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<blockquote data-quote="raffaelemaria" data-source="post: 287787" data-attributes="member: 27760"><p>Non sono uno che plaude alla immigrazione incontrollata, ma ho esempi di onesti immigrati (albanesi) che ho aiutato a inserirsi nella nostra società ed ora sono lavoratori artigiani, anche indipendenti, onesti. Non è questo che rende impossibile ai giovani italiani di accedere al lavoro. Se questi immigrati riescono ad inserirsi e anche ad acquistare casa con i loro soldi non vedo perchè non lo possano fare gli italiani; ritornando "agli albanesi" che ho citato, uno ha addirittura acquistato con mutuo un intero immobile di quattro U.I. e 5 box ,in centro storico, affittato a extracomunitari,e poco alla volta sta procedendo al risanamento compreso casa sua che ora è un gioiello! Certo che lui ha una piccola impresa artigiana edile e i lavori se li fa lui con costi ridotti, ma nessuno impedisce ai giovani italiani di fare altrettanto. Del resto chi è esperto in edilizia dopo anni di studi senza esperienza di cantiere? Nessuno, basta cominciare e faticare; nemmeno io da laureato sapevo come si impastava il calcestruzzo o si faceva l'intonaco, l'ho imparato a mie spese facendo lavori in casa. E' ora di finirla che si pretenda che tutti quelli che hanno un titolo di studio debbano per forza lavorare, anche senza motivazione, nel settore per il quale hanno studiato, occorre entrare nella logica che il titolo di studio serve solo a migliorare le cognizioni del singolo e il lavoro che più lo appassiona lo si inventa. Un giorno quando la nostra società sarà composta di soli medici,architetti,ingegneri,ecc come si potrà dare lavoro a queste persone solo nel settore degli studi fatti?</p><p>Non sono un privilegiato, ho lavorato sino a 73 anni per avere la pensione e quello che ho l'ho sudato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="raffaelemaria, post: 287787, member: 27760"] Non sono uno che plaude alla immigrazione incontrollata, ma ho esempi di onesti immigrati (albanesi) che ho aiutato a inserirsi nella nostra società ed ora sono lavoratori artigiani, anche indipendenti, onesti. Non è questo che rende impossibile ai giovani italiani di accedere al lavoro. Se questi immigrati riescono ad inserirsi e anche ad acquistare casa con i loro soldi non vedo perchè non lo possano fare gli italiani; ritornando "agli albanesi" che ho citato, uno ha addirittura acquistato con mutuo un intero immobile di quattro U.I. e 5 box ,in centro storico, affittato a extracomunitari,e poco alla volta sta procedendo al risanamento compreso casa sua che ora è un gioiello! Certo che lui ha una piccola impresa artigiana edile e i lavori se li fa lui con costi ridotti, ma nessuno impedisce ai giovani italiani di fare altrettanto. Del resto chi è esperto in edilizia dopo anni di studi senza esperienza di cantiere? Nessuno, basta cominciare e faticare; nemmeno io da laureato sapevo come si impastava il calcestruzzo o si faceva l'intonaco, l'ho imparato a mie spese facendo lavori in casa. E' ora di finirla che si pretenda che tutti quelli che hanno un titolo di studio debbano per forza lavorare, anche senza motivazione, nel settore per il quale hanno studiato, occorre entrare nella logica che il titolo di studio serve solo a migliorare le cognizioni del singolo e il lavoro che più lo appassiona lo si inventa. Un giorno quando la nostra società sarà composta di soli medici,architetti,ingegneri,ecc come si potrà dare lavoro a queste persone solo nel settore degli studi fatti? Non sono un privilegiato, ho lavorato sino a 73 anni per avere la pensione e quello che ho l'ho sudato. [/QUOTE]
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