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Locazione, Affitto e Sfratto
Locazione: rendita condominiale e quota spese a carico del conduttore
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Testo
<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 342385" data-attributes="member: 41999"><p><span style="color: rgb(0, 0, 0)"><span style="font-size: 18px">Sul terrazzo condominiale è stato installato un ripetitore telefonico, il cui gestore versa al condominio una cifra annuale, che viene messa nel fondo cassa condominiale (</span><span style="font-size: 15px"><em>in quote proporzionali ai millesimi di proprietà</em></span><span style="font-size: 18px">), utilizzata in primis per coprire, in tutto o in parte, le spese per lavori straordinari e, per l'eventuale parte residua, per ridurre proporzionalmente le quote individuali delle spese ordinarie.</span></span></p><p><span style="color: rgb(0, 0, 0)"><span style="font-size: 18px">Ciò che mi chiedo è se il conduttore dovrà pagare per intero la sua parte di spese ordinarie o se <u>obbligatoriamente deve</u> beneficiare della riduzione dovuta alla quota di rendita.</span></span></p><p><span style="color: rgb(0, 0, 0)"><span style="font-size: 18px">Faccio un esempio di un condòmino-locatore coi dati del 2017, facendo conto, per semplificare, che le spese ordinarie siano tutte a carico del conduttore. La quota di spese ordinarie è stata di euro 539,24, ma il condòmino, beneficiando della quota di rendita di euro 43,36, ha pagato 495,88 euro: l'importo delle spese da addebitare al conduttore sarà di 539,24 euro o di 495,88 euro?</span></span></p><p><span style="color: rgb(0, 0, 0)"><span style="font-size: 18px">Io ritengo corretta la prima ipotesi (539,24), in quanto, a mio avviso, il conduttore non dovrebbe beneficiare di una rendita del condominio e, quindi, del locatore, a cui è estraneo e che non è ricompresa nel contratto (</span><span style="font-size: 15px"><em>lo stesso ragionamento dovrebbe valere, per esempio, nel caso di affitto dell'abitazione dell'ex portiere</em></span><span style="font-size: 18px">).</span></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 342385, member: 41999"] [COLOR=rgb(0, 0, 0)][SIZE=5]Sul terrazzo condominiale è stato installato un ripetitore telefonico, il cui gestore versa al condominio una cifra annuale, che viene messa nel fondo cassa condominiale ([/SIZE][SIZE=4][I]in quote proporzionali ai millesimi di proprietà[/I][/SIZE][SIZE=5]), utilizzata in primis per coprire, in tutto o in parte, le spese per lavori straordinari e, per l'eventuale parte residua, per ridurre proporzionalmente le quote individuali delle spese ordinarie. Ciò che mi chiedo è se il conduttore dovrà pagare per intero la sua parte di spese ordinarie o se [U]obbligatoriamente deve[/U] beneficiare della riduzione dovuta alla quota di rendita. Faccio un esempio di un condòmino-locatore coi dati del 2017, facendo conto, per semplificare, che le spese ordinarie siano tutte a carico del conduttore. La quota di spese ordinarie è stata di euro 539,24, ma il condòmino, beneficiando della quota di rendita di euro 43,36, ha pagato 495,88 euro: l'importo delle spese da addebitare al conduttore sarà di 539,24 euro o di 495,88 euro? Io ritengo corretta la prima ipotesi (539,24), in quanto, a mio avviso, il conduttore non dovrebbe beneficiare di una rendita del condominio e, quindi, del locatore, a cui è estraneo e che non è ricompresa nel contratto ([/SIZE][SIZE=4][I]lo stesso ragionamento dovrebbe valere, per esempio, nel caso di affitto dell'abitazione dell'ex portiere[/I][/SIZE][SIZE=5]).[/SIZE][/COLOR] [/QUOTE]
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