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I tempi di conservazione dei più comuni documenti
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Testo
<blockquote data-quote="AlbertoF" data-source="post: 24322"><p>Penso che possa interessare questo post,tanto meno per riordinare le idee in merito alla conservazione di una buona parte di documenti :</p><p></p><p>Da Miaeconomia oggi 28.09.2010</p><p>" FISCO » Fisco news</p><p>Carta canta</p><p></p><p>Immagine a corredo dell'articolo - Carta canta - miaeconomia.leonardo.it (28/09/2010)</p><p></p><p>Bollette, ricevute, documenti e quietanze. Insomma, tante tante scartoffie che riempiono numerose cartelline, a loro volta conservate nei cassetti o sulle scrivanie delle nostre case.</p><p>Eppure si tratta di carte molto importanti che vanno conservate con cura e soprattutto per un determinato periodo di tempo.</p><p>Anche durante le pulizie piu’ profonde di primavera è meglio, infatti, non farsi prendere la mano e gettarle via nella spazzatura, dal momento che rappresentano l’unica prova dell’avvenuto pagamento. E’ il caso, per esempio, della possibile contestazione di una multa gia’ pagata o della verifica sull’estratto conto di un pagamento effettuato con la carta di credito. Che sia la banca, infatti, o la Pubblica amministrazione a battere cassa meglio fare molta attenzione.</p><p>Per evitare, cosi’, di commettere degli sbagli che potrebbero costarci caro, ecco i principali tempi di prescrizione fissati per legge, o consigliati, per le “carte” piu’ importanti.</p><p>Le ricevute di pagamento delle utenze domestiche, coma l’energia elettrica, il gas, l’acqua, i rifiuti o il telefono vanno conservate per 5 anni dalla data di scadenza. Ma se le bollette sono saldate con domiciliazione bancaria e’ importante conservare anche gli estratti conto della banca. In queste carte, infatti, appare anche la segnalazione che i precedenti pagamenti sono stati effettuati regolarmente.</p><p>Per cinque anni vanno conservati anche i pagamenti mensili o trimestrali dell’affitto, le ricevute delle rate del mutuo, delle spese condominiali e dell’ICI.</p><p>La legge prevede, inoltre, lo stesso periodo di tempo per l’abbonamento tv, ma una sentenza del Tribunale di Torino lo ha invece esteso a dieci anni.</p><p>Capitolo a parte per l’automobile. Basta un anno, salvo altri tempi previsti dal contratto, per conservare le ricevute di pagamento delle assicurazioni. Ma se le quietanze sono state utilizzate a fini fiscali, come ad esempio, per le polizze vita, si devono tenere per cinque anni. Stesso tempo di conservazione anche per il bollo dell’auto e per il verbale della contravvenzione.</p><p>Dal punto di vista fiscale, invece, la copia della denuncia dei redditi va conservata per non meno di 7 anni dalla presentazione.</p><p>Per quanto riguarda, invece, la voce “banca” bisogna ricordare che gli estratti conto vanno contestati entro due mesi. Ma in caso di errori o omissioni sostanziali da parte dell’istituto di credito ci sono comunque 10 anni di tempo.</p><p>Esistono, infine, documenti che pur non essendo prescritto alcun obbligo di conservazione, e’ meglio tenere per sempre. Tre questi ci sono il libretto di lavoro, le lettere di assunzione, di licenziamento o di dimissioni, le buste paga, i documenti scolastici, di licenza media, di scuola media superiore, i diplomi universitari, gli atti di matrimonio, di separazione e di divorzio, i contratti di affitto registrati, gli atti notarili di compravendita, gli atti di proprieta’ della casa, le licenze edilizie, le visure catastali dei terreni e dei fabbricati, i contributi previdenziali Inps o delle casse di previdenza, i risultati degli esami medici, le sentenze di Tribunale e le denunce di smarrimento o di furto."</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AlbertoF, post: 24322"] Penso che possa interessare questo post,tanto meno per riordinare le idee in merito alla conservazione di una buona parte di documenti : Da Miaeconomia oggi 28.09.2010 " FISCO » Fisco news Carta canta Immagine a corredo dell'articolo - Carta canta - miaeconomia.leonardo.it (28/09/2010) Bollette, ricevute, documenti e quietanze. Insomma, tante tante scartoffie che riempiono numerose cartelline, a loro volta conservate nei cassetti o sulle scrivanie delle nostre case. Eppure si tratta di carte molto importanti che vanno conservate con cura e soprattutto per un determinato periodo di tempo. Anche durante le pulizie piu’ profonde di primavera è meglio, infatti, non farsi prendere la mano e gettarle via nella spazzatura, dal momento che rappresentano l’unica prova dell’avvenuto pagamento. E’ il caso, per esempio, della possibile contestazione di una multa gia’ pagata o della verifica sull’estratto conto di un pagamento effettuato con la carta di credito. Che sia la banca, infatti, o la Pubblica amministrazione a battere cassa meglio fare molta attenzione. Per evitare, cosi’, di commettere degli sbagli che potrebbero costarci caro, ecco i principali tempi di prescrizione fissati per legge, o consigliati, per le “carte” piu’ importanti. Le ricevute di pagamento delle utenze domestiche, coma l’energia elettrica, il gas, l’acqua, i rifiuti o il telefono vanno conservate per 5 anni dalla data di scadenza. Ma se le bollette sono saldate con domiciliazione bancaria e’ importante conservare anche gli estratti conto della banca. In queste carte, infatti, appare anche la segnalazione che i precedenti pagamenti sono stati effettuati regolarmente. Per cinque anni vanno conservati anche i pagamenti mensili o trimestrali dell’affitto, le ricevute delle rate del mutuo, delle spese condominiali e dell’ICI. La legge prevede, inoltre, lo stesso periodo di tempo per l’abbonamento tv, ma una sentenza del Tribunale di Torino lo ha invece esteso a dieci anni. Capitolo a parte per l’automobile. Basta un anno, salvo altri tempi previsti dal contratto, per conservare le ricevute di pagamento delle assicurazioni. Ma se le quietanze sono state utilizzate a fini fiscali, come ad esempio, per le polizze vita, si devono tenere per cinque anni. Stesso tempo di conservazione anche per il bollo dell’auto e per il verbale della contravvenzione. Dal punto di vista fiscale, invece, la copia della denuncia dei redditi va conservata per non meno di 7 anni dalla presentazione. Per quanto riguarda, invece, la voce “banca” bisogna ricordare che gli estratti conto vanno contestati entro due mesi. Ma in caso di errori o omissioni sostanziali da parte dell’istituto di credito ci sono comunque 10 anni di tempo. Esistono, infine, documenti che pur non essendo prescritto alcun obbligo di conservazione, e’ meglio tenere per sempre. Tre questi ci sono il libretto di lavoro, le lettere di assunzione, di licenziamento o di dimissioni, le buste paga, i documenti scolastici, di licenza media, di scuola media superiore, i diplomi universitari, gli atti di matrimonio, di separazione e di divorzio, i contratti di affitto registrati, gli atti notarili di compravendita, gli atti di proprieta’ della casa, le licenze edilizie, le visure catastali dei terreni e dei fabbricati, i contributi previdenziali Inps o delle casse di previdenza, i risultati degli esami medici, le sentenze di Tribunale e le denunce di smarrimento o di furto." [/QUOTE]
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