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<blockquote data-quote="Ennio Alessandro Rossi" data-source="post: 9054" data-attributes="member: 4594"><p>Si tratta di apportare beni immobili in un fondo. La titolartà sarà conseguenza del possesso delle quote. Francamente pare il patrimonio in discussione troppo esiguo per costituire un organismo di questa complessità anche perchè dopo occirre procedere ad amministrarlo con costi conseguenti. </p><p>Ti riporto comunque la spiegazione di un avvocato che meglio del sottoscritto illustra di che si tratta. </p><p></p><p>IL FONDO IMMOBILIARE</p><p>(Avv. Guido Giommi) </p><p>Come noto, i fondi comuni di investimento immobiliare si caratterizzano per la circostanza che il loro patrimonio può essere costituito o successivamente alimentato, mediante l’apporto prevalente, ma non esclusivo di immobili. </p><p>In particolare tale tipologia di fondo comune un prodotto di risparmio gestito, inizialmente nato per consentire l’ investimento ad investitori di medio piccole dimensioni ma che, grazie alla nuova legislazione sui fondi immobiliari, ha aperto interessanti opportunità anche a società , cooperative e famiglie facoltose. </p><p>Fino a poco tempo fa, questi soggetti cercavano di ottimizzare la gestione delle loro proprietà soltanto attraverso società immobiliari di propria costituzione (e in questo numero della rivista analizzeremo appunto fino a che punto conviene costituire società immobiliari) ma dall’ ottobre del 2003 esistono anche altri strumenti per gestire i patrimoni immobiliari. Segnatamente si può apportare tutto o parte del patrimonio immobiliare di famiglia in fondi immobiliari chiusi riservati e ottenere, come contropartita, quote degli stessi fondi. Possono essere conferiti, infatti, immobili, diritti reali immobiliari o anche partecipazioni azionarie in società immobiliari. </p><p>L’apportante si spossessa, di fatto, dell’immobile o dei titoli conferiti al fondo che ne diventa il legittimo proprietario e li gestisce in favore dell’ apportante. Il guadagno di un fondo immobiliare deriva dalla rivalutazione degli immobili contenuti nel fondo e dagli affitti che il fondo stesso riscuote. Per costituire un proprio fondo immobiliare occorre affidarsi a una società di gestione del risparmio specializzata .</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ennio Alessandro Rossi, post: 9054, member: 4594"] Si tratta di apportare beni immobili in un fondo. La titolartà sarà conseguenza del possesso delle quote. Francamente pare il patrimonio in discussione troppo esiguo per costituire un organismo di questa complessità anche perchè dopo occirre procedere ad amministrarlo con costi conseguenti. Ti riporto comunque la spiegazione di un avvocato che meglio del sottoscritto illustra di che si tratta. IL FONDO IMMOBILIARE (Avv. Guido Giommi) Come noto, i fondi comuni di investimento immobiliare si caratterizzano per la circostanza che il loro patrimonio può essere costituito o successivamente alimentato, mediante l’apporto prevalente, ma non esclusivo di immobili. In particolare tale tipologia di fondo comune un prodotto di risparmio gestito, inizialmente nato per consentire l’ investimento ad investitori di medio piccole dimensioni ma che, grazie alla nuova legislazione sui fondi immobiliari, ha aperto interessanti opportunità anche a società , cooperative e famiglie facoltose. Fino a poco tempo fa, questi soggetti cercavano di ottimizzare la gestione delle loro proprietà soltanto attraverso società immobiliari di propria costituzione (e in questo numero della rivista analizzeremo appunto fino a che punto conviene costituire società immobiliari) ma dall’ ottobre del 2003 esistono anche altri strumenti per gestire i patrimoni immobiliari. Segnatamente si può apportare tutto o parte del patrimonio immobiliare di famiglia in fondi immobiliari chiusi riservati e ottenere, come contropartita, quote degli stessi fondi. Possono essere conferiti, infatti, immobili, diritti reali immobiliari o anche partecipazioni azionarie in società immobiliari. L’apportante si spossessa, di fatto, dell’immobile o dei titoli conferiti al fondo che ne diventa il legittimo proprietario e li gestisce in favore dell’ apportante. Il guadagno di un fondo immobiliare deriva dalla rivalutazione degli immobili contenuti nel fondo e dagli affitti che il fondo stesso riscuote. Per costituire un proprio fondo immobiliare occorre affidarsi a una società di gestione del risparmio specializzata . [/QUOTE]
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