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<blockquote data-quote="cec" data-source="post: 361845" data-attributes="member: 43174"><p>Salve, spero che non siate tutti in ferie per aiutarmi.</p><p></p><p>Dato il caldo eccessivo ho intenzione di installare almeno 3 elementi raffrescanti (comunque a pompa di calore anche per emergenze invernali), direi 9000+9000+12000 btu indicativamente.</p><p></p><p>Mi pare di aver capito che ci sono 3 strade per la detrazione:</p><ol> <li data-xf-list-type="ol">escludendo a priori la pratica del 65% risparmio energetico che comporta troppe certificazioni e cmq l'impianto non va a sostituire quello di riscaldamento esistente mi restano le altre due opzioni</li> <li data-xf-list-type="ol">Inserirli nella detrazione 50%: aprirò a breve una pratica per ristrutturazione abitazione singola unità abitativa per altri lavori. In questo caso non dovrei giustificare alcun risparmio ma basta che siano a pompa di calore. IVA al 10% (concetto bene significativo e sull'eccedenza 22%) con autocertificazione. Obbligatoria comunicazione telematicamente all'Enea anche per gli interventi detratti col bonus ristrutturazioni <em>che comportino un risparmio energetico </em>(?), ma non ci sono sanzioni se non lo si fa. <br /> </li> <li data-xf-list-type="ol">Fruire del bonus arredi ed elettrodomestici (50%), purché di classe almeno A+ in questo caso anche NON a pompa di calore. Non occorre apertura pratica ristrutturazione. IVA agevolata o no? Comunicazione ENEA?</li> </ol><p></p><p>Vorrei conferma della correttezza di quanto sopra, oltre risposta al punto 2 e 3.</p><p></p><p>Ed un ultimo dubbio. Qualora faccia la comunicazione all'ENEA sono poi obbligata ad inserire i nuovi componenti nel LIBRETTO DI IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE G.U.55/2014 (quello della caldaia per intenderci) con i relativi obblighi di controllo annuale? Cosa che vorrei proprio evitare...</p><p></p><p>Come sempre grazie a chi mi risponderà</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="cec, post: 361845, member: 43174"] Salve, spero che non siate tutti in ferie per aiutarmi. Dato il caldo eccessivo ho intenzione di installare almeno 3 elementi raffrescanti (comunque a pompa di calore anche per emergenze invernali), direi 9000+9000+12000 btu indicativamente. Mi pare di aver capito che ci sono 3 strade per la detrazione: [LIST=1] [*]escludendo a priori la pratica del 65% risparmio energetico che comporta troppe certificazioni e cmq l'impianto non va a sostituire quello di riscaldamento esistente mi restano le altre due opzioni [*]Inserirli nella detrazione 50%: aprirò a breve una pratica per ristrutturazione abitazione singola unità abitativa per altri lavori. In questo caso non dovrei giustificare alcun risparmio ma basta che siano a pompa di calore. IVA al 10% (concetto bene significativo e sull'eccedenza 22%) con autocertificazione. Obbligatoria comunicazione telematicamente all'Enea anche per gli interventi detratti col bonus ristrutturazioni [I]che comportino un risparmio energetico [/I](?), ma non ci sono sanzioni se non lo si fa. [*]Fruire del bonus arredi ed elettrodomestici (50%), purché di classe almeno A+ in questo caso anche NON a pompa di calore. Non occorre apertura pratica ristrutturazione. IVA agevolata o no? Comunicazione ENEA? [/LIST] Vorrei conferma della correttezza di quanto sopra, oltre risposta al punto 2 e 3. Ed un ultimo dubbio. Qualora faccia la comunicazione all'ENEA sono poi obbligata ad inserire i nuovi componenti nel LIBRETTO DI IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE G.U.55/2014 (quello della caldaia per intenderci) con i relativi obblighi di controllo annuale? Cosa che vorrei proprio evitare... Come sempre grazie a chi mi risponderà [/QUOTE]
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