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<blockquote data-quote="salvoxins" data-source="post: 166154" data-attributes="member: 37737"><p style="text-align: left"><strong><em>Gentili </em></strong><em><strong>lettori, </strong></em>oggi vi racconto una storia che è veramente surreale, ma partiamo dall'inizio:</p> <p style="text-align: left">Vivo in uno stabile formato da 5 condomini, per una decina di anni il tempo è trascorso, con confronti civili, anche, a volte duri, ma sempre costruttivi, e per il bene comune, e facendoci gestire anche da un amministratore professionista.</p> <p style="text-align: left">Spiego brevemente come è posizionato e ripartito lo stabile: un ingresso centrale dove accedono 3 proprietari, e due appartamenti a p.t. con ingresso privato; nell'androne sono posizionati 4 contatori di acqua e luce dei 5 condomini, mentre 3 serbatoi di acqua potabile sono stati posizionati, una 40 di anni fa, sopra il tetto calpestabile della gabbia scale, dove per arrivare a questi serbatoi si deve accedere da una porta condominiale, che da su una terrazza dove "<em>l'area</em>" e di proprietà esclusiva di un condomino, ma con varie servitù( <em>diritti di stendere e sciorinare; due stanzini di proprietà dei rimanenti 2 condomini, tutto naturalmente riportato su gli atti di proprietà</em>),ma andiamo al nucleo della presente.</p> <p style="text-align: left">Una domenica del mese di giugno 2012, durante i lavori di rifacimento del prospetto, notiamo che la serratura della porta di accesso alla suddetta terrazza, era inutilizzabile per il fatto che a qualcuno gli si era rotta una chiave dentro la toppa, (<em>può succedere, nulla di strano</em>), poco dopo si avvia un giro di telefonate per comunicare l'accaduto. </p> <p style="text-align: left">Il proprietario "dell'area" invece fa intervenire dei suoi colleghi carabinieri in servizio, che prontamente attuano un "<em>servizio di rilevazione fotografica</em>" sulla porta e sulla toppa. Dopo se ne vanno accompagnati dal loro collega, di questo"intervento" non si capiva la motivazione, anche perchè un mese prima si era rotta la chiave del portone, e non erano intervenuti ne i carabinieri, ne altre forze dell'ordine, ma proseguiamo nel racconto,il giorno successivo autonomamente il <em>"proprietario dell'area"</em> chiama una ditta di riparazione, e fa sostituire, la serratura vecchia con una nuova, gli vengo consegnate tre chiavi, di cui una copia la consegna al condomino coabitante dello stabile, e si "dimentica casualmente" di consegnare una copia a chi scrive. Quindi avendo percepito lo scopo dell'intervento dei CC, gli chiediamo oltre che verbalmente, anche ufficialmente la consegna della chiave.... e da qui si apre una "faida legale" dove tra avvocati "<em>poco affidabili</em>" e tempi bibblici della giustizia civile e penale, abbiamo ottenuto la riconsegna della chiave, il costo però e stato salatissimo (€ 8.945,00), fatto di decreti ingiuntivi per ottenere quanto stabilito dai giudici, fatto di denuncie anche penali ( <em>perchè il caro carabiniere</em>) sta attuando come aveva cercato di fare dall'inizio, una tecnica, denominata "<em>sudditanza psicologica</em>"; in pratica ogni qualvolta mi vedono andare nel mio serbatoio sia lui, o la sua "<em>gentilissima</em>" consorte,( <em>tale mia presenza viene rilevata da una telecamera che "democraticamente" ha fatto posizionare frontalmente, alla porta di accesso alla terrazza, dove controlla il transito di tutti i condomini, a tutt'oggi nulla e servita la diffida dell'amministratore, e la mia denuncia all'A.G. in base all'art, 615 bis del codice penale</em>) lo scopo e quello di "cristallizzare" un mio eventuale comportamento da dove si possa ricavare un reato o quant'altro per fare una denuncia - querela. La mia amarezza viene dal fatto che tutto l'incartamento documentale composto di ordinanze legali e di denuncie (<em>oltre 10 querele presentate all'A.G.</em>) è stato inviato a vari comandi dei CC sia locali, che provinciali,che regionali, ma anche su questo fronte tutto tace, anzi ad ogni mia segnalazione, sembra che il "<em>caro carabiniere</em>" venga, oserei dire "<strong>protetto</strong>", ma questo e un mio pensiero, e come diceva una vecchia volpe della politica "<strong><u> a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca</u></strong>"! Alla fin fine si sta continuando a dare battaglia con palese spreco di tempo, di denaro e di tranquillità, ma la mia rabbia e quella che per avere riconosciuto un semplice diritto, in Italia bisogna accedere ad un mutuo, e chi commette il "reato" non deve produrre nulla, chi invece lo subisce, deve portare copie degli atti tutti con bollo, mediazione di cui paga il richiedente (<em>anche se l'interessato non si presenta</em>) rinvii su rinvi, ad esempio un'udienza è stata fissata per il 2015... quindi abbiamo norme e articoli di legge ineccepibili che comprendono tutto, ma per vedere la fine si deve iniziare da bambini ed essere in ottima salute. Auguri a tutti!! </p> <p style="text-align: left"></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="salvoxins, post: 166154, member: 37737"] [LEFT][B][I]Gentili [/I][/B][I][B]lettori, [/B][/I]oggi vi racconto una storia che è veramente surreale, ma partiamo dall'inizio: Vivo in uno stabile formato da 5 condomini, per una decina di anni il tempo è trascorso, con confronti civili, anche, a volte duri, ma sempre costruttivi, e per il bene comune, e facendoci gestire anche da un amministratore professionista. Spiego brevemente come è posizionato e ripartito lo stabile: un ingresso centrale dove accedono 3 proprietari, e due appartamenti a p.t. con ingresso privato; nell'androne sono posizionati 4 contatori di acqua e luce dei 5 condomini, mentre 3 serbatoi di acqua potabile sono stati posizionati, una 40 di anni fa, sopra il tetto calpestabile della gabbia scale, dove per arrivare a questi serbatoi si deve accedere da una porta condominiale, che da su una terrazza dove "[I]l'area[/I]" e di proprietà esclusiva di un condomino, ma con varie servitù( [I]diritti di stendere e sciorinare; due stanzini di proprietà dei rimanenti 2 condomini, tutto naturalmente riportato su gli atti di proprietà[/I]),ma andiamo al nucleo della presente. Una domenica del mese di giugno 2012, durante i lavori di rifacimento del prospetto, notiamo che la serratura della porta di accesso alla suddetta terrazza, era inutilizzabile per il fatto che a qualcuno gli si era rotta una chiave dentro la toppa, ([I]può succedere, nulla di strano[/I]), poco dopo si avvia un giro di telefonate per comunicare l'accaduto. Il proprietario "dell'area" invece fa intervenire dei suoi colleghi carabinieri in servizio, che prontamente attuano un "[I]servizio di rilevazione fotografica[/I]" sulla porta e sulla toppa. Dopo se ne vanno accompagnati dal loro collega, di questo"intervento" non si capiva la motivazione, anche perchè un mese prima si era rotta la chiave del portone, e non erano intervenuti ne i carabinieri, ne altre forze dell'ordine, ma proseguiamo nel racconto,il giorno successivo autonomamente il [I]"proprietario dell'area"[/I] chiama una ditta di riparazione, e fa sostituire, la serratura vecchia con una nuova, gli vengo consegnate tre chiavi, di cui una copia la consegna al condomino coabitante dello stabile, e si "dimentica casualmente" di consegnare una copia a chi scrive. Quindi avendo percepito lo scopo dell'intervento dei CC, gli chiediamo oltre che verbalmente, anche ufficialmente la consegna della chiave.... e da qui si apre una "faida legale" dove tra avvocati "[I]poco affidabili[/I]" e tempi bibblici della giustizia civile e penale, abbiamo ottenuto la riconsegna della chiave, il costo però e stato salatissimo (€ 8.945,00), fatto di decreti ingiuntivi per ottenere quanto stabilito dai giudici, fatto di denuncie anche penali ( [I]perchè il caro carabiniere[/I]) sta attuando come aveva cercato di fare dall'inizio, una tecnica, denominata "[I]sudditanza psicologica[/I]"; in pratica ogni qualvolta mi vedono andare nel mio serbatoio sia lui, o la sua "[I]gentilissima[/I]" consorte,( [I]tale mia presenza viene rilevata da una telecamera che "democraticamente" ha fatto posizionare frontalmente, alla porta di accesso alla terrazza, dove controlla il transito di tutti i condomini, a tutt'oggi nulla e servita la diffida dell'amministratore, e la mia denuncia all'A.G. in base all'art, 615 bis del codice penale[/I]) lo scopo e quello di "cristallizzare" un mio eventuale comportamento da dove si possa ricavare un reato o quant'altro per fare una denuncia - querela. La mia amarezza viene dal fatto che tutto l'incartamento documentale composto di ordinanze legali e di denuncie ([I]oltre 10 querele presentate all'A.G.[/I]) è stato inviato a vari comandi dei CC sia locali, che provinciali,che regionali, ma anche su questo fronte tutto tace, anzi ad ogni mia segnalazione, sembra che il "[I]caro carabiniere[/I]" venga, oserei dire "[B]protetto[/B]", ma questo e un mio pensiero, e come diceva una vecchia volpe della politica "[B][U] a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca[/U][/B]"! Alla fin fine si sta continuando a dare battaglia con palese spreco di tempo, di denaro e di tranquillità, ma la mia rabbia e quella che per avere riconosciuto un semplice diritto, in Italia bisogna accedere ad un mutuo, e chi commette il "reato" non deve produrre nulla, chi invece lo subisce, deve portare copie degli atti tutti con bollo, mediazione di cui paga il richiedente ([I]anche se l'interessato non si presenta[/I]) rinvii su rinvi, ad esempio un'udienza è stata fissata per il 2015... quindi abbiamo norme e articoli di legge ineccepibili che comprendono tutto, ma per vedere la fine si deve iniziare da bambini ed essere in ottima salute. Auguri a tutti!! [/LEFT] [/QUOTE]
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