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<blockquote data-quote="tovrm" data-source="post: 77453" data-attributes="member: 16904"><p>Ricerco, ma continuo a non trovare i riferimenti di legge.</p><p>Mi spiego meglio. Ho letto il TUIR, art. 41 (mi sarei aspettato questo e non le istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi, ma tant'è), che dispone l'aumento di 1/3 della rendita catastale rivalutata in caso di appartamenti a disposizione (come è il caso del comodato in questione).</p><p>E fin qui, trovo riscontro parziale alle tue affermazioni ed ammetto di aver imparato qualcosa di nuovo.</p><p></p><p>Quello che non riesco a trovare è il riferimento normativo alle situazioni per le quali l'aumento di 1/3 non si applica (tra cui quelle riportate nelle istruzioni da te citate, ma anche in quelle del 730, ovviamente). Il TUIR, né altra documentazione esaminata (es.: lo stesso art. 4 della legge 24 aprile 1980, n. 146) fa alcun riferimento a queste situazioni.</p><p></p><p>Invece, nella circolare Agenzia delle Entrate n. 50/E del 12 giugno 2002, paragrafo 2, trovo questa espressione: «<em>Si ricorda tuttavia che gli immobili concessi in comodato gratuito a soggetti, diversi dai familiari che dimorino abitualmente nell'immobile, sono equiparati, ai fini delle imposte dirette, agli immobili tenuti a disposizione dal proprietario, con la conseguenza che il comodante ha l'obbligo di dichiarare per gli stessi la rendita catastale aggiornata con i normali coefficienti di rivalutazione ed aumentata di un terzo se ricorrono i presupposti stabiliti dall'art.38 del TUIR</em>»</p><p></p><p>L'Art. 38 TUIR, però, parla di tutt'altro, ovvero di variazioni di reddito dei fabbricati, mentre prima della riforma del 2004, coincideva con l'attuale art. 41. e non faceva riferimento ad alcun presupposto per non applicare l'aumento di un terzo.</p><p></p><p>Dove sono contenute queste disposizioni?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tovrm, post: 77453, member: 16904"] Ricerco, ma continuo a non trovare i riferimenti di legge. Mi spiego meglio. Ho letto il TUIR, art. 41 (mi sarei aspettato questo e non le istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi, ma tant'è), che dispone l'aumento di 1/3 della rendita catastale rivalutata in caso di appartamenti a disposizione (come è il caso del comodato in questione). E fin qui, trovo riscontro parziale alle tue affermazioni ed ammetto di aver imparato qualcosa di nuovo. Quello che non riesco a trovare è il riferimento normativo alle situazioni per le quali l'aumento di 1/3 non si applica (tra cui quelle riportate nelle istruzioni da te citate, ma anche in quelle del 730, ovviamente). Il TUIR, né altra documentazione esaminata (es.: lo stesso art. 4 della legge 24 aprile 1980, n. 146) fa alcun riferimento a queste situazioni. Invece, nella circolare Agenzia delle Entrate n. 50/E del 12 giugno 2002, paragrafo 2, trovo questa espressione: «[I]Si ricorda tuttavia che gli immobili concessi in comodato gratuito a soggetti, diversi dai familiari che dimorino abitualmente nell'immobile, sono equiparati, ai fini delle imposte dirette, agli immobili tenuti a disposizione dal proprietario, con la conseguenza che il comodante ha l'obbligo di dichiarare per gli stessi la rendita catastale aggiornata con i normali coefficienti di rivalutazione ed aumentata di un terzo se ricorrono i presupposti stabiliti dall'art.38 del TUIR[/I]» L'Art. 38 TUIR, però, parla di tutt'altro, ovvero di variazioni di reddito dei fabbricati, mentre prima della riforma del 2004, coincideva con l'attuale art. 41. e non faceva riferimento ad alcun presupposto per non applicare l'aumento di un terzo. Dove sono contenute queste disposizioni? [/QUOTE]
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