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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 357827" data-attributes="member: 15764"><p>Al momento del pagamento di un bonifico per le detrazioni fiscali, banche e Poste Italiane Spa devono operare automaticamente una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.</p><p>Detto in termini molto semplici, <strong>sull'importo versato dal cliente la banca o Poste Italiane Spa trattengono un importo che versano direttamente all'erario a titolo di anticipo delle tasse che la ditta o il professionista dovranno pagare </strong>in futuro sulla base del proprio reddito.</p><p>La ditta o il professionista troveranno nei movimenti del conto corrente una di queste situazioni:</p><p>- accredito di un bonifico di importo inferiore rispetto a quello realmente versato dal cliente perché in fase di transazione è stata applicata la ritenuta di acconto;</p><p>- accredito di un bonifico di importo corrispondente a quello realmente versato dal cliente (e corrispondente anche al totale della fattura) e una voce immediatamente successiva in cui si addebita una ritenuta di acconto sul bonifico ricevuto.</p><p>Le due alternative sono equivalenti. Si tratta semplicemente di come la banca o le poste rendono visibili le operazioni.</p><p></p><p>Se l'impresario sostiene che le banche o le Poste gli trattengono dei soldi per cui chiede di essere pagato in contanti, evade le tasse e tu non potrai portare in detrazione il costo totale dei lavori.</p><p>Tra l'altro pagando in contanti e non avendo la ricevuta di tale pagamento, <strong>tu puoi girarla come vuoi ma è un pagamento in nero</strong>: tu evadi l'IVA e lui non paga le tasse.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 357827, member: 15764"] Al momento del pagamento di un bonifico per le detrazioni fiscali, banche e Poste Italiane Spa devono operare automaticamente una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue. Detto in termini molto semplici, [B]sull'importo versato dal cliente la banca o Poste Italiane Spa trattengono un importo che versano direttamente all'erario a titolo di anticipo delle tasse che la ditta o il professionista dovranno pagare [/B]in futuro sulla base del proprio reddito. La ditta o il professionista troveranno nei movimenti del conto corrente una di queste situazioni: - accredito di un bonifico di importo inferiore rispetto a quello realmente versato dal cliente perché in fase di transazione è stata applicata la ritenuta di acconto; - accredito di un bonifico di importo corrispondente a quello realmente versato dal cliente (e corrispondente anche al totale della fattura) e una voce immediatamente successiva in cui si addebita una ritenuta di acconto sul bonifico ricevuto. Le due alternative sono equivalenti. Si tratta semplicemente di come la banca o le poste rendono visibili le operazioni. Se l'impresario sostiene che le banche o le Poste gli trattengono dei soldi per cui chiede di essere pagato in contanti, evade le tasse e tu non potrai portare in detrazione il costo totale dei lavori. Tra l'altro pagando in contanti e non avendo la ricevuta di tale pagamento, [B]tu puoi girarla come vuoi ma è un pagamento in nero[/B]: tu evadi l'IVA e lui non paga le tasse. [/QUOTE]
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