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<blockquote data-quote="Biz Consulting" data-source="post: 320674" data-attributes="member: 53045"><p>L'unico modo per detrarre al 50% le pompe di calore su singole unità abitative sarebbe sfruttare gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici. Ma, come scritto nella guida dell'Agenzia delle Entrate a riguardo:</p><p>"<em>Questi interventi possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie</em></p><p><em>propriamente dette, <strong>acquisendo idonea documentazione attestante il</strong></em></p><p><em><strong>conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in</strong></em></p><p><em><strong>materia</strong></em>."</p><p>Questo ci riporta al discorso che ho fatto nel caso si voglia sfruttare l'Ecobonus per i medesimi interventi: senza integrazione con l'impianto esistente e messa a punto ed equilibratura del sistema di distribuzione del calore, secondo la normativa vigente in materia (che è la stessa che norma APE e Legge 10) consumi ed emissioni dei due generatori si sommano ed è quindi impossibile che si realizzi un risparmio energetico.</p><p></p><p>Inoltre, da quest'anno sarà obbligatorio comunicare telematicamente all'Enea anche gli interventi detratti col bonus ristrutturazioni che comportino un risparmio energetico. Cito sempre la guida Agenzia delle Entrate, che riporta quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2018:</p><p><em>"COMUNICAZIONE ALL’ENEA</em></p><p><em>Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli</em></p><p><em>interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le</em></p><p><em>informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la</em></p><p><em>riqualificazione energetica degli edifici."</em></p><p>Ergo, doppia prova di controllo per dichiarare il risparmio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Biz Consulting, post: 320674, member: 53045"] L'unico modo per detrarre al 50% le pompe di calore su singole unità abitative sarebbe sfruttare gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici. Ma, come scritto nella guida dell'Agenzia delle Entrate a riguardo: "[I]Questi interventi possono essere realizzati anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, [B]acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia[/B][/I]." Questo ci riporta al discorso che ho fatto nel caso si voglia sfruttare l'Ecobonus per i medesimi interventi: senza integrazione con l'impianto esistente e messa a punto ed equilibratura del sistema di distribuzione del calore, secondo la normativa vigente in materia (che è la stessa che norma APE e Legge 10) consumi ed emissioni dei due generatori si sommano ed è quindi impossibile che si realizzi un risparmio energetico. Inoltre, da quest'anno sarà obbligatorio comunicare telematicamente all'Enea anche gli interventi detratti col bonus ristrutturazioni che comportino un risparmio energetico. Cito sempre la guida Agenzia delle Entrate, che riporta quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2018: [I]"COMUNICAZIONE ALL’ENEA Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici."[/I] Ergo, doppia prova di controllo per dichiarare il risparmio. [/QUOTE]
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