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IUC (IMU-TARI-TASI): Regolamenti e aliquote da versare
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<blockquote data-quote="Certificatore" data-source="post: 202133" data-attributes="member: 14521"><p>La TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) è la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. </p><p>Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale.</p><p>Il 16 ottobre 2014 molti cittadini sono chiamati a versare l’acconto della TASI. Ma non tutti. In questo articolo cerchiamo di chiarire quali sono le scadenze per i cittadini, a seconda che il Comune abbia deliberato entro maggio, entro settembre o ancora non abbia deliberato.</p><p>In linea generale entro il 10 settembre i Comuni ritardatari (che non avevano deliberato a maggio) dovevano inserire nel portale del federalismo fiscale le Delibere con cui hanno approvato le aliquote TASI.</p><p><strong>Quando si paga </strong></p><p>I contribuenti chiamati a versare la TASI, che può gravare non solo sui proprietari degli immobili ma anche sugli inquilini per una percentuale compresa fra il 10% e il 30%, possono trovarsi in 3 situazioni diverse, in base alle decisioni del Comune in cui si trova il fabbricato. </p><p>In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale: è piuttosto difficile che i Comuni mandino i bollettini a casa a differenza della TARI.</p><p>Ecco le 3 situazioni possibili.</p><p><strong>Caso 1: il Comune ha già deliberato entro il 23 maggio</strong></p><p>In questo caso i contribuenti hanno già versato l'acconto entro il 16 giugno o in un'altra data fissata dal Comune. Sia che la delibera abbia subito modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo dovrà avvenire entro il 16 dicembre. </p><p>I contribuenti dovranno verificare sul sito delle Finanze se ci sono nuove delibere.</p><p><strong>Caso 2: il Comune non ha deliberato a maggio e ha deliberato entro il 10 settembre </strong></p><p>In questo caso si va alla cassa per l'acconto il 16 ottobre, tenendo conto delle nuove regole. </p><p>Il saldo è fissato al 16 dicembre.</p><p><strong>Caso 3: il Comune non ha deliberato entro il 10 settembre</strong></p><p>Il versamento del tributo è rinviato al 16 dicembre in un’unica soluzione (che coincide con quella dell'IMU), con l'aliquota base dell'1 per mille, o ancora più bassa, se la somma tra le aliquote IMU e TASI previste per ciascun immobile supera il livello massimo del 10,6 per mille.</p><p>Per verificare le delibere del proprio Comune è necessario accedere al sito delle Finanze. [Fonte: Biblusnet]</p><p></p><p><a href="http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm" target="_blank">http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Certificatore, post: 202133, member: 14521"] La TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) è la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale. Il 16 ottobre 2014 molti cittadini sono chiamati a versare l’acconto della TASI. Ma non tutti. In questo articolo cerchiamo di chiarire quali sono le scadenze per i cittadini, a seconda che il Comune abbia deliberato entro maggio, entro settembre o ancora non abbia deliberato. In linea generale entro il 10 settembre i Comuni ritardatari (che non avevano deliberato a maggio) dovevano inserire nel portale del federalismo fiscale le Delibere con cui hanno approvato le aliquote TASI. [B]Quando si paga [/B] I contribuenti chiamati a versare la TASI, che può gravare non solo sui proprietari degli immobili ma anche sugli inquilini per una percentuale compresa fra il 10% e il 30%, possono trovarsi in 3 situazioni diverse, in base alle decisioni del Comune in cui si trova il fabbricato. In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale: è piuttosto difficile che i Comuni mandino i bollettini a casa a differenza della TARI. Ecco le 3 situazioni possibili. [B]Caso 1: il Comune ha già deliberato entro il 23 maggio[/B] In questo caso i contribuenti hanno già versato l'acconto entro il 16 giugno o in un'altra data fissata dal Comune. Sia che la delibera abbia subito modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo dovrà avvenire entro il 16 dicembre. I contribuenti dovranno verificare sul sito delle Finanze se ci sono nuove delibere. [B]Caso 2: il Comune non ha deliberato a maggio e ha deliberato entro il 10 settembre [/B] In questo caso si va alla cassa per l'acconto il 16 ottobre, tenendo conto delle nuove regole. Il saldo è fissato al 16 dicembre. [B]Caso 3: il Comune non ha deliberato entro il 10 settembre[/B] Il versamento del tributo è rinviato al 16 dicembre in un’unica soluzione (che coincide con quella dell'IMU), con l'aliquota base dell'1 per mille, o ancora più bassa, se la somma tra le aliquote IMU e TASI previste per ciascun immobile supera il livello massimo del 10,6 per mille. Per verificare le delibere del proprio Comune è necessario accedere al sito delle Finanze. [Fonte: Biblusnet] [url]http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm[/url] [/QUOTE]
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