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Locazione, Affitto e Sfratto
Denunciato ai sensi Decreto Legislativo 23/2011 8° comma
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Testo
<blockquote data-quote="MarkC" data-source="post: 88688" data-attributes="member: 37280"><p>Gentile StLegaleDeValerioRoma, inanzi tutto La ringrazio per la risposta.</p><p></p><p>Nel merito perché "credo" che l'"amico" prima di autoridursi il canone e di fare cessazione delle mie utenze avrebbe dovuto far valere questo suo legittimo diritto davanti ad un giudice o magari attraverso la procedura di conciliazione, invece questo signore a fatto tutto senza informare il proprietario (cioè io), il quale e venuto a conoscenza della cosa a giochi fatti!. In fondo le azioni che ha compiuto sono su una proprietà privata e l'"amico" si è comportato come proprietario!</p><p></p><p>Ancora, visto che il D.Lgs. 23/2011 all'art.3, c.9° rimanda all'articolo 1, comma 346, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 il quale recita: "I contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati."; cioè nel momento in cui è stata presentata denuncia presso l'Agenzia delle Entrate il vecchio contratto anche se verbale è nullo. Di conseguenza per effetto della L. 431/98 all'art. 1, c.4° poiché: "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta" ritengo che il denunciante stipuli con il proprietario "denunciato" un contratto secondo la disciplina prevista dal D.Lgs. 23/2011, inserendo comunque tutte le clausole tipiche dei normali contratti 4+4, che tuteli entrambe le parti (denunciante e denunciato).</p><p></p><p>Visto che lei è un legale ne saprà sicuramente più di me e quindi sono molto interessato al suo parere <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="MarkC, post: 88688, member: 37280"] Gentile StLegaleDeValerioRoma, inanzi tutto La ringrazio per la risposta. Nel merito perché "credo" che l'"amico" prima di autoridursi il canone e di fare cessazione delle mie utenze avrebbe dovuto far valere questo suo legittimo diritto davanti ad un giudice o magari attraverso la procedura di conciliazione, invece questo signore a fatto tutto senza informare il proprietario (cioè io), il quale e venuto a conoscenza della cosa a giochi fatti!. In fondo le azioni che ha compiuto sono su una proprietà privata e l'"amico" si è comportato come proprietario! Ancora, visto che il D.Lgs. 23/2011 all'art.3, c.9° rimanda all'articolo 1, comma 346, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 il quale recita: "I contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unità immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati."; cioè nel momento in cui è stata presentata denuncia presso l'Agenzia delle Entrate il vecchio contratto anche se verbale è nullo. Di conseguenza per effetto della L. 431/98 all'art. 1, c.4° poiché: "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la stipula di validi contratti di locazione è richiesta la forma scritta" ritengo che il denunciante stipuli con il proprietario "denunciato" un contratto secondo la disciplina prevista dal D.Lgs. 23/2011, inserendo comunque tutte le clausole tipiche dei normali contratti 4+4, che tuteli entrambe le parti (denunciante e denunciato). Visto che lei è un legale ne saprà sicuramente più di me e quindi sono molto interessato al suo parere :-D [/QUOTE]
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