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<blockquote data-quote="EffeEmme" data-source="post: 386762" data-attributes="member: 57561"><p>Buongiorno a tutti. Sono da poco nel forum e questo è il mio primo quesito.</p><p>Nel comune in cui abito possiedo alcuni altri immobili, fra cui due appartamenti sfitti da ristrutturare, che vorrei cedere in comodato gratuito ai miei due figli, in modo che possano trasferirvisi, eleggendoli ad abitazione principale. Gli immobili non sono in condomini, ed uno dei due è ora accatastato come ufficio (A10), per cui devo fare anche il cambio di destinazione. Le utenze di entrambi sono chiuse da alcuni anni, perché appunto necessitano di ristrutturazione, incluso rifacimento degli impianti di riscaldamento, per i quali vorrei sfruttare (che loro sfruttassero) l'ecobonus al 110%. Pur nell'incertezza sulle norme applicative, ho già alcuni dubbi:</p><p></p><p>a) dato che continuerò io, in quanto comodante, a dichiarare il possesso degli immobili, da dove risulterà la loro intenzione di eleggerli ad abitazione principale?</p><p></p><p>b) dovranno essere loro, come comodatari, i committenti dei lavori, ma questi dovranno necessariamente precedere la riapertura delle utenze, modifiche catastali ed il trasferimento effettivo: su che base potranno dichiarare che è la loro abitazione principale? Per altri tipi di detrazione, mi pareva ci fosse un termine di 12 mesi (da quando?) entro cui completare il trasferimento: sarà ragionevolmente così anche in questo caso?</p><p></p><p>c) la loro situazione reddituale non permette detrazioni (uno è in regime forfettario, l'altro ancora a reddito zero, in quanto praticante avvocato), quindi dovranno necessariamente avvalersi della cessione del credito alle imprese: rientrano fra le imprese anche i professionisti (architetti) coinvolti nei lavori?</p><p></p><p>Ringrazio fin da ora chi vorrà dedicare qualche momento a rispondermi.</p><p>Saluti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="EffeEmme, post: 386762, member: 57561"] Buongiorno a tutti. Sono da poco nel forum e questo è il mio primo quesito. Nel comune in cui abito possiedo alcuni altri immobili, fra cui due appartamenti sfitti da ristrutturare, che vorrei cedere in comodato gratuito ai miei due figli, in modo che possano trasferirvisi, eleggendoli ad abitazione principale. Gli immobili non sono in condomini, ed uno dei due è ora accatastato come ufficio (A10), per cui devo fare anche il cambio di destinazione. Le utenze di entrambi sono chiuse da alcuni anni, perché appunto necessitano di ristrutturazione, incluso rifacimento degli impianti di riscaldamento, per i quali vorrei sfruttare (che loro sfruttassero) l'ecobonus al 110%. Pur nell'incertezza sulle norme applicative, ho già alcuni dubbi: a) dato che continuerò io, in quanto comodante, a dichiarare il possesso degli immobili, da dove risulterà la loro intenzione di eleggerli ad abitazione principale? b) dovranno essere loro, come comodatari, i committenti dei lavori, ma questi dovranno necessariamente precedere la riapertura delle utenze, modifiche catastali ed il trasferimento effettivo: su che base potranno dichiarare che è la loro abitazione principale? Per altri tipi di detrazione, mi pareva ci fosse un termine di 12 mesi (da quando?) entro cui completare il trasferimento: sarà ragionevolmente così anche in questo caso? c) la loro situazione reddituale non permette detrazioni (uno è in regime forfettario, l'altro ancora a reddito zero, in quanto praticante avvocato), quindi dovranno necessariamente avvalersi della cessione del credito alle imprese: rientrano fra le imprese anche i professionisti (architetti) coinvolti nei lavori? Ringrazio fin da ora chi vorrà dedicare qualche momento a rispondermi. Saluti [/QUOTE]
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