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Confine di un terreno valicato da una nuova costruzione
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Testo
<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 58166" data-attributes="member: 17237"><p>Buongiorno a tutti, volevo sottoporvi questo problema.</p><p>Possiedo da decenni un terreno di circa 12.000 mq che da un lato presenta una striscia edificabile, mentre per il resto è destinato dal P.R. a verde privato.</p><p>Dal lato edificabile è stata costruita ex-novo, sull lotto vicino, una nuova palazzina. L'impresa ha provveduto a costruire di sua iniziativa un muro di confine con il mio terreno. </p><p>Per scrupolo ho fatto eseguire un rilievo da un geometra, basandoci su punti di riferimento di vecchi muri, vecchie costruzioni, strade ecc. e secondo lui risulterebbe che i vicini hanno "sconfinato" nel mio terreno di qualche metro (tre o quattro) con il muro di confine che hanno costruito. A ridosso del muro di confine vi è la rampa di accesso ai garages.</p><p>Ho contattato l'impresario e in via informale gli ho chiesto di far fare una verifica congiunta al mio e al suo tecnico per un rilievo preciso, che ci dica con esattezza se il confine è stato o meno superato e di quanto. </p><p>Nel caso lo fosse potremmo concordare una parcellizzazione e un passaggio di proprietà della striscia occupata, che tra l'altro si estende per una lunghezza di circa 30 metri, ma purtroppo l'impresario, che ha già venduto gli appartamenti della palazzina agli ignari acquirenti, fa orecchie da mercante e nemmeno il loro tecnico è disposto ad ammettere l'errore o a fare verifiche congiunte.</p><p>Qual'è la maniera migliore per agire nel caso una riconfinazione in contradditorio non si riesca ad attuare in via bonaria ?</p><p>Pensavo di far fare una perizia tecnica dettagliata dal mio geometra ed in seguito, tramite un legale che si avvalga di tale perizia, avviare nei confronti dell'impresa e anche degli attuali proprietari un'azione petitoria (o possessoria ?).</p><p>Ovviamente ciò comporta costi e tempi lunghi, ma del resto il valore della striscia di terreno occupata non è per niente trascurabile (3 o 4 metri per 30) e la mancanza di tale striscia mi impedirebbe di fatto di eseguire qualsiasi costruzione sulla parte edificabile del terreno poiché non possiedo più la larghezza utile necessaria. Quindi il danno è abbastanza grave.</p><p>Qualcuno ha altri suggerimenti ? Grazie in anticipo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 58166, member: 17237"] Buongiorno a tutti, volevo sottoporvi questo problema. Possiedo da decenni un terreno di circa 12.000 mq che da un lato presenta una striscia edificabile, mentre per il resto è destinato dal P.R. a verde privato. Dal lato edificabile è stata costruita ex-novo, sull lotto vicino, una nuova palazzina. L'impresa ha provveduto a costruire di sua iniziativa un muro di confine con il mio terreno. Per scrupolo ho fatto eseguire un rilievo da un geometra, basandoci su punti di riferimento di vecchi muri, vecchie costruzioni, strade ecc. e secondo lui risulterebbe che i vicini hanno "sconfinato" nel mio terreno di qualche metro (tre o quattro) con il muro di confine che hanno costruito. A ridosso del muro di confine vi è la rampa di accesso ai garages. Ho contattato l'impresario e in via informale gli ho chiesto di far fare una verifica congiunta al mio e al suo tecnico per un rilievo preciso, che ci dica con esattezza se il confine è stato o meno superato e di quanto. Nel caso lo fosse potremmo concordare una parcellizzazione e un passaggio di proprietà della striscia occupata, che tra l'altro si estende per una lunghezza di circa 30 metri, ma purtroppo l'impresario, che ha già venduto gli appartamenti della palazzina agli ignari acquirenti, fa orecchie da mercante e nemmeno il loro tecnico è disposto ad ammettere l'errore o a fare verifiche congiunte. Qual'è la maniera migliore per agire nel caso una riconfinazione in contradditorio non si riesca ad attuare in via bonaria ? Pensavo di far fare una perizia tecnica dettagliata dal mio geometra ed in seguito, tramite un legale che si avvalga di tale perizia, avviare nei confronti dell'impresa e anche degli attuali proprietari un'azione petitoria (o possessoria ?). Ovviamente ciò comporta costi e tempi lunghi, ma del resto il valore della striscia di terreno occupata non è per niente trascurabile (3 o 4 metri per 30) e la mancanza di tale striscia mi impedirebbe di fatto di eseguire qualsiasi costruzione sulla parte edificabile del terreno poiché non possiedo più la larghezza utile necessaria. Quindi il danno è abbastanza grave. Qualcuno ha altri suggerimenti ? Grazie in anticipo. [/QUOTE]
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