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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 457233" data-attributes="member: 35382"><p>Quesito per i nostri tecnici: </p><p></p><p>Mi si è presentato a distanza di oltre 60 anni una problematica di "cosiddetta non conformità" dell'intero condominio in cui ho ereditato alcuni immobili. Premesse:</p><p>Costruzione realizzata entro il 17 .12.1962, edificio dichiarato interamente fabbricato, finito e legalmente abitabile ed abitato, con atto di cessione quote di u.i. e deposito del RdC.</p><p>Esistenza di rilascio della abitabilità confermata.</p><p></p><p>In occasione di verifica per asseverazione pratiche Bonus Fiscali , fatto l'accesso agli atti in periodo Covid durante i quali non è stato possibile al l'ing incaricato consultare direttamente i faldoni interessati, sono emerse sostanziali difformità tra la documentazione reperita in archivio e lo stato di fatto. In sostanza una superficie edificata eccedente circa il 10% rispetto a quella edificabile, ed una sorta di inversione speculare dello stato di fatto rispetto ai disegni reperiti in archivio</p><p>Sia le scede catastali presentate a fine lavori , sia quelle allegate al primo atto e al RdC del '62, sono allineate allo stato di fatto.</p><p></p><p>Nonostante sia stata rilasciata a suo tempo l'abilità, l'UTC ha dichiarato non sanabile l'attuale situazione.</p><p></p><p>Un mio conoscente, ingegnere edile, messo al corrente della situazione, mi ha testualmente affermato che se è dimostrata l'esistenza dell'edificio ante settembre 1967 in possesso di abitabilità a suo tempo rilasciata, la situazione viene automaticamente "sanata" e considerata "conforme".</p><p></p><p>Chi ha ragione? Qual'è la portata di questa magica data 1967?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 457233, member: 35382"] Quesito per i nostri tecnici: Mi si è presentato a distanza di oltre 60 anni una problematica di "cosiddetta non conformità" dell'intero condominio in cui ho ereditato alcuni immobili. Premesse: Costruzione realizzata entro il 17 .12.1962, edificio dichiarato interamente fabbricato, finito e legalmente abitabile ed abitato, con atto di cessione quote di u.i. e deposito del RdC. Esistenza di rilascio della abitabilità confermata. In occasione di verifica per asseverazione pratiche Bonus Fiscali , fatto l'accesso agli atti in periodo Covid durante i quali non è stato possibile al l'ing incaricato consultare direttamente i faldoni interessati, sono emerse sostanziali difformità tra la documentazione reperita in archivio e lo stato di fatto. In sostanza una superficie edificata eccedente circa il 10% rispetto a quella edificabile, ed una sorta di inversione speculare dello stato di fatto rispetto ai disegni reperiti in archivio Sia le scede catastali presentate a fine lavori , sia quelle allegate al primo atto e al RdC del '62, sono allineate allo stato di fatto. Nonostante sia stata rilasciata a suo tempo l'abilità, l'UTC ha dichiarato non sanabile l'attuale situazione. Un mio conoscente, ingegnere edile, messo al corrente della situazione, mi ha testualmente affermato che se è dimostrata l'esistenza dell'edificio ante settembre 1967 in possesso di abitabilità a suo tempo rilasciata, la situazione viene automaticamente "sanata" e considerata "conforme". Chi ha ragione? Qual'è la portata di questa magica data 1967? [/QUOTE]
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