pietrosalvi

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Nel 1989 ho acquistato un'abitazione di tipo ultrapopolare risalente al 1840 come prima casa.Dopo la ristrutturazione fatta in economia insieme a mio padre ex muratore vi ho preso abituale dimora.Ben presto mi sono reso conto che, anche in occasione di precipitazioni modeste,la strada immediatamente prospicente l'edificio, sulla quale è posta la porta di ingresso, si allagava formando un invaso di una certa dimensione (lung.30m-larg.5m-prof 20/30cm) allagando di conseguenza il piano terreno dell'edificio. Questo a causa dell'inadeguatezza delle griglie di scolo stradali. Nel 1991 inviaii al Comune e alla provincia una raccomandata ,prima di una lunga serie di comunicazioni scritte e verbali ,segnalando il fatto,senza alcun risultato concreto.Così,di allagamento in allagamento,arrivo al luglio 2009 quando,in occasione di quattro grossi allagamenti in rapida successione ,sui muri della facciata esposta agli eventi noto la formazione di vistose crepe sequenziali e passanti. Contattato un legale su sua indicazione faccio eseguire una perizia da un Ingegnere Strutturale il quale mi sconsiglia la permanenza nell'edificio senza immediati interventi di messa in sicurezza.Il legale dopo la perizia scrive al Comune il quale risponde negando anche l'esistenza degli invasi d'acqua sulla sede stradale. Io, mia moglie e mio figlio in tenera età, vista anche la sismicità della zona, abbiamo deciso di abbandonare l'edificio trasferendoci in un'abitazione messaci temporaneamente a disposizione da parenti ( non stò ad elencare i disagi incredibili di tale operazione). Dei due legali interpellati il primo mi ha prospettato risarcimenti immediati senza problemi tranne poi chiedermi migliaia di euro come anticipo spese, il secondo presagiva enormi difficoltà sempre esigendo anticipi di tutto rispetto.Inutile aggiungere la conseguente mia diffidenza nei confronti della categoria. Ho deciso così di presentare personalmente un esposto alla Procura descrivendo i fatti allegando perizie e un abbondante documentazione fotografica. In seguito(fine 2010) avendone i requisiti, ottenevo il gratuito patrocinio tramite uno studio legale che mi ha chiesto poche decine di euro e che stà sviluppando la procedura di causa risarcitoria.La mia domanda per i pazientissimi e cortesi consulenti di questo importantissimo sito è: "Secondo la vostra esperienza, quante possibilità ho di vedere accolte le mie ragioni ? Se mi fossero riconosciute su che tipo di intervento potrei contare (mi mandano qualcuno a stuccare le crepe,una imbiancata e tanti saluti)? L'edificio allo stato attuale è invendibile e costituisce anche un pericolo per l'incolumità pubblica.Il Comune ,dopo la lettera del legale ha fatto posizionare in fretta e furia delle nuove caditoie sulla sede stradale e gli allagamenti non si verificano più.Qualsiasi indicazione o chiarimento da parte Vostra o dei partecipanti ai forum sarà di aiuto all'angoscia indescrivibile che stò provando.......un grosso grazie.
 

salvo cervino

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Questa storia è incredibile, ma sicuramente vera e lascia trasparire la inadeguatezza della pubblica amministrazione e l'assenza di interventi che se non eseguiti condizionano pesantemente la vita dei cittadini. Purtroppo oltre alle situazioni che hai ben descritto ci sono le carte generate dal procedimento che contano, e non disponendo di esse non credo sia possibile azzardare una valutazione. Non ti scordare che non è sufficiente avere ragione ma occorre dimostrare di averla.
In bocca al lupo!
Salvo
 

pietrosalvi

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Hai ragione.Per quanto riguarda la dimostrazione provata dei fatti dispongo di testimoni,abbondante materiale fotografico e le perizie recentemente commissionate (che non sono assolutamente gratuite ). La dipendenza dei danni all'edificio dalle infiltrazioni d'acqua sotto le fondazioni è indiscutibile. Il mio terrore è rappresentato dall'eventualità di un crollo improvviso. E' un edificio di quattro piani ,su una strada in centro abitato densamente trafficata. La sola facciata sarà composta di circa due/trecento quintali di pietra e sassi,forse anche più. Nel terremoto in Friuli del 76' ho avuto la sventura di vedere con i miei occhi ciò che rimane di un'utilitaria e dei suoi occupanti sepolti da una massa molto inferiore........
 

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