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<blockquote data-quote="omiccioli fulvia" data-source="post: 335917" data-attributes="member: 52925"><p>E' tutto comprensibilmente vero quello che mi suggerisce. Sto lavorando sullo smacco subito, che rappresenta, purtroppo la mia realtà. L'incomprensibilità nasce dalla motivazione ad arrecare una frustrazione a mio carico. Li conosco a mala pena. Ho provveduto con sincera collaborazione a che l'immobile potesse risultare presentabile, con lavori di d'imbiancatura alle pareti, pulizia dei locali e piccoli interventi per mantenere l'efficienza dell'uso dello stesso, gratuitamente. Quando ho intuito che la loro intenzione fosse quella dell'immobilismo sullo status quo, ho provato a svincolarmi, cercando un compratore terzo della mia quota, che ora ho perso e che peraltro non avrebbe pregiudicato alcunché alla loro partecipazione patrimoniale, però non avevo compreso che nel loro immobilismo dovevo coercitivamente esserci anch'io. </p><p>Ho in mente, al momento, alcune modalità per inibire certe pratiche abusive sull'uso della casa. </p><p>Avrò, nei prossimi giorni un appuntamento con un avvocato per inviare loro la lettera ufficiale di alienazione della mia quota a terzi nel rispetto del diritto di prelazione, i 60 gg. per esercitarlo o rinunciare, anche se il loro comportamento, alla luce di tutto quanto, implica indirettamente una rinuncia ad acquisire la mia quota. Inoltre intendo diffidarli legalmente ad estendere ad estranei l'uso abitativo , temporaneo, di solito estivo dell'immobile, sia a scopo di lucro, o a titolo gratuito. E' stata una consuetudine, quando i rapporti erano meno controversi, a compensare eventuali favori ricevuti da parenti o conoscenti. </p><p>Avendo inoltre tutti i servizi, luce, acquedotto, TARI, gas, domiciliati a mio nome, andrò nelle agenzie di erogazione con una mia dichiarazione di cessazione e rimozione dei corrispettivi contatori, per tradurre l'immobile come disabitato. Questo lo potrò fare spero! Fiscalmente l'unità immobiliare, è dichiarata sfitta, vuota; pago l'IMU come "bene a disposizione". Essendo pertanto proprietaria, anche se parzialmente, non desidero che, viste le condizioni poco rassicuranti dal punto di vista impiantistico, possano verificarsi incidenti anche banali dannosi ad estranei estemporanei non dichiarati ufficialmente,</p><p>Ringrazio sentitamente per l'attenzione rivoltami e le impareggiabili informazioni giuridiche che mi sono state fornite e che mi hanno finalmente chiarito l'intera situazione.</p><p>Inoltre, che lei sappia come raccomandabili, esistono dell'agenzie che agiscono sul campo delle multiproprietà a scopo di vacanze? In fondo, la casa è pur sempre un punto abitativo, certamente da mettere a norma, esclusivo. La sua ubicazione, affacciato sull'arenile della spiaggia Lido, con un panorama, in certe ore del giorno, da togliere il fiato, potrebbe renderlo attraente.</p><p>.</p><p>Un grazie da Fulvia</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="omiccioli fulvia, post: 335917, member: 52925"] E' tutto comprensibilmente vero quello che mi suggerisce. Sto lavorando sullo smacco subito, che rappresenta, purtroppo la mia realtà. L'incomprensibilità nasce dalla motivazione ad arrecare una frustrazione a mio carico. Li conosco a mala pena. Ho provveduto con sincera collaborazione a che l'immobile potesse risultare presentabile, con lavori di d'imbiancatura alle pareti, pulizia dei locali e piccoli interventi per mantenere l'efficienza dell'uso dello stesso, gratuitamente. Quando ho intuito che la loro intenzione fosse quella dell'immobilismo sullo status quo, ho provato a svincolarmi, cercando un compratore terzo della mia quota, che ora ho perso e che peraltro non avrebbe pregiudicato alcunché alla loro partecipazione patrimoniale, però non avevo compreso che nel loro immobilismo dovevo coercitivamente esserci anch'io. Ho in mente, al momento, alcune modalità per inibire certe pratiche abusive sull'uso della casa. Avrò, nei prossimi giorni un appuntamento con un avvocato per inviare loro la lettera ufficiale di alienazione della mia quota a terzi nel rispetto del diritto di prelazione, i 60 gg. per esercitarlo o rinunciare, anche se il loro comportamento, alla luce di tutto quanto, implica indirettamente una rinuncia ad acquisire la mia quota. Inoltre intendo diffidarli legalmente ad estendere ad estranei l'uso abitativo , temporaneo, di solito estivo dell'immobile, sia a scopo di lucro, o a titolo gratuito. E' stata una consuetudine, quando i rapporti erano meno controversi, a compensare eventuali favori ricevuti da parenti o conoscenti. Avendo inoltre tutti i servizi, luce, acquedotto, TARI, gas, domiciliati a mio nome, andrò nelle agenzie di erogazione con una mia dichiarazione di cessazione e rimozione dei corrispettivi contatori, per tradurre l'immobile come disabitato. Questo lo potrò fare spero! Fiscalmente l'unità immobiliare, è dichiarata sfitta, vuota; pago l'IMU come "bene a disposizione". Essendo pertanto proprietaria, anche se parzialmente, non desidero che, viste le condizioni poco rassicuranti dal punto di vista impiantistico, possano verificarsi incidenti anche banali dannosi ad estranei estemporanei non dichiarati ufficialmente, Ringrazio sentitamente per l'attenzione rivoltami e le impareggiabili informazioni giuridiche che mi sono state fornite e che mi hanno finalmente chiarito l'intera situazione. Inoltre, che lei sappia come raccomandabili, esistono dell'agenzie che agiscono sul campo delle multiproprietà a scopo di vacanze? In fondo, la casa è pur sempre un punto abitativo, certamente da mettere a norma, esclusivo. La sua ubicazione, affacciato sull'arenile della spiaggia Lido, con un panorama, in certe ore del giorno, da togliere il fiato, potrebbe renderlo attraente. . Un grazie da Fulvia [/QUOTE]
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