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Contestazione di scrittura privata da parte dell' Agenzia delle Entrate
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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 392326" data-attributes="member: 35382"><p>Questa volta ad insistere caparbiamente direi che sei tu.</p><p></p><p>Che "purtroppo" la Agenzia delle Entrate possa successivamente inviare degli accertamenti, pur avendo male servito il cliente/contribuente, è vero: ma è assimilabile ad un esercizio arbitrario della sua posizione di potere . Un professionista (commercialista, avvocato...) che commettesse un errore, ne risponderebbe in proprio.</p><p></p><p>Quanto al contenuto del contratto, avverto che non distingue i due aspetti: </p><p></p><p>ammettiamo pure che sia una anomalia scrivere che per tre mesi si abbuona il canone (non previsto "a sistema"; che poi sia assimilabile ad un comodato è solo una interpretazione analogica, smentita dal testo contrattuale che prevede sostanzialmente un differimento dei pagamenti)</p><p></p><p>Rimane il fatto che la scaletta non necessariamente deve essere vincolata all'annualità contrattuale, fiscale o quel che ti pare. </p><p>Certo,senza scalette, e magari con decorrenza 1 gen-31 dic, si ha il massimo della linearità; ma situazioni più complesse non necessariamente sono pasticci. </p><p></p><p>Non scarico alcuna responsabilità: e ti posso produrre un esempio.</p><p></p><p>Ho sottoscritto un contratto uso foresteria della durata di 18 mesi ad una società alcuni anni fa: la società ha registrato il contratto (lo ha preteso) e versato l'imposta di registro per l'intero periodo (18 mesi).</p><p></p><p>Cinque anni dopo ricevo un avviso di pagamento: la Agenzia delle Entrate aveva "considerato" il canone complessivo come canone annuale, aveva un solo versamento di imposta e mancava secondo lei la annualità successiva. Di chi lo sbaglio?</p><p></p><p>Per fortuna c'è civis e la mail: dopo aver inoltrato la documentazione di riferimento, l'avviso è stato annullato.</p><p></p><p>Il problema non sta nel rinfacciarsi le responsabilità: sta nella errata interpretazione del concetto di semplificazione: Ricorderai che quando eravamo più giovani la Agenzia delle Entrate si chiamava Ufficio del registro, e il suo compito era quello di Registrare ed Archiviare tutte le scritture a valore legale.</p><p></p><p>Ultimamente la PA ha trovato più comodo trasferire ogni responsabilità sugli utenti, (o professionisti abilitati)</p><p>1-Non è spesso più necessario allegare il contratto di locazione</p><p>2- Il Catasto viene aggiornato automaticamente attraverso le procedure Docfa approntate dai professionisti privati</p><p>3_ I Rogiti vengono acquisiti e trascritti attraverso la Comunicazione Unica utilizzata dai Notai.</p><p></p><p>Tutto giusto e utile, accelera l'aggiornamento dei dati ecc., ma ha sostanzialmente deresponsabilizzato gli addetti all'ufficio.</p><p></p><p>Peccato che il personale della PA sia rimasto pressochè lo stesso, sempre meno formato (specie gli anziani) e riceva regolarmente la stessa retribuzione a noi contribuenti.</p><p>E se vai a chiedere loro una informazione fiscale, hanno spesso la sfacciataggine di risponderti che per le consulenze ci sono i commercialisti.</p><p>Credo tu conosca la differenza giuridica tra il nostro vecchio Statuto Albertino e a Costituzione Italiana.</p><p>Io non vorrei tornare indietro. </p><p>Passo e chiuso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 392326, member: 35382"] Questa volta ad insistere caparbiamente direi che sei tu. Che "purtroppo" la Agenzia delle Entrate possa successivamente inviare degli accertamenti, pur avendo male servito il cliente/contribuente, è vero: ma è assimilabile ad un esercizio arbitrario della sua posizione di potere . Un professionista (commercialista, avvocato...) che commettesse un errore, ne risponderebbe in proprio. Quanto al contenuto del contratto, avverto che non distingue i due aspetti: ammettiamo pure che sia una anomalia scrivere che per tre mesi si abbuona il canone (non previsto "a sistema"; che poi sia assimilabile ad un comodato è solo una interpretazione analogica, smentita dal testo contrattuale che prevede sostanzialmente un differimento dei pagamenti) Rimane il fatto che la scaletta non necessariamente deve essere vincolata all'annualità contrattuale, fiscale o quel che ti pare. Certo,senza scalette, e magari con decorrenza 1 gen-31 dic, si ha il massimo della linearità; ma situazioni più complesse non necessariamente sono pasticci. Non scarico alcuna responsabilità: e ti posso produrre un esempio. Ho sottoscritto un contratto uso foresteria della durata di 18 mesi ad una società alcuni anni fa: la società ha registrato il contratto (lo ha preteso) e versato l'imposta di registro per l'intero periodo (18 mesi). Cinque anni dopo ricevo un avviso di pagamento: la Agenzia delle Entrate aveva "considerato" il canone complessivo come canone annuale, aveva un solo versamento di imposta e mancava secondo lei la annualità successiva. Di chi lo sbaglio? Per fortuna c'è civis e la mail: dopo aver inoltrato la documentazione di riferimento, l'avviso è stato annullato. Il problema non sta nel rinfacciarsi le responsabilità: sta nella errata interpretazione del concetto di semplificazione: Ricorderai che quando eravamo più giovani la Agenzia delle Entrate si chiamava Ufficio del registro, e il suo compito era quello di Registrare ed Archiviare tutte le scritture a valore legale. Ultimamente la PA ha trovato più comodo trasferire ogni responsabilità sugli utenti, (o professionisti abilitati) 1-Non è spesso più necessario allegare il contratto di locazione 2- Il Catasto viene aggiornato automaticamente attraverso le procedure Docfa approntate dai professionisti privati 3_ I Rogiti vengono acquisiti e trascritti attraverso la Comunicazione Unica utilizzata dai Notai. Tutto giusto e utile, accelera l'aggiornamento dei dati ecc., ma ha sostanzialmente deresponsabilizzato gli addetti all'ufficio. Peccato che il personale della PA sia rimasto pressochè lo stesso, sempre meno formato (specie gli anziani) e riceva regolarmente la stessa retribuzione a noi contribuenti. E se vai a chiedere loro una informazione fiscale, hanno spesso la sfacciataggine di risponderti che per le consulenze ci sono i commercialisti. Credo tu conosca la differenza giuridica tra il nostro vecchio Statuto Albertino e a Costituzione Italiana. Io non vorrei tornare indietro. Passo e chiuso. [/QUOTE]
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