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<blockquote data-quote="Mhuktidata" data-source="post: 13095" data-attributes="member: 6505"><p>Quello della conciliazione non è uno strumento utile, in quanto le Camere di Commercio lo offrono solo per controversie di carattere commerciale, fra imprese ed imprese o fra imprese e consumatori, come dispone l'art. 2. co. 4, lett. b) della legge 580 del 1993 e s.m.i. </p><p>Sicché in controversie di natura meramente privata, come quelle ereditarie, le Camere di Commercio non offrono assistenza. Prova a telefonare a una Camera qualsiasi, e ne avrai la conferma.</p><p></p><p>Purtroppo, nella situazione in cui scrivi, non puoi fare niente.</p><p>Tieni conto che, andando in causa, di media ci si mettono una diecina d'anni e si spendono sui diecimila euro di base di spese legali, più un 3% sul valore commerciale dei lasciti. Per farti un esempio, ho proprio adesso sul tavolo il fascicolo di una divisione ereditaria iniziata da mio zio (ora passato a miglior vita) nel 1993 (foro di Roma), per cui c'è l'ordinanza del giudice, ma con asta andata deserta 2 volte (perché fatta sulla base delle perizie ante "bolla", del 2006). Con tutto che avevamo allertato gli attori sull'esito; hanno insistito, e del resto peggio per loro e meglio per noi, visto che ci hanno portato incassi periodici e sicuri.</p><p></p><p>Per cui, cerca di convincere il fratello riottoso, con le buone o financo con le cattive (ma sempre vie legali), ad ogni costo, anche rimettendoci qualcosa. Lascia da parte le questioni di principio che non servono a nulla. Le cause ereditarie sono le più inutili, lunghe, costose, senza senso. Leggiti l'incipit del "Gatto con gli stivali" di Perrault, ed avrai la conferma di come vanno tali cose, da un secolo a questa parte. </p><p></p><p>Ma se poi hai una spontanea empatia masochista per la casta degli avvocati, allora rivolgiciti senza esitare!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mhuktidata, post: 13095, member: 6505"] Quello della conciliazione non è uno strumento utile, in quanto le Camere di Commercio lo offrono solo per controversie di carattere commerciale, fra imprese ed imprese o fra imprese e consumatori, come dispone l'art. 2. co. 4, lett. b) della legge 580 del 1993 e s.m.i. Sicché in controversie di natura meramente privata, come quelle ereditarie, le Camere di Commercio non offrono assistenza. Prova a telefonare a una Camera qualsiasi, e ne avrai la conferma. Purtroppo, nella situazione in cui scrivi, non puoi fare niente. Tieni conto che, andando in causa, di media ci si mettono una diecina d'anni e si spendono sui diecimila euro di base di spese legali, più un 3% sul valore commerciale dei lasciti. Per farti un esempio, ho proprio adesso sul tavolo il fascicolo di una divisione ereditaria iniziata da mio zio (ora passato a miglior vita) nel 1993 (foro di Roma), per cui c'è l'ordinanza del giudice, ma con asta andata deserta 2 volte (perché fatta sulla base delle perizie ante "bolla", del 2006). Con tutto che avevamo allertato gli attori sull'esito; hanno insistito, e del resto peggio per loro e meglio per noi, visto che ci hanno portato incassi periodici e sicuri. Per cui, cerca di convincere il fratello riottoso, con le buone o financo con le cattive (ma sempre vie legali), ad ogni costo, anche rimettendoci qualcosa. Lascia da parte le questioni di principio che non servono a nulla. Le cause ereditarie sono le più inutili, lunghe, costose, senza senso. Leggiti l'incipit del "Gatto con gli stivali" di Perrault, ed avrai la conferma di come vanno tali cose, da un secolo a questa parte. Ma se poi hai una spontanea empatia masochista per la casta degli avvocati, allora rivolgiciti senza esitare! [/QUOTE]
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