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<blockquote data-quote="cec" data-source="post: 320349" data-attributes="member: 43174"><p>Ringrazio di nuovo [USER=53045]@Biz Consulting[/USER] per il tempo e l'alta competenza mostrata al mio difficile quesito, hai velocemente individuato la criticità a me finora sconosciuta. Credetemi, non essendo del settore, spesso non mi è stato semplice starvi dietro. </p><p>Ricapitolando: secondo l' Art. 16-bis, comma 8, ultimo periodo del TUIR:</p><p>"In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene " e tutti noi (io,mamma e fratello) che abbiamo vissuto e continueremo a vivere nell'abitazione avremmo avuto diritto a detrarre pro-quota la parte residua di mio papà.</p><p>Per l'anno in corso la detrazione sarebbe andata nell'Unico di mio papà fino alla data di decesso? (questo leggendo il post linkatomi non mi è chiaro).</p><p>L'errata suddivisione fatta in partenza nel 730 di mio padre e di mio fratello ( "se i subalterni sono due, le spese per la ristrutturazione andavano contabilizzate già in partenza suddividendole fra i due subalterni proporzionalmente alle reali quote di competenza gravanti su entrambi. Se ciò non è stato fatto, il problema va ben oltre l'ereditarietà della detrazione") con l'indicazione di un unico subalterno, per di più quello riferito all'appartamento dove abito io, ha comportato quanto emerso.</p><p>Chiedo infine: “Nel tuo caso, invece, essendoci un unico proprietario, egli può decidere anche arbitrariamente di caricare le spese nelle quote che ritiene più eque. Ma, in ogni caso, non può fare un monte unico, perché ai fini della detrazione 50% non è consentito”. Questo dove è indicato? Quale è il riferimento normativo? </p><p>Vedremo ora come proseguire … di nuovo grazie.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="cec, post: 320349, member: 43174"] Ringrazio di nuovo [USER=53045]@Biz Consulting[/USER] per il tempo e l'alta competenza mostrata al mio difficile quesito, hai velocemente individuato la criticità a me finora sconosciuta. Credetemi, non essendo del settore, spesso non mi è stato semplice starvi dietro. Ricapitolando: secondo l' Art. 16-bis, comma 8, ultimo periodo del TUIR: "In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene " e tutti noi (io,mamma e fratello) che abbiamo vissuto e continueremo a vivere nell'abitazione avremmo avuto diritto a detrarre pro-quota la parte residua di mio papà. Per l'anno in corso la detrazione sarebbe andata nell'Unico di mio papà fino alla data di decesso? (questo leggendo il post linkatomi non mi è chiaro). L'errata suddivisione fatta in partenza nel 730 di mio padre e di mio fratello ( "se i subalterni sono due, le spese per la ristrutturazione andavano contabilizzate già in partenza suddividendole fra i due subalterni proporzionalmente alle reali quote di competenza gravanti su entrambi. Se ciò non è stato fatto, il problema va ben oltre l'ereditarietà della detrazione") con l'indicazione di un unico subalterno, per di più quello riferito all'appartamento dove abito io, ha comportato quanto emerso. Chiedo infine: “Nel tuo caso, invece, essendoci un unico proprietario, egli può decidere anche arbitrariamente di caricare le spese nelle quote che ritiene più eque. Ma, in ogni caso, non può fare un monte unico, perché ai fini della detrazione 50% non è consentito”. Questo dove è indicato? Quale è il riferimento normativo? Vedremo ora come proseguire … di nuovo grazie. [/QUOTE]
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