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Frazionamento terreno edificabile
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Testo
<blockquote data-quote="Leometra" data-source="post: 11845" data-attributes="member: 4255"><p>Il problema è presentato in modo un po' troppo generico, ma proviamo a capirci.</p><p></p><p>L'acquisto in comproprietà (quote indivise) indica che il successivo frazionamento ha interessato solo aspetti formali di suddivisione di parti del terreno o di Unità Immobiliari Urbane. Perciò, in assenza di atti traslativi da un Notaio, su ciascuna parte nata dalle operazioni svolte devono tuttora gravare gli stessi diritti di comproprietà.</p><p></p><p>Dunque il "frazionamento" pare essere unicamente catastale; probabilmente al Catasto Terreni, e forse anche al Catasto Fabbricati.</p><p>Pertanto, se è pur vero che oggi non è più strettamente necessario presentare al Catasto dei fogli di carta, il Tecnico che redige la pratica ha l'obbligo di darne copia alla Proprietà. Poiché non è un obbligo di legge, ma soltanto derivante dalla normativa catastale, non è ben chiaro cosa possa succedergli se ne dà una copia soltanto ad uno dei proprietari: in questo caso è evidente che "darne solo una copia a sé stesso" è un escamotage ridicolo.</p><p>Va anche detto che, mentre per il Catasto Terreni è necessario far firmare la pratica a tutti i comproprietari (ovvero garantire con specifica lettera d'incarico che ci sono precisi motivi per non ottemperare a quest'obbligo), per il Catasto Fabbricati è sufficiente la firma di uno soltanto. E anche in questo caso non è indice di trasparenza l'eventuale firma del solo Tecnico comproprietario...</p><p></p><p>Venendo alle risposte:</p><p>- per tutelarti da eventuali sorprese future, devi far esaminare il tutto ad un Tecnico di Tua fiducia; non vedo altra strada...</p><p>- andare dal notaio serve a trasferire i diritti (vendere) su una parte o l'intero; poiché su ciascuna parte nata dal frazionamento ora gravano sempre gli stessi diritti (comproprietà), non può essere "solo lui a vendere"; per cedere una parte è comunque necessario che entrambi i comproprietari siano presenti. A meno che lui non venda la sua quota di comproprietà, e tu resti così comproprietario con uno sconosciuto...</p><p>- è possibile (fermo restando addirittura l'obbligo del Tecnico di darti copia della pratica catastale) "riprendere" il frazionamento nel senso di averne copia: può essere chiesta al Catasto con una breve ricerca storica per conoscerne gli estremi.</p><p></p><p>Spero di aver fatto un po' di chiarezza.</p><p></p><p>Leonardo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Leometra, post: 11845, member: 4255"] Il problema è presentato in modo un po' troppo generico, ma proviamo a capirci. L'acquisto in comproprietà (quote indivise) indica che il successivo frazionamento ha interessato solo aspetti formali di suddivisione di parti del terreno o di Unità Immobiliari Urbane. Perciò, in assenza di atti traslativi da un Notaio, su ciascuna parte nata dalle operazioni svolte devono tuttora gravare gli stessi diritti di comproprietà. Dunque il "frazionamento" pare essere unicamente catastale; probabilmente al Catasto Terreni, e forse anche al Catasto Fabbricati. Pertanto, se è pur vero che oggi non è più strettamente necessario presentare al Catasto dei fogli di carta, il Tecnico che redige la pratica ha l'obbligo di darne copia alla Proprietà. Poiché non è un obbligo di legge, ma soltanto derivante dalla normativa catastale, non è ben chiaro cosa possa succedergli se ne dà una copia soltanto ad uno dei proprietari: in questo caso è evidente che "darne solo una copia a sé stesso" è un escamotage ridicolo. Va anche detto che, mentre per il Catasto Terreni è necessario far firmare la pratica a tutti i comproprietari (ovvero garantire con specifica lettera d'incarico che ci sono precisi motivi per non ottemperare a quest'obbligo), per il Catasto Fabbricati è sufficiente la firma di uno soltanto. E anche in questo caso non è indice di trasparenza l'eventuale firma del solo Tecnico comproprietario... Venendo alle risposte: - per tutelarti da eventuali sorprese future, devi far esaminare il tutto ad un Tecnico di Tua fiducia; non vedo altra strada... - andare dal notaio serve a trasferire i diritti (vendere) su una parte o l'intero; poiché su ciascuna parte nata dal frazionamento ora gravano sempre gli stessi diritti (comproprietà), non può essere "solo lui a vendere"; per cedere una parte è comunque necessario che entrambi i comproprietari siano presenti. A meno che lui non venda la sua quota di comproprietà, e tu resti così comproprietario con uno sconosciuto... - è possibile (fermo restando addirittura l'obbligo del Tecnico di darti copia della pratica catastale) "riprendere" il frazionamento nel senso di averne copia: può essere chiesta al Catasto con una breve ricerca storica per conoscerne gli estremi. Spero di aver fatto un po' di chiarezza. Leonardo [/QUOTE]
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