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Testo
<blockquote data-quote="Dimaraz" data-source="post: 474237" data-attributes="member: 46111"><p><strong>Corte di Cassazione </strong> <strong>sentenza n. 10366</strong> del <strong>31 marzo 2022</strong></p><p><a href="https://www.brocardi.it/" target="_blank"><img src="https://www.brocardi.it/frontend/images/logo_B.png?20171012" alt="Brocardi.it" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></a></p><p><a href="https://areautente.brocardi.it/" target="_blank"><img src="https://www.brocardi.it/frontend/images/areautente.png" alt="" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" />AREA UTENTE</a></p><p></p><p>Tu sei qui: <a href="https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/" target="_blank">Notizie Giuridiche</a> > <a href="https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratti/" target="_blank">Contratti</a> > <a href="https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratto-preliminare-viene-incassata-caparra-tenuti-alla-stipula/2811.html" target="_blank">Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?</a></p><h3>Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?</h3><p>• <a href="https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratti/" target="_blank">Contratti</a> - 05/05/2022 - <a href="https://www.brocardi.it/chi-siamo/redazione/" target="_blank">REDAZIONE GIURIDICA</a></p><p><img src="https://www.brocardi.it/frontend/images/notizia/contratti_big.jpg" alt="Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?" class="fr-fic fr-dii fr-draggable " style="" /></p><p><strong>Il comportamento del promittente venditore che ometta d’incassare l’assegno per la caparra è contrario al dovere di correttezza e non lo legittima a risolvere il preliminare<em>.</em></strong></p><p>La <strong>Corte di Cassazione</strong>, con <strong>sentenza n. 10366</strong> del <strong>31 marzo 2022</strong>, ha affrontato il tema del rapporto esistente tra la pattuizione di una caparra in una compravendita immobiliare e il <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/1720.html" target="_blank">contratto preliminare</a>, chiarendo che il promittente venditore è tenuto alla stipula del definitivo anche nel caso in cui non abbia incassato la caparra.</p><p></p><p>Il caso concreto giunto al vaglio della Suprema Corte, in particolare, riguardava alcuni soggetti che avevano stipulato un <strong>contratto preliminare</strong> per la <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/4142.html" target="_blank">compravendita</a> di una palazzina. Secondo gli accordi, al momento della stipula doveva essere immediatamente corrisposta una somma a titolo di <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/1746.html" target="_blank">caparra confirmatoria</a>, mentre il pagamento della somma residua doveva avvenire al momento della stipula del definitivo. La promittente venditrice, tuttavia, avendo ricevuto a titolo di caparra un assegno privo di data, si era rifiutata di stipulare il contratto definitivo. I promissari acquirenti, pertanto, avevano agito giudizialmente ai sensi dell’<strong>art. <a href="https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-sesto/titolo-iv/capo-ii/sezione-ii/art2932.html" target="_blank">2932</a> c.c</strong>., chiedendo di trasferire in loro favore l’immobile promesso in vendita.</p><p>Il <strong><a href="https://www.brocardi.it/dizionario/3582.html" target="_blank">Tribunale</a></strong> aveva dunque accolto la <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/3724.html" target="_blank">domanda</a> attorea e aveva così trasferito l’immobile ai promissari acquirenti, subordinando il trasferimento alla condizione sospensiva del pagamento della quota residua del prezzo.</p><p>La promittente venditrice aveva allora proposto prima <strong><a href="https://www.brocardi.it/dizionario/3903.html" target="_blank">appello</a> </strong>e poi <strong><a href="https://www.brocardi.it/dizionario/3755.html" target="_blank">ricorso</a> in Cassazione</strong>, dolendosi – per quanto qui di rilievo – della violazione degli <strong>artt. <a href="https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-v/sezione-ii/art1385.html" target="_blank">1385</a> e <a href="https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-iv/art1351.html" target="_blank">1351</a> c.c</strong>., per avere la Corte d’appello ritenuto che l’<a href="https://www.brocardi.it/dizionario/4835.html" target="_blank">inadempimento</a> del contratto preliminare fosse imputabile esclusivamente alla promittente venditrice senza considerare che in realtà, a fronte della mera dazione di un assegno incompleto e non incassato, erano stati i promissari acquirenti a non adempiere all’obbligo di versare la somma dovuta quale caparra confirmatoria.</p><p>Ritenendo tali censure <strong>infondate</strong>, la Suprema Corte ha dunque operato alcune importanti precisazioni sul tema.</p><p></p><p>Ebbene, gli Ermellini hanno affermato espressamente che deve escludersi che, a fronte della mancata riscossione della caparra confirmatoria, il promittente venditore possa legittimamente rifiutarsi di stipulare il contratto definitivo.</p><p>Nella motivazione della sentenza in commento, infatti, I Giudici di legittimità hanno</p><ul> <li data-xf-list-type="ul">ricordato che la caparra confirmatoria è un contratto che si perfeziona con la <strong>consegna</strong> di una somma di <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/4694.html" target="_blank">denaro</a> o di una determinata quantità di cose fungibili, consegna che di regola è riferita dall’art. 1385 c.c. <strong>al momento della conclusione</strong> del contratto;</li> <li data-xf-list-type="ul">evidenziato altresì – in conformità ad un consolidato orientamento giurisprudenziale (cfr., <em>ex multis</em>, Cass. n. 4661/2018) - che tuttavia le parti nell’ambito della loro autonomia contrattuale possono differirne la dazione, in tutto o in parte, ad un <strong>momento successivo</strong>, purchè anteriore alla scadenza delle obbligazioni pattuite;</li> <li data-xf-list-type="ul">che la caparra confirmatoria ben può essere costituita mediante la <strong>consegna di un assegno</strong> bancario, perfezionandosi l’effetto proprio di essa nel <strong>momento della riscossione</strong> della somma recata dall’assegno, essendo però onere del prenditore, dopo averne accettato la consegna, di porlo all’incasso.</li> </ul><p>Per tali ragioni, la Corte conclude che il comportamento del prenditore che ometta d’incassare l’assegno è contrario al dovere di correttezza e “<strong><em>non lo legittima, pertanto, in ragione del mancato incasso della somma pattuita quale caparra confirmatoria, a recedere</em></strong><em> dal contratto principale (in mancanza, appunto, del necessario inadempimento imputabile della parte che ha dato la caparra: art. 1385 co. 2 c.c).”</em>.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dimaraz, post: 474237, member: 46111"] [B]Corte di Cassazione [/B] [B]sentenza n. 10366[/B] del [B]31 marzo 2022[/B] [URL='https://www.brocardi.it/'][IMG alt="Brocardi.it"]https://www.brocardi.it/frontend/images/logo_B.png?20171012[/IMG][/URL] [URL='https://areautente.brocardi.it/'][IMG]https://www.brocardi.it/frontend/images/areautente.png[/IMG]AREA UTENTE[/URL] Tu sei qui: [URL='https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/']Notizie Giuridiche[/URL] > [URL='https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratti/']Contratti[/URL] > [URL='https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratto-preliminare-viene-incassata-caparra-tenuti-alla-stipula/2811.html']Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?[/URL] [HEADING=2]Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?[/HEADING] • [URL='https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/contratti/']Contratti[/URL] - 05/05/2022 - [URL='https://www.brocardi.it/chi-siamo/redazione/']REDAZIONE GIURIDICA[/URL] [IMG alt="Contratto preliminare: se non viene incassata la caparra, si è tenuti alla stipula del definitivo?"]https://www.brocardi.it/frontend/images/notizia/contratti_big.jpg[/IMG] [B]Il comportamento del promittente venditore che ometta d’incassare l’assegno per la caparra è contrario al dovere di correttezza e non lo legittima a risolvere il preliminare[I].[/I][/B] La [B]Corte di Cassazione[/B], con [B]sentenza n. 10366[/B] del [B]31 marzo 2022[/B], ha affrontato il tema del rapporto esistente tra la pattuizione di una caparra in una compravendita immobiliare e il [URL='https://www.brocardi.it/dizionario/1720.html']contratto preliminare[/URL], chiarendo che il promittente venditore è tenuto alla stipula del definitivo anche nel caso in cui non abbia incassato la caparra. Il caso concreto giunto al vaglio della Suprema Corte, in particolare, riguardava alcuni soggetti che avevano stipulato un [B]contratto preliminare[/B] per la [URL='https://www.brocardi.it/dizionario/4142.html']compravendita[/URL] di una palazzina. Secondo gli accordi, al momento della stipula doveva essere immediatamente corrisposta una somma a titolo di [URL='https://www.brocardi.it/dizionario/1746.html']caparra confirmatoria[/URL], mentre il pagamento della somma residua doveva avvenire al momento della stipula del definitivo. La promittente venditrice, tuttavia, avendo ricevuto a titolo di caparra un assegno privo di data, si era rifiutata di stipulare il contratto definitivo. I promissari acquirenti, pertanto, avevano agito giudizialmente ai sensi dell’[B]art. [URL='https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-sesto/titolo-iv/capo-ii/sezione-ii/art2932.html']2932[/URL] c.c[/B]., chiedendo di trasferire in loro favore l’immobile promesso in vendita. Il [B][URL='https://www.brocardi.it/dizionario/3582.html']Tribunale[/URL][/B] aveva dunque accolto la [URL='https://www.brocardi.it/dizionario/3724.html']domanda[/URL] attorea e aveva così trasferito l’immobile ai promissari acquirenti, subordinando il trasferimento alla condizione sospensiva del pagamento della quota residua del prezzo. La promittente venditrice aveva allora proposto prima [B][URL='https://www.brocardi.it/dizionario/3903.html']appello[/URL] [/B]e poi [B][URL='https://www.brocardi.it/dizionario/3755.html']ricorso[/URL] in Cassazione[/B], dolendosi – per quanto qui di rilievo – della violazione degli [B]artt. [URL='https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-v/sezione-ii/art1385.html']1385[/URL] e [URL='https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ii/capo-ii/sezione-iv/art1351.html']1351[/URL] c.c[/B]., per avere la Corte d’appello ritenuto che l’[URL='https://www.brocardi.it/dizionario/4835.html']inadempimento[/URL] del contratto preliminare fosse imputabile esclusivamente alla promittente venditrice senza considerare che in realtà, a fronte della mera dazione di un assegno incompleto e non incassato, erano stati i promissari acquirenti a non adempiere all’obbligo di versare la somma dovuta quale caparra confirmatoria. Ritenendo tali censure [B]infondate[/B], la Suprema Corte ha dunque operato alcune importanti precisazioni sul tema. Ebbene, gli Ermellini hanno affermato espressamente che deve escludersi che, a fronte della mancata riscossione della caparra confirmatoria, il promittente venditore possa legittimamente rifiutarsi di stipulare il contratto definitivo. Nella motivazione della sentenza in commento, infatti, I Giudici di legittimità hanno [LIST] [*]ricordato che la caparra confirmatoria è un contratto che si perfeziona con la [B]consegna[/B] di una somma di [URL='https://www.brocardi.it/dizionario/4694.html']denaro[/URL] o di una determinata quantità di cose fungibili, consegna che di regola è riferita dall’art. 1385 c.c. [B]al momento della conclusione[/B] del contratto; [*]evidenziato altresì – in conformità ad un consolidato orientamento giurisprudenziale (cfr., [I]ex multis[/I], Cass. n. 4661/2018) - che tuttavia le parti nell’ambito della loro autonomia contrattuale possono differirne la dazione, in tutto o in parte, ad un [B]momento successivo[/B], purchè anteriore alla scadenza delle obbligazioni pattuite; [*]che la caparra confirmatoria ben può essere costituita mediante la [B]consegna di un assegno[/B] bancario, perfezionandosi l’effetto proprio di essa nel [B]momento della riscossione[/B] della somma recata dall’assegno, essendo però onere del prenditore, dopo averne accettato la consegna, di porlo all’incasso. [/LIST] Per tali ragioni, la Corte conclude che il comportamento del prenditore che ometta d’incassare l’assegno è contrario al dovere di correttezza e “[B][I]non lo legittima, pertanto, in ragione del mancato incasso della somma pattuita quale caparra confirmatoria, a recedere[/I][/B][I] dal contratto principale (in mancanza, appunto, del necessario inadempimento imputabile della parte che ha dato la caparra: art. 1385 co. 2 c.c).”[/I]. [/QUOTE]
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