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Contratti concordati: si deve certificare la sicurezza impianti?
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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 411989" data-attributes="member: 35382"><p>Non stiamo discutendo di problemi tecnici, ma di lettura di un DM e suo contenuto. E questa discussione l’hai aperta non per stabilire se in un alloggio vecchio sia opportuno rifare gli impianti, ma se sia necessario avere impianti certificati in un contratto concordato. Concordi?</p><p></p><p>Vedi, il problema, per dirla in modo esplicito, sono le tue paturnie e la tua incompetenza in materia. “Ufenti nen “</p><p></p><p>Scrivi almeno in modo corretto. </p><p>Oggi i cavi rigidi usati anni fa non sono più prodotti, e sono stati cancellati dalla norma ( quindi il sarebbero è improprio). </p><p>Ma non sta scritto da nessuna parte che debbano essere rimossi. </p><p>Se avessi un minimo di conoscenze di pratica ed elettrotecnica sapresti almeno due motivi per essere stati sostituiti dai cavi multifilari: uno è la flessibilità e facilità di posa, l’altro è legato all’effetto “pelle”: vatti a studiare il significato. </p><p></p><p>Adesso torniamo alla realtà ed alle norme: nel tempo sono cambiate molte di esse, ma quasi mai è prescritta la sostituzione obbligatoria dell’esistente. </p><p>Vuoi esempi più comprensibili perché più attinenti al tuo campo?</p><p></p><p>Ti risulta si debba intervenire sulle strutture opache (leggi pareti) di edifici esistenti, per ottenere la trasmittanza oggi prescritta per le nuove costruzioni?</p><p></p><p>Ti risulta debbano essere sostituiti tutti i vetri di 2-3 mm perché frangibili, e rimpiazzati con lastre di sicurezza, vetrocamera ecc per avere trasmittanze inferiori ad 1,8 o roba del genere?</p><p></p><p>Mi fermo </p><p></p><p>Torno al tema: il modulo ministeriale chiede si espliciti lo stato degli impianti in relazione alle norme di legge; oggi vale il Dm 37/08. </p><p>Come si comportino i sindacati asseveranti non so, ma se eccedono in zelo per ignoranza, sarà bene contestare il sopruso. Per rispetto della realtà e di altri cittadini non necessariamente competenti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 411989, member: 35382"] Non stiamo discutendo di problemi tecnici, ma di lettura di un DM e suo contenuto. E questa discussione l’hai aperta non per stabilire se in un alloggio vecchio sia opportuno rifare gli impianti, ma se sia necessario avere impianti certificati in un contratto concordato. Concordi? Vedi, il problema, per dirla in modo esplicito, sono le tue paturnie e la tua incompetenza in materia. “Ufenti nen “ Scrivi almeno in modo corretto. Oggi i cavi rigidi usati anni fa non sono più prodotti, e sono stati cancellati dalla norma ( quindi il sarebbero è improprio). Ma non sta scritto da nessuna parte che debbano essere rimossi. Se avessi un minimo di conoscenze di pratica ed elettrotecnica sapresti almeno due motivi per essere stati sostituiti dai cavi multifilari: uno è la flessibilità e facilità di posa, l’altro è legato all’effetto “pelle”: vatti a studiare il significato. Adesso torniamo alla realtà ed alle norme: nel tempo sono cambiate molte di esse, ma quasi mai è prescritta la sostituzione obbligatoria dell’esistente. Vuoi esempi più comprensibili perché più attinenti al tuo campo? Ti risulta si debba intervenire sulle strutture opache (leggi pareti) di edifici esistenti, per ottenere la trasmittanza oggi prescritta per le nuove costruzioni? Ti risulta debbano essere sostituiti tutti i vetri di 2-3 mm perché frangibili, e rimpiazzati con lastre di sicurezza, vetrocamera ecc per avere trasmittanze inferiori ad 1,8 o roba del genere? Mi fermo Torno al tema: il modulo ministeriale chiede si espliciti lo stato degli impianti in relazione alle norme di legge; oggi vale il Dm 37/08. Come si comportino i sindacati asseveranti non so, ma se eccedono in zelo per ignoranza, sarà bene contestare il sopruso. Per rispetto della realtà e di altri cittadini non necessariamente competenti [/QUOTE]
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