acquisto di nuda proprietà dell'intero appartamentino (quartino) di metà giardino e di metà box.</p><p>Cosa vuoi che ti dica: definirti...... approssimativo è un eufemismo; e poi pretendi risposte precise.</p><p>Prendiamo per buona l'acquisto della nuda proprietà. Se il genitore ha venduto la nuda proprietà di casa e metà box e giardino, tu riesci a realizzare che da dividere diviso 4 c'é rimasta poca cosa: ci dovrebbero essere i soldi ricavati dalla vendita della nuda proprietà ( a meno che che non siano stati dissipati per giocare al Lotto o per fare sesso con soggetti più giovani), metà box e metà giardino.</p><p>A questo punto qualcuno può insinuare il fatto che il genitore ha speso dei suoi soldi sottraendoli al patrimonio ereditario per il mantenimento del figlio che era senza reddito; qualcunaltro potrebbe ventilare la finta compravendita della nuda proprietà in quanto l'acquirente era senza reddito e per pagare ha usato i soldi che gli dava il venditore medesimo (se poi c'é la vendita con dispensa dalla collazione c'é qualcosa che puzza).</p><p>In questo caso 1/3 è la quota disponibile, calcolato sulla ricostruzione del patrimonio, può essere data al piccolino: in questa somma ci devono essere i soldi dati per il suo mantenimento e, se capibilità, per l'acquisto della casa. Tutto quello che esorbita dal 1/3 va messo nel calderone e diviso in parti uguali diviso 4 fratelli.</p><p>Secondo me avranno da guadagnare i periti: buona lotta.</p><p></p><p>P.S. Chi si ritira dalla lotta è un gran figlio di....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 263115, member: 15764"] quindi era un bene personale, non soggetto a comunione. Questa persona è morta per prima o per seconda? Se è morta per prima senza fare testamento: 1/3 al coniuge superstite + diritto di abitazione della casa coniugale ed all'uso dei mobili; 2/3 da dividere in parti uguali tra i 4 figli (1/6 ciascheduno). Quando è morto il coniuge superstite il suo 1/3 viene diviso in parti uguali tra i 4 figli che quindi con la fine di entrambi i genitori acquistano 1/4 di eredità ciascheduno. Se la persona in possesso del diritto personale di proprietà è morta per ultima senza fare testamento: 1/4 dell'eredità a ciascun figlio. Poi dai delle notizie contrastanti prima parli di acquisto di 1/2 casa, acquisto che adesso è scomparso, e parli di donazione con dispensa dalla collazione, poi riparli di acquisto di nuda proprietà dell'intero appartamentino (quartino) di metà giardino e di metà box. Cosa vuoi che ti dica: definirti...... approssimativo è un eufemismo; e poi pretendi risposte precise. Prendiamo per buona l'acquisto della nuda proprietà. Se il genitore ha venduto la nuda proprietà di casa e metà box e giardino, tu riesci a realizzare che da dividere diviso 4 c'é rimasta poca cosa: ci dovrebbero essere i soldi ricavati dalla vendita della nuda proprietà ( a meno che che non siano stati dissipati per giocare al Lotto o per fare sesso con soggetti più giovani), metà box e metà giardino. A questo punto qualcuno può insinuare il fatto che il genitore ha speso dei suoi soldi sottraendoli al patrimonio ereditario per il mantenimento del figlio che era senza reddito; qualcunaltro potrebbe ventilare la finta compravendita della nuda proprietà in quanto l'acquirente era senza reddito e per pagare ha usato i soldi che gli dava il venditore medesimo (se poi c'é la vendita con dispensa dalla collazione c'é qualcosa che puzza). In questo caso 1/3 è la quota disponibile, calcolato sulla ricostruzione del patrimonio, può essere data al piccolino: in questa somma ci devono essere i soldi dati per il suo mantenimento e, se capibilità, per l'acquisto della casa. Tutto quello che esorbita dal 1/3 va messo nel calderone e diviso in parti uguali diviso 4 fratelli. Secondo me avranno da guadagnare i periti: buona lotta. P.S. Chi si ritira dalla lotta è un gran figlio di.... [/QUOTE]
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