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Esproprio di terreno agricolo
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Testo
<blockquote data-quote="Stefano Mariano" data-source="post: 123181" data-attributes="member: 4526"><p>Alla luce delle recenti innovazioni legislative e alla sentenza 181 del 10 giugno 2011 della Corte Costituzionale, il valore di indennizzo per l'esproprio di un terreno agricolo è (deve essere) pari al valore di mercato dello stesso. Si definiscono terreni agricoli quei terreni in relazione ai quali il P.r.g. non preveda possibilità di edificazione.</p><p></p><p>Anche l’art. 40 del T.U. 2001 (come appositamente modificato dall’art. 1 gg D.Lgs. 302/2002) prevede che l’indennità definitiva debbae essere corrisposta in misura pari al “valore agricolo” del bene (I comma) e che solo l’indennità provvisoria debba essere rapportata al valore agricolo medio come identificato dalla Commissione Provinciale degli espropri (II comma):</p><p></p><p>ART. 40: “1. Nel caso di esproprio di un'area non edificabile, l'indennità definitiva è determinata in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati, anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola</p><p></p><p>3. Per l'offerta da formulare ai sensi dell'articolo 20, comma 1, e per la determinazione dell'indennità provvisoria, si applica il criterio del valore agricolo medio di cui all'articolo 41, comma 4, corrispondente al tipo di coltura in atto nell'area da espropriare.”</p><p></p><p>Operativamente, consiglio, qualora ritenessi insufficiente quanto offerto, di rivolgerti a un tecnico, in qualità di perito che possa redigere una valutazione del bene e contattare, inizialmente "in bonis" l'ente espropriante. Se non ti soddisfano le loro risposte, contattare un avvocato per un ricorso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Stefano Mariano, post: 123181, member: 4526"] Alla luce delle recenti innovazioni legislative e alla sentenza 181 del 10 giugno 2011 della Corte Costituzionale, il valore di indennizzo per l'esproprio di un terreno agricolo è (deve essere) pari al valore di mercato dello stesso. Si definiscono terreni agricoli quei terreni in relazione ai quali il P.r.g. non preveda possibilità di edificazione. Anche l’art. 40 del T.U. 2001 (come appositamente modificato dall’art. 1 gg D.Lgs. 302/2002) prevede che l’indennità definitiva debbae essere corrisposta in misura pari al “valore agricolo” del bene (I comma) e che solo l’indennità provvisoria debba essere rapportata al valore agricolo medio come identificato dalla Commissione Provinciale degli espropri (II comma): ART. 40: “1. Nel caso di esproprio di un'area non edificabile, l'indennità definitiva è determinata in base al criterio del valore agricolo, tenendo conto delle colture effettivamente praticate sul fondo e del valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati, anche in relazione all'esercizio dell'azienda agricola, senza valutare la possibile o l'effettiva utilizzazione diversa da quella agricola 3. Per l'offerta da formulare ai sensi dell'articolo 20, comma 1, e per la determinazione dell'indennità provvisoria, si applica il criterio del valore agricolo medio di cui all'articolo 41, comma 4, corrispondente al tipo di coltura in atto nell'area da espropriare.” Operativamente, consiglio, qualora ritenessi insufficiente quanto offerto, di rivolgerti a un tecnico, in qualità di perito che possa redigere una valutazione del bene e contattare, inizialmente "in bonis" l'ente espropriante. Se non ti soddisfano le loro risposte, contattare un avvocato per un ricorso. [/QUOTE]
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