Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Legale
Locazione, Affitto e Sfratto
Coerede e diritto di abitazione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Ennio Alessandro Rossi" data-source="post: 190563" data-attributes="member: 4594"><p><u>dico la mia</u></p><p>Il comproprietario del caso in esame non puo' opporsi alla decisione dell'altro di sciogliere la comunione con la vendita del bene. Infatti, l'indivisibilità della unica casa non lascia possibilità che la divisione avvenga in natura con assegnazione delle porzioni. In alternativa alla divisione giudiziale, nella quale il bene verrà venduto all'asta (a meno che uno dei comproprietari non faccia espressa richiesta di attribuzione dell'intero bene con addebito dell'eccedenza del valore) e il ricavato diviso fra i comproprietari in ragione delle rispettive quote, le parti possono accordarsi per pervenire a una divisione convenzionale, nella quale l'immobile potrà essere valutato - e poi venduto - liberamente in base al valore di mercato. Si tenga comunque presente che anche nel caso di divisione giudiziale, prima di procedere alla vendita all'incanto alle condizioni stabilite dal giudice (articolo 721 del Codice civile), il bene viene stimato da un consulente tecnico del tribunale.</p><p> </p><p>Se alla fine il bene dovesse finire assegnato ad un estraneo ed il Fratello tiranno si opponesse al rilascio è evidente che ( come estrema ratio) si potrà invocare la forza pubblica</p><p>Tutto è possibile ma che il bene non venga assegnato pare improbabile ; in fatto in questi casi il fratello piu' attivo si attiva e propone ad un fiduciario interessato a rilevare il bene ad un prezzo-affare e poi ricomprarlo</p><p>Comunque palesando lo scenario alle parti, in sede conciliativa si trova una soluzione perché a nessuno dei due conviene che il bene finisca ad un terzo ad un prezzo stracciato</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ennio Alessandro Rossi, post: 190563, member: 4594"] [U]dico la mia[/U] Il comproprietario del caso in esame non puo' opporsi alla decisione dell'altro di sciogliere la comunione con la vendita del bene. Infatti, l'indivisibilità della unica casa non lascia possibilità che la divisione avvenga in natura con assegnazione delle porzioni. In alternativa alla divisione giudiziale, nella quale il bene verrà venduto all'asta (a meno che uno dei comproprietari non faccia espressa richiesta di attribuzione dell'intero bene con addebito dell'eccedenza del valore) e il ricavato diviso fra i comproprietari in ragione delle rispettive quote, le parti possono accordarsi per pervenire a una divisione convenzionale, nella quale l'immobile potrà essere valutato - e poi venduto - liberamente in base al valore di mercato. Si tenga comunque presente che anche nel caso di divisione giudiziale, prima di procedere alla vendita all'incanto alle condizioni stabilite dal giudice (articolo 721 del Codice civile), il bene viene stimato da un consulente tecnico del tribunale. Se alla fine il bene dovesse finire assegnato ad un estraneo ed il Fratello tiranno si opponesse al rilascio è evidente che ( come estrema ratio) si potrà invocare la forza pubblica Tutto è possibile ma che il bene non venga assegnato pare improbabile ; in fatto in questi casi il fratello piu' attivo si attiva e propone ad un fiduciario interessato a rilevare il bene ad un prezzo-affare e poi ricomprarlo Comunque palesando lo scenario alle parti, in sede conciliativa si trova una soluzione perché a nessuno dei due conviene che il bene finisca ad un terzo ad un prezzo stracciato [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Legale
Locazione, Affitto e Sfratto
Coerede e diritto di abitazione
Alto