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Testo
<blockquote data-quote="Nemesis" data-source="post: 474881" data-attributes="member: 15253"><p>La conclusione dell’affare è stata in "rapporto causale" con l’attività intermediatrice della prima agenzia, anche in assenza di un intervento del mediatore in tutte le fasi della trattativa.</p><p>Ciò che conta è che le parti si siano incontrate a seguito dell'attività del mediatore e che, proprio in forza di tale intervento, abbiano iniziato le trattative. Non importa se poi queste si concludono alla scadenza del mandato.</p><p>Esiste il seguente principio di diritto:</p><p>“<strong>in tema di mediazione, il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, che sussiste quando il mediatore abbia messo in relazione le parti, sì da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalità adeguata. La prestazione del mediatore può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto, sempre che questo possa ritenersi conseguenza prossima o remota dell’opera dell’intermediario tale che senza di essa, secondo il principio della causalità adeguata, il contratto stesso non si sarebbe concluso</strong>”.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Nemesis, post: 474881, member: 15253"] La conclusione dell’affare è stata in "rapporto causale" con l’attività intermediatrice della prima agenzia, anche in assenza di un intervento del mediatore in tutte le fasi della trattativa. Ciò che conta è che le parti si siano incontrate a seguito dell'attività del mediatore e che, proprio in forza di tale intervento, abbiano iniziato le trattative. Non importa se poi queste si concludono alla scadenza del mandato. Esiste il seguente principio di diritto: “[B]in tema di mediazione, il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, che sussiste quando il mediatore abbia messo in relazione le parti, sì da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalità adeguata. La prestazione del mediatore può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto, sempre che questo possa ritenersi conseguenza prossima o remota dell’opera dell’intermediario tale che senza di essa, secondo il principio della causalità adeguata, il contratto stesso non si sarebbe concluso[/B]”. [/QUOTE]
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