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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 357857" data-attributes="member: 15764"><p>@Nikolass dal tuo racconto emerge che è stato formalizzato un contratto orale.</p><p>La forma orale, per quanto lecita, è anche quella che meno garantisce le parti nel caso in cui dovessero sorgere dissidi sull’ oggetto delle prestazioni, sulla loro qualità o sul corrispettivo: e questo è il tuo caso.</p><p>C'è un computo metrico estimativo del lavoro, redatto dall'impresa, ci sono dei pagamenti fatti all'impresa con bonifici per 22.000 €, ci sono dei pagamenti in contanti all'impresa per 19.000 €, la quale ha rilasciato delle ricevute che non sono equivalenti alle fatture. Il D.Lgs. 90/2017 pone il limite di 3.000,00 € per il pagamento contanti, se il pagamento supera tale limite occorre che sia fatto con strumenti tracciabili che identifichino entrambi le parti: emittente e ricevente. Se non hai fatto 6 pagamenti da 3.000,00 € ed uno da 1.000,00 €, siete eludenti una norma di legge che prevede delle sanzioni a carico di entrambi. L'impresa elude la trattenuta d'acconto sulle tasse, poi checché tu sostenga il contrario, siete evasori di IVA. Il computo metrico è fatto con prezzi IVA esclusa; il totale dei lavori porta la scritta + IVA di Legge perché nel dettaglio ci sono dei lavori dove si può pagare il 10% di IVA ed altri dove si paga il 22%.; l' importo dei lavori IVA compresa lo determina il Progettista del lavoro, che tu non hai nominato, e non l'impresa che fino a quando non si vede aggiudicato il lavoro lo considera una inutile perdita di tempo; la correttezza dell'esecuzione del lavoro la segue il Direttore dei Lavori, che tu non hai nominato; la sicurezza del cantiere la deve seguire il Coordinatore della Sicurezza, che tu non hai nominato. Tu sei il committente quindi sul tuo capo pendono precisi impegni e determinate responsabilità.</p><p></p><p>Ora, a fronte di una richiesta orale dell'impresario di un maggiore importo finale di 10.000,00 € del lavoro tu non hai aderito a tale richiesta; l'impresario ha sospeso i lavori, quindi vuol dire che non li ha ultimati ma tu hai già pagato la somma riportata sul computo metrico estimativo e ti ha mandato una lettera con la quale ti chiede 20.000,00 € per inadempimento dei pagamenti.</p><p></p><p>Come vuoi che finisca? O vi incontrate come committente dei lavori ed esecutore degli stessi, e se tu ne hai la capacità, puoi trovare un accordo che medi tra il prezzo iniziale e la richiesta finale. Ma in questo caso ti consiglio di avvalerti di un professionista che valuti i lavori eseguiti e quelli da terminare, altrimenti corri il rischio di trovarti una "pecionata" di lavoro. Inoltre nell'accordo devi comprendere la regolarizzazione delle fatture onde poter usufruire dell' IVA agevolata e delle detrazioni fiscali. Oppure vai da un avvocato che dovrai pagare sia in caso di accordo extra giudiziale che di giudizio. In questo caso sappi che, è vero che, magari, non pagherai altri soldi oltre a quelli riportati nel computo metrico estimativo, ma avrai dei costi certi: avvocato, CTP e CTU.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 357857, member: 15764"] @Nikolass dal tuo racconto emerge che è stato formalizzato un contratto orale. La forma orale, per quanto lecita, è anche quella che meno garantisce le parti nel caso in cui dovessero sorgere dissidi sull’ oggetto delle prestazioni, sulla loro qualità o sul corrispettivo: e questo è il tuo caso. C'è un computo metrico estimativo del lavoro, redatto dall'impresa, ci sono dei pagamenti fatti all'impresa con bonifici per 22.000 €, ci sono dei pagamenti in contanti all'impresa per 19.000 €, la quale ha rilasciato delle ricevute che non sono equivalenti alle fatture. Il D.Lgs. 90/2017 pone il limite di 3.000,00 € per il pagamento contanti, se il pagamento supera tale limite occorre che sia fatto con strumenti tracciabili che identifichino entrambi le parti: emittente e ricevente. Se non hai fatto 6 pagamenti da 3.000,00 € ed uno da 1.000,00 €, siete eludenti una norma di legge che prevede delle sanzioni a carico di entrambi. L'impresa elude la trattenuta d'acconto sulle tasse, poi checché tu sostenga il contrario, siete evasori di IVA. Il computo metrico è fatto con prezzi IVA esclusa; il totale dei lavori porta la scritta + IVA di Legge perché nel dettaglio ci sono dei lavori dove si può pagare il 10% di IVA ed altri dove si paga il 22%.; l' importo dei lavori IVA compresa lo determina il Progettista del lavoro, che tu non hai nominato, e non l'impresa che fino a quando non si vede aggiudicato il lavoro lo considera una inutile perdita di tempo; la correttezza dell'esecuzione del lavoro la segue il Direttore dei Lavori, che tu non hai nominato; la sicurezza del cantiere la deve seguire il Coordinatore della Sicurezza, che tu non hai nominato. Tu sei il committente quindi sul tuo capo pendono precisi impegni e determinate responsabilità. Ora, a fronte di una richiesta orale dell'impresario di un maggiore importo finale di 10.000,00 € del lavoro tu non hai aderito a tale richiesta; l'impresario ha sospeso i lavori, quindi vuol dire che non li ha ultimati ma tu hai già pagato la somma riportata sul computo metrico estimativo e ti ha mandato una lettera con la quale ti chiede 20.000,00 € per inadempimento dei pagamenti. Come vuoi che finisca? O vi incontrate come committente dei lavori ed esecutore degli stessi, e se tu ne hai la capacità, puoi trovare un accordo che medi tra il prezzo iniziale e la richiesta finale. Ma in questo caso ti consiglio di avvalerti di un professionista che valuti i lavori eseguiti e quelli da terminare, altrimenti corri il rischio di trovarti una "pecionata" di lavoro. Inoltre nell'accordo devi comprendere la regolarizzazione delle fatture onde poter usufruire dell' IVA agevolata e delle detrazioni fiscali. Oppure vai da un avvocato che dovrai pagare sia in caso di accordo extra giudiziale che di giudizio. In questo caso sappi che, è vero che, magari, non pagherai altri soldi oltre a quelli riportati nel computo metrico estimativo, ma avrai dei costi certi: avvocato, CTP e CTU. [/QUOTE]
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