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Locazione, Affitto e Sfratto
Il gestore (la famigerata ACEA) riduce la pressione di erogazione dell'acqua costringendo all'uso dell'autoclave
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Testo
<blockquote data-quote="davideboschi" data-source="post: 438666" data-attributes="member: 57780"><p>No, ma sto a quello che mi dici:</p><p></p><p>Non mi pare che in questo caso il gestore abbia fatto orecchio da mercante. Se ha mandato un tecnico, si è giustamente preoccupato di verificare che il servizio erogato fosse come previsto. In definitiva, l'acqua è un servizio essenziale e se chi è incaricato di erogarlo non lo fa correttamente, rischia fior di sanzioni.</p><p>Anche il tecnico, misurando la pressione, ha fatto quello che doveva fare.</p><p></p><p>Se ci fossi stato io alla visita del tecnico, gli avrei fatto notare che la pressione statica poteva anche andar bene, ma che nelle ore di punta del prelievo la pressione si sarebbe abbassata notevolmente. Di fronte al rischio di apparire poco professionale, nella sua relazione avrebbe quasi certamente aggiunto una nota sulla possibile perdita di pressione. Oppure si sarebbe riservato di rifare la misura in un momento diverso, o avrebbe fatto aprire qualche rubinetto per vedere se effettivamente il problema c'era. In ogni caso, non si sarebbe limitato a riportare la misura tout-court, perché per nessun professionista (autonomo o dipendente) è conveniente che una sua dichiarazione sia contestata con ragione.</p><p>Forse sarebbe bastata questa nota per convincere l'ACEA a mandare qualcuno ad aprire un po' di più le valvole.</p><p></p><p>Ora non vi resta che fare un scondo reclamo, magari dicendo che la situazione si è ulteriormente aggravata anche se non è vero, e al nuovo arrivo del tecnico fare in modo che nella relazione ci cia scritto quello che voi volete.</p><p>Far crollare la pressione aprendo i rubinetti è un modo per ottenerlo.</p><p></p><p>Ovviamente ci sono altri modi:</p><p>- andare voi ad aprire i tombini per aprire le valvole dell'ACEA</p><p>- andare nei tombini e chiudere le valvole, poi far tornare il tecnico</p><p>- far tornare il tecnico e puntargli una pistola alla tempia</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="davideboschi, post: 438666, member: 57780"] No, ma sto a quello che mi dici: Non mi pare che in questo caso il gestore abbia fatto orecchio da mercante. Se ha mandato un tecnico, si è giustamente preoccupato di verificare che il servizio erogato fosse come previsto. In definitiva, l'acqua è un servizio essenziale e se chi è incaricato di erogarlo non lo fa correttamente, rischia fior di sanzioni. Anche il tecnico, misurando la pressione, ha fatto quello che doveva fare. Se ci fossi stato io alla visita del tecnico, gli avrei fatto notare che la pressione statica poteva anche andar bene, ma che nelle ore di punta del prelievo la pressione si sarebbe abbassata notevolmente. Di fronte al rischio di apparire poco professionale, nella sua relazione avrebbe quasi certamente aggiunto una nota sulla possibile perdita di pressione. Oppure si sarebbe riservato di rifare la misura in un momento diverso, o avrebbe fatto aprire qualche rubinetto per vedere se effettivamente il problema c'era. In ogni caso, non si sarebbe limitato a riportare la misura tout-court, perché per nessun professionista (autonomo o dipendente) è conveniente che una sua dichiarazione sia contestata con ragione. Forse sarebbe bastata questa nota per convincere l'ACEA a mandare qualcuno ad aprire un po' di più le valvole. Ora non vi resta che fare un scondo reclamo, magari dicendo che la situazione si è ulteriormente aggravata anche se non è vero, e al nuovo arrivo del tecnico fare in modo che nella relazione ci cia scritto quello che voi volete. Far crollare la pressione aprendo i rubinetti è un modo per ottenerlo. Ovviamente ci sono altri modi: - andare voi ad aprire i tombini per aprire le valvole dell'ACEA - andare nei tombini e chiudere le valvole, poi far tornare il tecnico - far tornare il tecnico e puntargli una pistola alla tempia [/QUOTE]
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